Giubileo: le esperienze dei volontari nell'anno di servizio
Quest’anno di servizio civile è stato caratterizzato da attività e momenti per me molto significativi. Ho deciso di prestare servizio civile su consiglio di un mio caro amico, che ha partecipato al progetto di un altro ente. Le ricerche mi hanno portato al progetto “Giubileo: pellegrini della misericordia” promosso da Caritas Italiana e Azione Cattolica Italiana. Ufficialmente sono un volontario della Caritas Italiana, ma ho preso parte anche alle attività di AC tra le quali: la mostra presso il Centro San Lorenzo, le udienze papali e il campo nazionale del settore adulti a Matera. Alla mostra , ho avuto modo di guidare e spiegare ad alcuni pellegrini la vita e le opere dei santi e beati dell’Azione Cattolica. Invece, Il campo nazionale a Matera mi ha permesso di conoscere un po’ meglio l’AC. In quei pochi giorni, sono rimasto colpito dalla dedizione e dall’affiatamento dei partecipanti durante le attività di laboratorio. Negli ultimi mesi dell’anno mi sono concentrato maggiormente sulle mansioni in Caritas Italiana.
L’anno di servizio mi ha permesso di crescere personalmente e affrontare con maggiore fiducia le sfide del futuro. Un grazie speciale va ai ragazzi con cui ho condiviso questa esperienza. Porterò con me i bei momenti passati insieme. Insomma, consiglio vivamente il servizio civile a tutti!
Infine ringrazio Caritas Italiana e Azione Cattolica per questa opportunità.
Joromain Gonzalvo
Ho iniziato quest’esperienza di servizio civile perché stata propostami e consigliatami da persone vicine a me, sinceramente parlando, non sapendo a cosa stessi andando incontro. All’inizio ero un po’ preoccupato, dovevo conoscere gente nuova con cui avrei dovuto lavorare per un intero anno, ma con il passare dei giorni devo dire di aver trovato delle belle persone con cui ho condiviso bellissimi momenti e con cui mi sono trovato davvero bene e un bell’ambiente, i vari luoghi fisici dove ho prestato il servizio, in cui lavorare.
Durante il servizio abbiamo partecipato attivamente alla giornata di San Massimiliano, abbiamo preso parte a diverse udienze con il Papa (in una di queste, la prima, ho avuto anche la possibilità di stringergli la mano e scambiarci un saluto e due parole ed è stata un’emozione grandissima che è stata anche immortalata fortunatamente ), siamo stati anche coinvolti in una mostra che aveva come oggetto i Santi dell’Azione Cattolica Italiana che si è tenuta al Centro San Lorenzo in Piscibus nei pressi di San Pietro durata fino al 20 Novembre, dove abbiamo fatto da guida a chi veniva a visitarla, associati dell’AC e non, e poi io personalmente sono stato coinvolto dall'Istituto Paolo VI in cui ho provveduto alla catalogazione dei testi presenti nell'archivio e nella biblioteca della Cisl. La mostra è stata molto interessante perché mi ha dato modo di stare a contatto con molte persone e diverse lingue, il centro San Lorenzo è gestito da una confraternita di francesi e venivano persone da tutto il mondo, e anche l’ambiente era dei migliori, a mio avviso, per prestare servizio…. Cosi come lo è stato l’Istituto Paolo VI in cui però il lavoro è stato più statico rispetto alla mostra ma allo stesso modo molto interessante essendo stato a contatto con molti testi su diverse materie. Con queste due ultime esperienze da me citate ho imparato anche cosa fa una guida e come si lavora in un archivio e in una biblioteca e questo rende ancor più bello ed interessante questo servizio perché mi ha dato l’opportunità di imparare altri mestieri cosa fondamentale nella vita di oggi.
Quest’esperienza mi ha fatto crescere sotto molti aspetti, ho acquisito il senso del dovere come, per esempio, alzarsi la mattina per andare a lavoro, e sono maturato come uomo.
Devo dire che è stata davvero una bellissima opportunità, in cui io mi sono trovato benissimo tanto che lo consiglio a chiunque abbia anche la sola minima idea di farlo, e che rifarei se ci fosse la possibilità.
Alberto Alese
Questo anno di servizio civile è stato veramente interessante!
Per me ha avuto un colore verde speranza; perché il servizio civile non termina in un anno, questa esperienza ti cambia, ti fa crescere e ti mette a confronto, ogni giorno.
Quando ho realizzato un servizio fotografico per la Caritas Italiana all'ostello di Don Luigi di Liegro, i volontari e gli ospitalieri mi hanno raccontato la loro vita.
Ci sono realtà che non si conoscono, persone che vivono una forte delusione, solitudini e non dovrebbero passare inosservate. Di questa esperienza, ho capito quanto sia importante e doveroso aiutare chi non riesce a sorridere; essere presenti con le persone che la vita di fa conoscere.
Per me è stata una sfida, potermi mettere anche in gioco davanti ad una telecamera.
La cosa veramente bella è aver conosciuto i ragazzi che hanno prestato servizio con me.
Sono persone veramente belle e diverse tra loro, mi hanno insegnato tanto e spero di avere loro lasciato qualcosa di mio.
Vi consiglio di fare esperienza nel Servizio civile.
Silvia Razzani
Un anno straordinario, come il Giubileo. Ho avuto l’opportunità di fare questo servizio nell’Associazione in cui sono cresciuta e proprio questo ha dato più sapore all'esperienza vissuta. Sono stati mesi di novità, relazioni, impegni, gioia. Ogni cosa ha lasciato un segno: i convegni, il campo, la collaborazione con l’Istituto Paolo VI e tutte le altre piccole cose che abbiamo fatto. Il Servizio Civile è una bella esperienza perché è un’occasione per condividere dodici mesi con altri giovani, mesi in cui ci si mette alla prova, si conoscono tante persone e si conosce meglio anche se stessi, nascono sincere amicizie e si ha un primo approccio con il mondo lavorativo. Così è stato per me! In questo tempo ho pian piano dipinto una nuova tessera del mosaico della mia vita, una tessera senza la quale il disegno sarebbe incompleto, impoverito. Arrivata al termine, provo tanta gratitudine per tutto quel che è stato!
Alessandra Amato
Potrei dire che con una fava ho preso due piccioni! Esperienza vissuta con la mia Azione Cattolica e durante il Giubileo straordinario della Misericordia: pazzesco!
In uno dei primi incontri formativi, don Tony, citando il libro del Levitico e facendo un excursus sugli anni Giubilari, ci invitava a guardare a questo anno di Servizio, come ad un anno per "rizzollare" la nostra vita. Un anno, come opportunità per mettere ordine nella nostra esistenza, affinché tutto sia vissuto in pienezza e fecondità.
Il Servizio Civile, in questi mesi, ha marcato in me, la volontà di dare il giusto peso e posto a quanto si compie, per una vita che non si basi sul "vivacchiare", ma con la consapevolezza di fare scelte coraggiose per realizzare i nostri sogni.
Al termine di questa esperienza, non potrò dimenticare quanto svolto in questi mesi: dalla presenza alla mostra promossa da AC e Caritas per l'anno giubilare, ai pomeriggi in AC e a tutti quei momenti che ci hanno fatto gustare la vita Associativa più da vicino scoprendo anche la bella realtà della Caritas. Ma in modo particolare, custodirò i volti e i sorrisi di chi ha vissuto questo tempo della propria vita insieme a me.
Valeria Di Grigoli
E’ passato un anno ormai anche se a me sembra ieri, mi ricordo quanta paura avessi, non sapevo cosa mi aspettasse e a cosa andassi incontro volevo fare qualcosa per me e per gli altri, rendermi utile in questo anno giubilare conoscere meglio me stessa e mettermi in gioco. Le prime settimane sono state le più dure ma siamo tutti riusciti a integrarci anche se con alti e bassi ma grazie anche a questo sono cresciuta tanto. Ricorderò tra le tante attività le udienze dal Papa, l'attività a San Pietro con la mostra “La buona strada” le formazioni sono state il momento clow del servizio, i Campi quello di Seveso e il Camping Village a Roma dove abbiamo lavorato con tante altre persone sempre con impegno ma col sorriso. Ho visto una realtà diversa dalla mia che non mi apparteneva ho avuto l’opportunità di conoscere nuove persone e fare nuove amicizie. Come mi è stato consigliato a me il servizio civile a mia volta lo consiglierei ad altre persone come esperienza personale e di crescita.
Teresa Mileto
Quando ho iniziato questa esperienza di servizio civile non avevo idea di quello a cui andavo incontro. Avevo paura di non riuscire ad integrarmi e di essermi imbarcata in qualcosa che non ero in grado di fare. Dopo un anno posso dire che non avrei potuto sbagliarmi di più. Da subito, grazie alle riunioni di formazione e agli eventi a cui abbiamo partecipato sin dalla prima settimana, si è creato tra noi volontari un rapporto di amicizia e complicità che è durato nel tempo e che sicuramente continuerà una volta finito il nostro servizio. Ci siamo sempre aiutati e sostenuti nei momenti di difficoltà (a volte riguardanti anche la vita privata), ed ogni volta che ero in difficoltà trovavo sempre qualcuno su cui fare affidamento e che mi desse la forza di fare quello che dovevo. Proprio grazie a questo credo di essere riuscita a dare il massimo quest’anno, facendo sempre del mio meglio nelle varie attività che ci si presentavano davanti e aiutando gli altri a non sentirsi soli in questo servizio. Nonostante i vari momenti di difficoltà che ci sono stati e i dubbi che ho avuto durante l’anno, ora so cosa mi porterò a casa una volta finito il servizio: le relazioni che ho stretto e che continueranno ad aiutarmi e sostenermi durante il mio cammino.
Adelia Ardovino
L'unica parola che userei per riassumere questo mio anno di servizio civile è cambiamento . Si è trattato infatti di un'esperienza diversa da ogni altra che avessi vissuto prima. Resa anche molto significativa per me per via del mio essermi trasferito da Bari, quindi un cambiamento anche geografico.
è stato emozionante vedere il papa e sentire le sue parole in molteplici occasioni dal vivo, ogni volta lasciandomi toccare da esse e sentirle sempre come rivolte anche a me. ha creato in me un senso di comunione con altri ragazzi che facevano servizio come me conoscerli e condividere gli obiettivi di progetti diversi seppur appartenenti ad un unico bando giubilare. mi ha stimolato conoscere più da vicino realtà come Caritas Italiana (prima conosciuta solo per via delle mense diocesane e poi vissuta nella sua sede nazionale e internazionale) o azione cattolica italiana (prima conosciuta come semplice aderente e poi vissuta nella sua sede centrale). è stato inoltre anche molto formativo apprendere tutti gli strumenti (anche informatici) dei quali ho avuto bisogno per portare avanti incarichi specifici affidatimi dagli enti.
insomma una esperienza di crescita che consiglierei ad ogni mio coetaneo.
Gianluca Melcore
E' passato ormai un anno da quel febbraio in cui venni convocata sull'Aurelia per fare il primo colloquio con i responsabili di Azione Cattolica e Caritas Italiana; pensare a tutte quelle prime impressioni è particolare perché oggi mi ritrovo ad avere, con i luoghi con le persone e col tragitto, quella familiarità che mi appartiene e mi ha caratterizzato per un anno.
La mia partenza col Servizio Civile non è stata delle migliori per via di un problema fisico che mi ha fatto iniziare 15 giorni dopo rispetto agli altri, ma ho ricevuto tutte le attenzioni del caso sia dagli Olp che dal mio gruppo. I primi periodi sono stati dedicati alla formazione, non solo per delineare il progetto specifico di lavoro, ma anche per fornirci un inquadramento generale dell'associazione di cui stavamo entrando a far parte. Il gruppo era molto eterogeneo e ci siamo trovati subito bene a lavorare insieme, abbiamo affrontato molti lavori tra articoli, raccolte fotografiche, presentazioni, locandine per eventi, questo ci ha consentito di imparare ad usare programmi e farci un idea di alcuni processi. Durante il periodo estivo si è entrati nel vivo del progetto con la propaganda e presentazione di una mostra sulle personalità più in rilievo dell'azione Cattolica presso il Centro San Lorenzo, abbiamo accolto e guidato pellegrini giunti a piedi da ogni parte d'Italia e ascoltato le più varie storie di vita.
In diverse occasioni siamo stati presenti alle Udienze di Papa Francesco presso il Paolo VI, tra queste una giornata specifica dedicata all'importanza del Servizio Civile.
Sono stati significativi i Campi di formazione, nello specifico quello di Varese e il Camping Village a Roma che mi hanno lasciato esperienze e tanti bei ricordi perché abbiamo sempre lavorato con impegno ma divertendoci.
Nella parte conclusiva del progetto ho trovato fortemente stimolante collaborare con Caritas Italiana nella documentazione di alcuni servizi diocesani come i centri diurni e gli ostelli per i senza fissa dimora in cui ci siamo recati e abbiamo realizzato video, servizi fotografici e interviste.
Riassumendo è stato un anno intenso, a volte faticoso ma ricco che mi ha permesso di vedere tante cose, mettermi alla prova, relazionarmi con gli altri, coniugare bene le mie passioni che sono la fotografia, e fondamentalmente le persone, con un ambiente lavorativo variegato e mai monotono. Senza dimenticare che, in questo anno ho visto crescere una bella amicizia.
Consiglierei l'esperienza del Servizio Civile proprio come momento di crescita, che ognuno sviluppa in modo personale, a seconda delle proprie attitudini e spesso indipendentemente dall'attività che viene svolta, ma fornisce competenze ed esperienze che possono tornare utili nella vita.
Silvia Manai
Eccomi qui, giunto ormai alla fine del mio servizio civile. Mentre scrivo i ricordi passano veloci nella mia mente e non mi sembra vero che sia già passato un anno così in fretta. Mi sento come quando, dopo un lungo viaggio, si sta per tornare a casa e, si cerca di raccogliere tutti i ricordi, i bei momenti, per essere certi di portarli tutti con sé.
Un anno fa ho deciso di buttarmi in questa esperienza, certamente non senza qualche paura/ansia; ricordo il giorno in cui mi sono recato alla Domus Mariae per la prima volta come se fosse ieri. Il luogo per me era ancora più significativo in quanto andavo sì per le selezioni, ma rappresentava anche la sede nazionale della presidenza della associazione a cui sono tesserato. Questa è diventata, con il tempo, anche la mia seconda casa. In questo luogo ho conosciuto persone speciali nel corso di quest’anno, persone che donano tempo e lavoro per far migliorare sempre più questa bella realtà che è presente in ogni singola diocesi italiana.
Durante il mio servizio ho potuto anche scoprire il bellissimo mondo della Caritas, con tanti operatori che ogni giorno cercano di affrontare al meglio le mille difficoltà del territorio.
Questo viaggio dura solo un anno, ma è ricco di esperienze che ti arricchiscono sia dal punto di vista formativo che dal punto di vista emotivo. Grazie al Servizio Civile sono venuto a contatto con realtà diverse che sarebbero state lontane dal nostro quotidiano, esperienze che mi hanno dato un bagaglio di risorse che mi accompagnerà durante la mia vita futura.
Ogni convegno. Ogni modulo formativo, ogni festival, ogni persona che è passata a vedere la mostra organizzata presso il centro S. Lorenzo, ha lasciato il segno in me.
Ad arricchire tutto ciò è stato l’esperienza bellissima di servizio ad agosto, per una settimana, presso la mensa/ostello Caritas ad Ostia. E’ un’esperienza che consiglio a tutti poiché mi ha aperto un mondo davanti gli occhi. Per essere veri cristiani oltre alla preghiera c’è bisogno dell’azione (per prendere spunto dalla nostra AC) e quindi bisogna “sporcarsi le mani”.
Arrivato alla fine posso solo fare i ringraziamenti più sinceri a tutti i lavoratori dell’Azione Cattolica, a tutte le persone meravigliose che si trovano nei settori e nell’articolazione e a tutto il team di Caritas Italiana che ci ha supportati e sopportati. Spero che sempre più ragazzi scelgano questa meravigliosa avventura.
Francesco Pardo
marzo 6, 2017 nella Appuntamenti, Giubileo, Mostra, Pellegrinaggio | Permalink | Commenti (0)
La Buona Strada: il nostro cammino fino ad ora
È ancora aperta la mostra dal titolo “La buona strada. Testimoni della misericordia del Padre” sulle vite di figure esemplari legate all’Azione Cattolica di diversi Paesi.
Il Centro San Lorenzo, che ospita la mostra, è stato voluto da Giovanni Paolo II che lo ha pensato come un luogo di ritrovo per giovani e ragazzi, ma anche come un punto di ristoro spirituale dove tutti possono fermarsi per un po’ di raccoglimento o un momento di preghiera davanti alla Croce della GMG.
La mostra è accessibile ad un ampio pubblico grazie alla traduzione in tre lingue: italiano, inglese e spagnolo. Molti pellegrini quindi hanno la possibilità di soffermarsi ed apprezzarla. Questa è una grande opportunità anche per noi che abbiamo il compito di guidarli. Abbiamo infatti già fatto esperienza di comunione con i vari gruppi che si sono ritrovati al Centro e ogni giorno assaporiamo il gusto di incontrare culture e realtà diverse dalla nostra.
La mostra è stata anche occasione per alcuni di noi di conoscere una parente di Giuseppe Toniolo, uno dei testimoni dell’esposizione. Toniolo, “l’economista di Dio”, è un luminoso esempio di laico impegnato nella Chiesa e nella società.
Insieme a lui, tanti altri testimoni sono per noi un faro, un esempio concreto di come vivere la santità nella vita quotidiana e ci insegnano ciò che è davvero importante. Infondono in noi anche tanto coraggio giovani come Alberto Marvelli che vive gli anni della Seconda guerra mondiale come tempo di servizio, rischiando la propria vita per salvare quella degli altri, per sfamare i più bisognosi, per restituire la dignità che la guerra ha rubato.
Forte è quindi l’invito a visitare la mostra per scoprire le altre figure di santità, uomini e donne che hanno lasciato con la loro vita un forte contributo all’umanità.
Alessandra e Silvia R
dicembre 29, 2016 nella Giubileo, Mostra, Pellegrinaggio | Permalink | Commenti (0)
La Buona Strada: Testimoni di Misericordia del Padre
Siamo arrivati al mese di ottobre, 5 mesi di permanenza dell’iniziativa promossa da Azione Cattolica Italiana, FIAC, Caritas Italiana e Fondazione AC Scuola di santità Pio XI che hanno collocato presso il Centro San Lorenzo, Via Pfeiffer 24 Roma, una serie di pannelli che illustrano e descrivono brevemente la storia delle personalità che ne hanno caratterizzato la vita associativa e sono stati i fautori delle opere più importanti. Tra questi spicca Pier Giorgio Frassati che simbolizza la vitalità, la forza e l’intraprendenza dell’Azione Cattolica, ma soprattutto dell’uomo come portatore di bene. La mostra è collocata all’interno della suggestiva chiesa di San Lorenzo in Piscibus, meglio nota come San Lorenzino, dove si integra tra le antiche colonne all’ombra della Croce originale della GMG, consegnata da Papa Giovanni Paolo II ai giovani e che ogni giorno viene visitata da passanti, curiosi e pellegrini che affluiscono al Centro. "La buona strada" è il titolo dell'esposizione che si inserisce tra le iniziative dell'anno Giubilare. Giubileo e santità sono un binomio strettissimo e inscindibile.
Stretto, quindi, è il legame tra i protagonisti della mostra e il tema della misericordia. La santità non è infatti cosa d’altri tempi, da relegare ai libri di storia. Queste figure, infatti, hanno amato Cristo, la Chiesa e si sono interessate delle "cose del mondo", divenendo vigili e sensibili alla vita civile. La santità, a cui tutti siamo chiamati, è un cammino da percorrere, è la nostra vita ed essa si concretizza nei luoghi del nostro vissuto quotidiano e con le persone che ci circondano.
Per questo, l'AC ci accompagna ad essere santi per strada, persone in cammino verso la santità. Sono passate alla mostra finora personalità importanti come Greg Burke, Direttore della Sala Stampa Vaticana, e S. E. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che ha inaugurato la prima giornata. Inoltre, è stata visitata da veterani dell’AC, persone che hanno sempre seguito con passione lo stile di vita di Pier Giorgio Frassati, famiglie con bambini e singoli o gruppi che si sono avvicinati incuriositi dai cartelloni esterni ed hanno così potuto passare un piacevole momento di pace e
raccoglimento leggendo le storie dei Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio.
I visitatori sono attratti in modo particolare dalla semplicità delle vite delle figure illustrate. Si tratta infatti di persone che hanno saputo vivere la santità nelle piccole cose, nella vita quotidiana, nei gesti semplici di ogni giorno, nelle relazioni e nei loro impegni.
Essendo stati mesi estivi densi di affluenza e pellegrinaggi da tutto il mondo, la mostra ha riscosso anche un discreto successo tra turisti e pellegrini che si sono avvicinati con curiosità e sono stati accolti ed accompagnati nel percorso dai ragazzi del Servizio Civile Nazionale, che hanno illustrato i punti di interesse dell’esposizione.
Insomma è stato svolto un grande lavoro! E ci si aspettano ancora tante novità da questi ultimi mesi dell’anno Giubilare. Le persone coinvolte continueranno a portare avanti con passione e impegno il proprio lavoro, sperando in tanti momenti di condivisione!
Vi aspettiamo numerosi al Centro San Lorenzo
E Buona Strada a tutti!
dicembre 21, 2016 nella Giubileo, Mostra | Permalink | Commenti (0)
La buona strada del Giubileo: il cammino dei volontari del Servizio Civile
Ormai da tre mesi è allestita la mostra “La Buona Strada. Testimoni della Misericordia del Padre” su Santi, Beati e Servi di Dio legati in vario modo all'Azione Cattolica di vari Paesi del mondo.
Uno spazio è dedicato agli assistenti di AC, ma nella gran parte dei pannelli sono illustrati tanti laici. Queste figure hanno amato Cristo, la Chiesa e si sono interessati delle "cose del mondo", divenendo vigili e sensibili alla vita civile. La storia dell'Azione Cattolica è infatti una storia di santità, di vita cristiana vera, vissuta, intensa.
L'impegno laicale si caratterizza per la tensione ad abitare il quotidiano nella logica operosa di chi sa spendere se stesso per ricercare negli altri il segno della sua stessa umanità. La santità, a cui tutti siamo chiamati, è un cammino da percorrere, è la nostra vita ed essa si concretizza nei luoghi del nostro vissuto quotidiano e con le persone che ci circondano.
La Mostra, permette di ripercorrere passo dopo passo i momenti importanti che hanno caratterizzato la vita di santità di questi “Grandi” dell’Azione cattolica, lasciando una testimonianza e un invito ad assaporare ogni momento con pienezza nonostante le avversità della vita. La mostra, ospitata nella chiesa di San Lorenzo in Piscibus, vicinissima alla Basilica di San Pietro, è accessibile ad un ampio pubblico grazie alla traduzione in tre lingue: italiano, inglese e spagnolo.
Destinatari, quindi, non sono i soli aderenti all'Associazione, ma tutti quei pellegrini e chiunque voglia conoscere o approfondire le storie di vite significative.
A noi volontari, che abbiamo il compito di accompagnare i visitatori, rimane la bellezza di un incontro, della testimonianza di quelle vite belle e “profumate” di santità e di autentica carità verso gli altri.
Alessandra, Gianluca, Teresa, Valeria
dicembre 21, 2016 nella Giubileo, Mostra | Permalink | Commenti (0)
Benvenuti in Azione Cattolica: visite in centro nazionale
Benvenuti a casa!
È il saluto che rivolgiamo ai ragazzi, giovani e adulti che ci raggiungono in centro nazionale. L'Anno Giubilare sta portando a Roma tanti pellegrini, tra cui molte associazioni parrocchiali che, oltre al passaggio per la Porta Santa e la visita delle bellezze della città di Roma, desiderano conoscere i luoghi in cui si programma e coordina la vita dell'Associazione. È una gioia per noi accoglierli, accompagnarli e vedere l'emozione nei loro occhi e i sorrisi sui loro volti. La visita si snoda tra il corridoio centrale dove ci sono gli uffici amministrativi e la sala Bachelet, il corridoio dell'articolazione, dei settori e dei movimenti, il salone di Presidenza e il corridoio dell'AVE, la casa editrice associativa.
Molto toccante è la sala equipe ACR in cui i visitatori ritornano bambini ritrovando i manifesti delle tessere degli anni associativi passati. Un momento scherzoso è quando i gruppi siedono al tavolo della Presidenza Nazionale e quindi il presidente e l'assistente parrocchiali "diventano" i loro corrispondenti nazionali.
La visita prosegue al piano inferiore in cui c'è il centro studi con i suoi Istituti (Bachelet, Toniolo e Paolo VI), polmone dell'Associazione perché approfondisce lo studio della realtà contemporanea alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, offrendo spunti di riferimento per la riflessione e il discernimento per tutti gli aderenti e i simpatizzanti dell'AC.
Il percorso si conclude al piano superiore dove, oltre a fermarsi nell'aula Barelli solitamente utilizzata per il Consiglio e nella Chiesa principale, si fa un intenso momento di preghiera nella Cappella dei Santi e Beati dell'AC. Arriva quindi il momento dei saluti, durante il quale, dopo la foto di gruppo, ognuno può lasciare
una traccia del proprio passaggio sul quaderno delle dediche e delle firme.
L'AC é davvero famiglia, vi aspettiamo A Casa.
Alberto, Alessandra, Francesco e Valeria
dicembre 21, 2016 nella Appuntamenti, Giubileo | Permalink | Commenti (0)
Giubileo: chiusura della mostra "La Buona Strada"
Venerdì 18 novembre presso il Centro San Lorenzo, si è svolta la cerimonia di chiusura della mostra “La Buona Strada: Testimoni della Misericordia del Padre”. Mostra che si colloca all’interno delle iniziative del Giubileo straordinario sulla Misericordia e voluta dall'Azione Cattolica Italiana, da Caritas Italiana, dal FIAC e dalla Fondazione AC scuola di santità Pio XI.
Da maggio a novembre la mostra è stata un modo per i gruppi di pellegrini (associativi e non) di avvicinarsi a figure di santi e beati dell’associazione che hanno fatto della loro fede una ragione di vita e dell’AC uno stile per affrontare le difficoltà dei loro tempi. Ad occuparsi nello specifico della mostra sono stati i volontari del servizio civile che, in questi mesi, hanno accompagnato i visitatori nella scoperta di questi testimoni, spiegandone l’importanza allora come oggi. Anche il luogo non è stato scelto a caso.
Il Centro San Lorenzo è luogo di preghiera e di incontro per i giovani di tutto il mondo. E’ qui, infatti, che si trova la croce della GMG data da Giovanni Paolo II a tutti noi giovani. Alla cerimonia erano presenti il Presidente nazionale di Azione Cattolica, Matteo Truffelli, che ha spiegato ai presenti il vero significato della mostra: far conoscere quei testimoni che ci indicano oggi la strada buona della santità e invitare tutti, e soprattutto i giovani, a mettere in pratica le opere di misericordia che il Papa ci ha sempre caldamente ricordato in questo anno giubilare.Al termine dei vari interventi c’è stato un breve momento di preghiera in cui i cardinali presenti ci hanno invitato a guardare a queste figure come modelli da seguire nel nostro piccolo e a non lasciarci abbattere dalle sfide che ci vengono messe davanti ma ad affrontarle con la forza che loro hanno avuto e che il Signore ci dona ogni giorno.
La mostra sarà ora a disposizione delle associazioni locali che vorranno esporla nelle loro diocesi per dar modo a tutti di conoscere e riconoscere qual è la buona strada.
I volontari del Servizio Civile.
dicembre 21, 2016 nella Giubileo, Mostra | Permalink | Commenti (0)
Il Giubileo visto dalle Misericordie
I giovani impegnati nel progetto "Giubileo pellegrini della misericordia" (promosso da Caritas Italiana e Azione Cattolica Italiana) intervistano Eugenio e Valentina, volontari della Confederazione Nazionale delle Misericordie. Nell'intervista i volontari spiegano le attività del loro progetto, la loro esperienza durante questo anno di servizio civile e il proseguimento post-giubileo.
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dicembre 21, 2016 nella Appuntamenti, Giubileo | Permalink | Commenti (0)
Il Giubileo visto dalla Missio
I giovani impegnati nel progetto "Giubileo pellegrini della misericordia" (promosso da Caritas Italiana e Azione Cattolica Italiana) intervistano Marzia e Giovanni, volontari della Fondazione Missio. Nell'intervista i volontari spiegano le attività del loro progetto, la loro esperienza durante questo anno di servizio civile e il proseguimento post-giubileo.
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dicembre 21, 2016 nella Appuntamenti, Giubileo | Permalink | Commenti (0)
Il Giubileo visto dall'Unitalsi
Presso l’auditorium in via della Conciliazione, abbiamo intervistato alcuni volontari dell’Unitalsi, Giuseppe ed Emiliano. I ragazzi ci hanno accolto presso la postazione di servizio e abbiamo cominciato l’intervista sul servizio civile e il loro progetto riguardante l’anno giubilare.
Giuseppe ci spiega il progetto di servizio civile nazionale “Giubil-handy”, partito nel mese di febbraio, e dice “Siamo adibiti e incaricati, in quanto postazione per il giubileo, per l’affitto delle carrozzine per i pellegrini anziani, disabili e ammalati per breve e lungo periodo che vogliono effettuare il passaggio in porta santa. Siamo adibiti al servizio assistenza, accompagnamento in porta santa e al servizio trasporti”. I volontari si occupano anche dei gazebi, nei quali offrono assistenza e informazione ai pellegrini durante l’udienza del mercoledì, l’angelus della domenica e per altri eventi giubilari. Di recente, è nata una iniziativa tra l’Unitalsi e l’associazione nazionale presidi, per la raccolta fondi per la ricostruzione della scuola ad Amatrice.
Secondo Giuseppe, “l’Unitalsi cerca di far trasmettere il messaggio, lo stile dell’organizzazione. Il servizio abbinato alla fede e alla preghiera, verso i nostri fratelli e sorelle ammalati, anziani, disabili e i più bisognosi”. Emiliano invece ci spiega che i pellegrini hanno bisogno anche “di andare al supermercato, andare all’ospedale per qualche visita e hanno bisogno anche di svagarsi. Infatti per questo l’associazione offre tante possibilità tra cui un’area dedicata all’animazione, specialmente per i bambini”.Per i ragazzi, il servizio civile significa poter vivere al meglio la propria associazione e “poter dare un proprio contributo tutti i giorni che sia il gazebo in piazza del sant’Uffizio, che in questa postazione all’auditorium”. Al termine dell’anno giubilare, ci sarà comunque un grande afflusso di pellegrini e i volontari dell’Unitalsi continueranno il loro lavoro di assistenza ai pellegrini e alle persone in difficoltà. “Anche alla chiusura della porta santa, noi saremo presenti”, concludono i ragazzi.
Joromain
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dicembre 21, 2016 nella Appuntamenti, Giubileo | Permalink | Commenti (0)
Giubileo: Esperienza di una volontaria al Servizio Civile
La nostra amica e collega del servizio civile, Silvia Razzani, ha deciso di raccontare nel suo blog la propria esperienza di servizio civile fino ad ora. Nel suo articolo, Silvia espone in breve i due enti (Caritas Italiana e Azione Cattolica Italiana) che hanno promosso il progetto “Giubileo: pellegrini della misericordia”. Tratta poi della promozione e della cura della mostra intitolata “La buona strada – testimoni della misericordia del Padre” e della partecipazione al convegno delle presidenze dell’Azione Cattolica Italiana.
Conclude poi con la prestazione di servizio al campo ACR (Azione Cattolica Ragazzi) tenutasi a Lecce, e al campo MLAC (Movimento Lavoratori Azione Cattolica) ad Ariccia. Di seguito riportiamo il suo articolo.
novembre 17, 2016 nella Appuntamenti, Giubileo, Mostra | Permalink | Commenti (0)