RICORDI...
Ad oltre un mese dal ritorno in Italia, l’Australia mi appare ancora immersa nella stessa magica atmosfera di unione e fratellanza, scolpita, ormai per sempre, nella mia anima.
I miei ricordi e i miei pensieri, in questi giorni di autunno italiano, vanno immancabilmente al mite inverno di Sydney, vanno a persone, parole, gesti ed emozioni che hanno reso ogni attimo di G.M.G. prezioso ed indimenticabile.
I lunghi striscioni gialli, arancioni, rossi e azzurri non sventolano più dai lampioni, prontamente sostituiti dalla perfetta macchina organizzativa australiana, ma qualche cartellone ricorda, ancora oggi, la magia della W.Y.D., come il poster che mi ha fatto brillare gli occhi all’aeroporto. Sono ritornata a Sydney in una fresca mattinata di fine agosto, con la mente piena di ricordi e l’animo in subbuglio; sapevo che tutto era finito, niente più zainetti rossi e gialli, lo sapevo, ma, accanto al ritiro bagagli, troneggiava ancora un enorme manifesto dedicato alla W.Y.D. e all’accoglienza dei pellegrini. Strano, gli australiani sono così precisi, ma, ad oltre un mese di distanza, quel manifesto era ancora là, forse per ricordare a tutti i viaggiatori che, in questa città laboriosa e diffidente, milioni di giovani avevano suonato la carica all’intera nazione, anzi al mondo intero.
Pellegrini provenienti da ogni angolo e latitudine del pianeta sono tornati a casa col cuore colmo di gioia e di fede, alcuni hanno prolungato ancora un po’ il soggiorno nella stupenda land downunder. Non di rado mi è capitato di incontrare, in giro per l’Australia, da Brisbane a Darwin, da Uluru ad Adelaide, ragazzi che dicevano: "Yes, I was there!".
Appena vedevo qualcuno con lo zainetto rosso e giallo o semplicemente con un capo della W.Y.D. addosso, correvo a parlarci, era più forte di me e la cosa era reciproca...
Il mitico poncho e lo scaldacollo "Italia" mi accompagnavano in queste piccole peregrinazioni dell’ultimo mese. E non c’era persona che non mi chiedesse: "eri a Sydney? Davvero? Com’è stato?...".
Volevano sapere tutto, volevano conoscere l'emozione di vedere il Papa e di esserci, di vivere a Sydney in quei giorni speciali. Poco importava che fossero o meno cattolici, a volte mi dicevano "No no, io non ci credo...", ma volevano sapere comunque, volevano conoscere tutto della G.M.G. e di Sydney.
Queste richieste mi commuovevano sempre, ancora oggi mi commuovono quando mi capita qui in Italia e, anche se oramai conosco la risposta a memoria, raccontare la mia esperienza 10, 100, 1000 volte per me è un piacere immenso...
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò e hanno condiviso con me le esperienze e i momenti più belli della mia vita! Ci vediamo a Madrid!!!
November 5, 2008 in Cartoline dall'Australia, Diario, I giorni della GMG, Incontri | Permalink | Comments (0) | TrackBack
IMPRESSIONI DI UN LUGLIO A SYDNEY
Dal Molo di Barangaroo, Giovedì 17 luglio 2008 il Papa si rivolgeva ai giovani così:
"Cari giovani, quale gioia è potervi salutare qui a Barangaroo, sulle sponde della magnifica baia di Sydney, con il famoso ponte e l'Opera House. Molti di voi sono di questo Paese, dall'interno o dalle dinamiche comunità multiculturali delle città australiane.
Altri di voi sono giunti dalle isole sparse dell'Oceania, altri ancora dall'Asia, dal Medio Oriente, dall'Africa e dalle Americhe. Un certo numero di voi, in verità, è arrivato da così lontano quanto me, dall'Europa! Qualunque sia il Paese da cui proveniamo, finalmente siamo qui, a Sydney! E insieme siamo presenti in questo nostro mondo come famiglia di Dio, quali discepoli di Cristo , confermati dal Suo Spirito per essere testimoni del Suo Amore e della Sua verità davanti a tutti..."
Sydney ha compiuto una magia su tutti i giovani accorsi per manifestare con coraggio e determinazione la propria fede...
Sydney rimarrà nel cuore di molti di noi e forse un giorno la incontreremo di nuovo o sarà lei a prenderci ancora per mano!
Quelle che seguono sono le parole di una lettera scritta a Sydney, nata dal cuore di un ragazzo che, come molti altri, si è perso nella magia di un evento indescrivibile le cui sensazioni portiamo ancora cucite sul nostro cuore. Come tutti voi anche io mi sento cambiata ed arricchita, più serena...una nuova Francesca insomma!
Buona lettura, so che vi ritroverete in quanto scritto e poi magari scrivetemi le vostre emozioni e i vostri ricordi di questa meravigliosa WYD...ci conto eh!!!
Ciao Sydney,
Sono xxxxx ci siamo conosciuti l'8 luglio... ti ricordi?
E' stato un incontro casuale, non cercato e non preparato…
ma ora che sono tornato a Roma... beh... mi manchi.
Sei una terra fantastica.
Qui, il sole che vedo fuori dalla mia finestra
è lo stesso sole che tu hai visto qualche ora fa... quindi non siamo così distanti.
La Terra è una sola e tu con la tua allegria, curiosità e
dolcezza ne sei certamente la migliore espressione.
A Sydney è tutto bellissimo, c'è stato uno spirito di fratellanza unico tra i giovani del World Youth Day.
Questi giovani sono il futuro del nostro mondo.
Spero che i "grandi" possano lasciare un mondo con questo spirito.
Ci stiamo impegnando per la pace e la serenità, contro l'inquinamento e per la giustizia.
Non sempre è facile. Ma a Sydney, sembra che tutto sia possibile. Hakuna Matata!
Ho visto bandiere, sorrisi, visi felici, cori canti e danze da ogni parte del mondo.
Ho trovato la vera fratellanza. Ho visto che i giovani possono realmente unire le distanze, fisiche e mentali.
Ho visto che questi giovani non hanno "costruzioni", "pregiudizi".
Ho parlato con le persone, ho scambiato sorrisi spontanei con sconosciuti.
Ho realizzato dei video con la mia videocamera e cosi facendo ho scoperto come le luci e le ombre diano profondità alle cose.
Ognuno di noi ha luci e ombre... ma solo così siamo persone.
Ho visto il sole sorgere!
Ho sognato nella tua notte e ho fatto cadere su di me la pioggia degli ultimi giorni.
Forse sono stato qui anche per questo, per essere testimone, e per riportare il seme qui
seminato nella mia famiglia, tra i miei amici.
E' speciale questo messaggio, è un messaggio dell'altro mondo.
Ti auguro di non perdere mai quello sguardo vivo e curioso. La tua luce unica.
Solo così ti gusterai questa vita che è fantastica. Quando ero lì con te, ho sentito quanto siano importanti le cose piccole che ho... sono tutte grandi e importanti. Sono tutte espressioni di un
"progetto".
Ci vediamo prestissimo,
Xxxxx
July 30, 2008 in Cartoline dall'Australia, Diario, I giorni della GMG | Permalink | Comments (0) | TrackBack
WELCOME TO ALL HALLOWS
Tutte le volte che varco il cancello di All Hallows mi sembra di entrare in una realtà parallela.
Lasciato alle spalle il traffico cittadino e l’atmosfera “incasinata” di Fortitude Valley mi ritrovo catapultata in un luogo che pare ovattato, circondata da centinaia di ragazzine, che camminano avanti e indietro senza sosta. Sono tantissime, impossibile distinguerle alla prima occhiata perché tutte indossano la stessa divisa azzurra con particolari sulle tonalità del marrone (persino calze, scarpe e cappello sono assolutamente identici); alcune ripassano, altre fanno merenda ed altre ancora se ne stanno a chiacchierare sedute su un prato. Ovunque io volga lo sguardo ci sono gruppetti celesti che sembrano essere parte di un quadro di geometria frattale dove in grande e in piccolo compare sempre lo stesso motivo.
La sensazione che mi accompagna è quella di essere una specie di alieno, mi sembra di sentire i loro occhi posarsi su di me e mi viene da sorridere provando a tradurre il loro pensiero e figurandomelo non molto lontano da: “Ehi ma si sarà accorta che non indossa la divisa? Dovrebbe stare attenta che se la becca una professoressa è davvero nei pasticci!”.
Benedetta Australia per la quale dimostro 17 anni!! Ormai dispongo di una serie di frasi di emergenza tutte le volte che mi viene chiesta l’età…emergenza per evitare l’infarto a tutti coloro che, appreso che la mia età anagrafica si avvicina più alla trentina che alla ventina, strabuzzano gli occhi e ripetono in coro: “Are you killing me?”.
In effetti non riesco a tener testa ai miei ventisei anni e da quando sono qui nella Land Downunder la carta d’identità si sta disintegrando a furia di mostrarla.
Anyway…
All Hallows, come avrete capito, è una scuola privata, cattolica e femminile, dove, come d’obbligo qui in Australia, le studentesse devono indossare la stessa divisa.
Fatta eccezione per alcune scuole pubbliche, il sistema scolastico australiano prevede che maschi e femmine studino separatamente.
Personalmente sono favorevole all’adozione dell’ uniforme, ma credo che studiare in una scuola mista offra un confronto diretto tra universo maschile e universo femminile che a mio parere è un valore aggiunto. Voi cosa ne pensate? Sarei felice di raccogliere le vostre opinioni!
E cosa pensano le dirette interessate?
Quando ho chiesto a Kate e Maddy, studentesse della dodicesima classe, se fossero contente di studiare in un istituto solamente femminile, mi hanno risposto sorridendo: “Certo, altrimenti come potremmo stare attente a lezione?”.
Le segretarie alla reception ormai mi conoscono e sanno che sono la ragazza italiana che aiuta la professoressa Rosa con la mitica dodicesima classe cioè l’ultimo anno di scuola superiore.
Adoro insegnare, rapportarmi con i giovani e poter accendere in loro l’interesse verso la mia lingua madre. Quando mi trovo davanti ad una scolaresca tutta la timidezza, che certe volte mi blocca anche nelle situazioni più semplici, sembra dissolversi come per incanto. Tre anni da animatrice scientifica al Festival della Scienza di Genova sono stati una palestra di tutto rispetto!!
Ogni lezione di italiano dura circa un’ora e porto con me una presentazione che illustri sinteticamente gli argomenti trattati. E’ l’insegnante a suggerirmi di volta in volta l’argomento, ma la modalità di presentazione dello stesso e le informazioni da condividere con le ragazze sono tutta opera mia. Non amo seguire la presentazione in maniera sterile, preferisco instaurare un feedback con le ragazze, fare una lezione “movimentata” dove tutte possano partecipare.
E’ un piacere vedere l’interesse nei loro sguardi e mi sono sentita davvero felice e soddisfatta quando alcune ragazze sono venute a chiedermi se potevamo incontrarci per una cioccolata e per chiacchierare in italiano.
La cioccolata l’abbiamo presa e di chiacchiere sull’Italia ne abbiamo fatte parecchie!!!
Ma lo sapete che la lingua italiana è molto amata???
Se volete sapere perché e quali sono le ragioni che spingono i giovani australiani a studiare l’italiano dovete aspettare il mio prossimo intervento blog!! Arrivederci alla prossima puntata!!!
June 19, 2008 in Cartoline dall'Australia, Diario | Permalink | Comments (0) | TrackBack
Le Blue Mountains: Perché così blu?
Se ho ascoltato bene la guida la foschia deriva dalla sottilissima nebbia prodotta dall’evaporazione dell’olio che fuoriesce dagli eucalipti. In lontananza questa nebbiolina dà alla catena montuosa un aspetto serenamente azzurro. Lo spettacolo è indescrivibilmente bello! La regione non a caso è patrimonio dell’umanità dal novembre del 2000.
Avventurandosi per i sentieri delle valli durante il giorno si può sentire il magnifico uccello lira, riecheggiano i suoni della cornacchia sibilante bianca e nera e le grida roche del magnifico cacatua dalla coda gialla. I parrocchetti reali e i rosella, coloratissimi pappagalli australiani, insieme ai kookaburra abbondano. Un po’ più difficile invece è stato scovare canguri, opossum, serpenti e koala ma alla fine ce l’abbiamo fatta!
Questa grande varietà di animali è legata alla varietà di piante della zona. Le Blue Mountains infatti sono famose perché ospitano qualcosa come 92 specie di eucalipti, 700 sono quelle esistenti al mondo!!!
In questa via di fuga verso la natura incontaminata è facile perdersi nei proprio pensieri ( ..in realtà mi sono persa anche nel vero senso della parola…), scoprire una cascata, incantarsi con i colori dell’orizzonte, godersi la freschezza della foresta pluviale!
La principale attrattiva paesaggistica della zona è costituita dall’Echo Point, da lì si possono ammirare alcuni dei più affascinanti panorami sulla Jamison Valley e la superba formazione conosciuta con il nome di Three Sisters.
Una leggenda aborigena racconta che le rocce erano le figlie di uno stregone che le trasformò in pietra per difenderle da un mostro. Per evitare le ire del mostro lui stesso si trasformò in un uccello lira. Purtroppo però nella trasformazione perse il suo bastone magico e non fu più in grado di cambiare né il suo aspetto, né quello delle figlie.
Da allora vaga nella boscaglia delle vallate alla ricerca del suo bastone.
January 30, 2008 in Cartoline dall'Australia | Permalink | Comments (0) | TrackBack
NYE Sydney
Ci siamo, capodanno a Sydney chi l’avrebbe mai detto!! Migliaia di persone già appostate lungo l’Harbour e sulla scalinata della maestosa Opera House. La giornata è stupenda, c’è chi fa amicizia, chi si spalma la crema solare e chi cammina con aria soddisfatta nascondendo a stento l’entusiasmo per un’esperienza memorabile.
La mia avventura non poteva non avere sapore multiculturale. Per questa notte infatti mi sono fatta adottare da una grande famiglia messicana, il contatto è Ana, la mia compagna di viaggio da Brisbane. “Ok, ma solo perché parli spagnolo” aveva detto Ursula girandosi verso di me con un sorriso amichevole ed uno sguardo complice.
Ursula non è proprio il nome tipico messicano ma in questo mix di culture non ci stupiamo.. fa parte del gioco!
L’attesa per la mezzanotte è lunga ma è facile ingannarla in compagnia di questo strambo gruppo di messicani carichi di entusiasmo! Eh già, il loro modo di festeggiare è decisamente più rumoroso in confronto al tono dimesso degli asiatici che ci circondano, la carica messicana mi è decisamente più familiare!
Mentre i primi fuochi colorano l’Harbour continua la nostra chiacchierata multiculturale e così si scopre che è usanza messicana allo scoccare della mezzanotte mangiare 12 chicchi d’uva, uno per ogni rintocco dell’orologio.
Con in mano 1 solo chicco d’uva, quello che resta disponibile dopo aver condiviso il resto con i nostri vicini di postazione, arriviamo al momento tanto atteso. I fuochi diventano i protagonisti e il cielo si colora. Mentre liberiamo le mani dai chicchi d’uva ai quali affidiamo tutte le nostre sparanze per il 2008, torniamo tra di noi e ci scambiamo i famosi auguri… Happy New Year di qua, Feliz Año di là…
Nessun trenino quest’anno quindi ma tanti nuovi amici.. “Siamo tutti su facebook..ci sentiamo presto..!!”
Facebook… magari il prossimo articolo potrebbe parlare anche di questa nuova forma di comunicazione…
Intanto Buon 2008!!!!
January 30, 2008 in Cartoline dall'Australia | Permalink | Comments (0) | TrackBack
CARTOLINE DALL’AUSTRALIA
Nel Photoblog le nostre nuove foto!
January 12, 2008 in Cartoline dall'Australia, Diario, Incontri | Permalink | Comments (0) | TrackBack