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Giubileo: le esperienze dei volontari nell'anno di servizio

Immagine 099Quest’anno di servizio civile è stato caratterizzato da attività e momenti per me molto significativi. Ho deciso di prestare servizio civile su consiglio di un mio caro amico, che ha partecipato al progetto di un altro ente. Le ricerche mi hanno portato al progetto “Giubileo: pellegrini della misericordia” promosso da Caritas Italiana e Azione Cattolica Italiana. Ufficialmente sono un volontario della Caritas Italiana, ma ho preso parte anche alle attività di AC tra le quali: la mostra presso il Centro San Lorenzo, le udienze papali e il campo nazionale del settore adulti a Matera. Alla mostra , ho avuto modo di guidare e spiegare ad alcuni pellegrini la vita e le opere dei santi e beati dell’Azione Cattolica. Invece, Il campo nazionale a Matera mi ha permesso di conoscere un po’ meglio l’AC. In quei pochi giorni, sono rimasto colpito dalla dedizione e dall’affiatamento dei partecipanti durante le attività di laboratorio. Negli ultimi mesi dell’anno mi sono concentrato maggiormente sulle mansioni in Caritas Italiana.

L’aggiornamento delle schede del sito “Conflitti dimenticati” ha richiesto molto tempo e pazienza, perché la ricerca delle notizie sui conflitti in alcuni paesi non è stata semplice. Infatti i mass media spesso “ignorano” la situazione di tali paesi. Insieme ad alcuni colleghi, ho realizzato delle interviste ai volontari di enti con progetti inerenti al giubileo della misericordia. Sono stati momenti di condivisione e confronto sulle attività e sul significato di questo anno di servizio. Ma le attività che mi hanno toccato di più sono state le visite presso le strutture di accoglienza della Caritas di Roma. Con i colleghi, ho fatto un lavoro di documentazione con foto e mini-interviste. I rifugiati politici e i senza dimora delle strutture ci hanno parlato delle proprie vicende e storie. Nonostante le difficoltà e le numerose problematiche, queste persone cercano di andare avanti e affrontare la vita come meglio possono. Giunti ormai alla fine del progetto posso fare queste considerazioni.
L’anno di servizio mi ha permesso di crescere personalmente e affrontare con maggiore fiducia le sfide del futuro. Un grazie speciale va ai ragazzi con cui ho condiviso questa esperienza. Porterò con me i bei momenti passati insieme. Insomma, consiglio vivamente il servizio civile a tutti!
Infine ringrazio Caritas Italiana e Azione Cattolica per questa opportunità.


Joromain Gonzalvo

Ho iniziato quest’esperienza di servizio civile perché stata propostami e consigliatami da persone vicine a me, sinceramente parlando, non sapendo a cosa stessi andando incontro. All’inizio ero un po’ preoccupato, dovevo conoscere gente nuova con cui avrei dovuto lavorare per un intero anno, ma con il passare dei giorni devo dire di aver trovato delle belle persone con cui ho condiviso bellissimi momenti e con cui mi sono trovato davvero bene e un bell’ambiente, i vari luoghi fisici dove ho prestato il servizio, in cui lavorare.
Durante il servizio abbiamo partecipato attivamente alla giornata di San Massimiliano, abbiamo preso parte a diverse udienze con il Papa (in una di queste, la prima, ho avuto anche la possibilità di stringergli la mano e scambiarci un saluto e due parole ed è stata un’emozione grandissima che è stata anche immortalata fortunatamente ), siamo stati anche coinvolti in una mostra che aveva come oggetto i Santi dell’Azione Cattolica Italiana che si è tenuta al Centro San Lorenzo in Piscibus nei pressi di San Pietro durata fino al 20 Novembre, dove abbiamo fatto da guida a chi veniva a visitarla, associati dell’AC e non, e poi io personalmente sono stato coinvolto dall'Istituto Paolo VI in cui ho provveduto alla catalogazione dei testi presenti nell'archivio e nella biblioteca della Cisl. La mostra è stata molto interessante perché mi ha dato modo di stare a contatto con molte persone e diverse lingue, il centro San Lorenzo è gestito da una confraternita di francesi e venivano persone da tutto il mondo, e anche l’ambiente era dei migliori, a mio avviso, per prestare servizio…. Cosi come lo è stato l’Istituto Paolo VI in cui però il lavoro è stato più statico rispetto alla mostra ma allo stesso modo molto interessante essendo stato a contatto con molti testi su diverse materie. Con queste due ultime esperienze da me citate ho imparato anche cosa fa una guida e come si lavora in un archivio e in una biblioteca e questo rende ancor più bello ed interessante questo servizio perché mi ha dato l’opportunità di imparare altri mestieri cosa fondamentale nella vita di oggi.
Quest’esperienza mi ha fatto crescere sotto molti aspetti, ho acquisito il senso del dovere come, per esempio, alzarsi la mattina per andare a lavoro, e sono maturato come uomo.
Devo dire che è stata davvero una bellissima opportunità, in cui io mi sono trovato benissimo tanto che lo consiglio a chiunque abbia anche la sola minima idea di farlo, e che rifarei se ci fosse la possibilità.


Alberto Alese


Questo anno di servizio civile è stato veramente interessante!
Per me ha avuto un colore verde speranza; perché il servizio civile non termina in un anno, questa esperienza ti cambia, ti fa crescere e ti mette a confronto, ogni giorno.
Quando ho realizzato un servizio fotografico per la Caritas Italiana all'ostello di Don Luigi di Liegro, i volontari e gli ospitalieri mi hanno raccontato la loro vita.
Ci sono realtà che non si conoscono, persone che vivono una forte delusione, solitudini e non dovrebbero passare inosservate. Di questa esperienza, ho capito quanto sia importante e doveroso aiutare chi non riesce a sorridere; essere presenti con le persone che la vita di fa conoscere.
Per me è stata una sfida, potermi mettere anche in gioco davanti ad una telecamera.
La cosa veramente bella è aver conosciuto i ragazzi che hanno prestato servizio con me.
Sono persone veramente belle e diverse tra loro, mi hanno insegnato tanto e spero di avere loro lasciato qualcosa di mio.
Vi consiglio di fare esperienza nel Servizio civile.


Silvia Razzani


Un anno straordinario, come il Giubileo. Ho avuto l’opportunità di fare questo servizio nell’Associazione in cui sono cresciuta e proprio questo ha dato più sapore all'esperienza vissuta. Sono stati mesi di novità, relazioni, impegni, gioia. Ogni cosa ha lasciato un segno: i convegni, il campo, la collaborazione con l’Istituto Paolo VI e tutte le altre piccole cose che abbiamo fatto. Il Servizio Civile è una bella esperienza perché è un’occasione per condividere dodici mesi con altri giovani, mesi in cui ci si mette alla prova, si conoscono tante persone e si conosce meglio anche se stessi, nascono sincere amicizie e si ha un primo approccio con il mondo lavorativo. Così è stato per me! In questo tempo ho pian piano dipinto una nuova tessera del mosaico della mia vita, una tessera senza la quale il disegno sarebbe incompleto, impoverito. Arrivata al termine, provo tanta gratitudine per tutto quel che è stato!


Alessandra Amato


Potrei dire che con una fava ho preso due piccioni! Esperienza vissuta con la mia Azione Cattolica e durante il Giubileo straordinario della Misericordia: pazzesco!
In uno dei primi incontri formativi, don Tony, citando il libro del Levitico e facendo un excursus sugli anni Giubilari, ci invitava a guardare a questo anno di Servizio, come ad un anno per "rizzollare" la nostra vita. Un anno, come opportunità per mettere ordine nella nostra esistenza, affinché tutto sia vissuto in pienezza e fecondità.
Il Servizio Civile, in questi mesi, ha marcato in me, la volontà di dare il giusto peso e posto a quanto si compie, per una vita che non si basi sul "vivacchiare", ma con la consapevolezza di fare scelte coraggiose per realizzare i nostri sogni.
Al termine di questa esperienza, non potrò dimenticare quanto svolto in questi mesi: dalla presenza alla mostra promossa da AC e Caritas per l'anno giubilare, ai pomeriggi in AC e a tutti quei momenti che ci hanno fatto gustare la vita Associativa più da vicino scoprendo anche la bella realtà della Caritas. Ma in modo particolare, custodirò i volti e i sorrisi di chi ha vissuto questo tempo della propria vita insieme a me.


Valeria Di Grigoli


E’ passato un anno ormai anche se a me sembra ieri, mi ricordo quanta paura avessi, non sapevo cosa mi aspettasse e a cosa andassi incontro volevo fare qualcosa per me e per gli altri, rendermi utile in questo anno giubilare conoscere meglio me stessa e mettermi in gioco. Le prime settimane sono state le più dure ma siamo tutti riusciti a integrarci anche se con alti e bassi ma grazie anche a questo sono cresciuta tanto. Ricorderò tra le tante attività le udienze dal Papa, l'attività a San Pietro con la mostra “La buona strada” le formazioni sono state il momento clow del servizio, i Campi quello di Seveso e il Camping Village a Roma dove abbiamo lavorato con tante altre persone sempre con impegno ma col sorriso. Ho visto una realtà diversa dalla mia che non mi apparteneva ho avuto l’opportunità di conoscere nuove persone e fare nuove amicizie. Come mi è stato consigliato a me il servizio civile a mia volta lo consiglierei ad altre persone come esperienza personale e di crescita.


Teresa Mileto

Quando ho iniziato questa esperienza di servizio civile non avevo idea di quello a cui andavo incontro. Avevo paura di non riuscire ad integrarmi e di essermi imbarcata in qualcosa che non ero in grado di fare. Dopo un anno posso dire che non avrei potuto sbagliarmi di più. Da subito, grazie alle riunioni di formazione e agli eventi a cui abbiamo partecipato sin dalla prima settimana, si è creato tra noi volontari un rapporto di amicizia e complicità che è durato nel tempo e che sicuramente continuerà una volta finito il nostro servizio. Ci siamo sempre aiutati e sostenuti nei momenti di difficoltà (a volte riguardanti anche la vita privata), ed ogni volta che ero in difficoltà trovavo sempre qualcuno su cui fare affidamento e che mi desse la forza di fare quello che dovevo. Proprio grazie a questo credo di essere riuscita a dare il massimo quest’anno, facendo sempre del mio meglio nelle varie attività che ci si presentavano davanti e aiutando gli altri a non sentirsi soli in questo servizio. Nonostante i vari momenti di difficoltà che ci sono stati e i dubbi che ho avuto durante l’anno, ora so cosa mi porterò a casa una volta finito il servizio: le relazioni che ho stretto e che continueranno ad aiutarmi e sostenermi durante il mio cammino.


Adelia Ardovino


L'unica parola che userei per riassumere questo mio anno di servizio civile è cambiamento . Si è trattato infatti di un'esperienza diversa da ogni altra che avessi vissuto prima. Resa anche molto significativa per me per via del mio essermi trasferito da Bari, quindi un cambiamento anche geografico.
è stato emozionante vedere il papa e sentire le sue parole in molteplici occasioni dal vivo, ogni volta lasciandomi toccare da esse e sentirle sempre come rivolte anche a me. ha creato in me un senso di comunione con altri ragazzi che facevano servizio come me conoscerli e condividere gli obiettivi di progetti diversi seppur appartenenti ad un unico bando giubilare. mi ha stimolato conoscere più da vicino realtà come Caritas Italiana (prima conosciuta solo per via delle mense diocesane e poi vissuta nella sua sede nazionale e internazionale) o azione cattolica italiana (prima conosciuta come semplice aderente e poi vissuta nella sua sede centrale). è stato inoltre anche molto formativo apprendere tutti gli strumenti (anche informatici) dei quali ho avuto bisogno per portare avanti incarichi specifici affidatimi dagli enti.
insomma una esperienza di crescita che consiglierei ad ogni mio coetaneo.


Gianluca Melcore


E' passato ormai un anno da quel febbraio in cui venni convocata sull'Aurelia per fare il primo colloquio con i responsabili di Azione Cattolica e Caritas Italiana; pensare a tutte quelle prime impressioni è particolare perché oggi mi ritrovo ad avere, con i luoghi con le persone e col tragitto, quella familiarità che mi appartiene e mi ha caratterizzato per un anno.
La mia partenza col Servizio Civile non è stata delle migliori per via di un problema fisico che mi ha fatto iniziare 15 giorni dopo rispetto agli altri, ma ho ricevuto tutte le attenzioni del caso sia dagli Olp che dal mio gruppo. I primi periodi sono stati dedicati alla formazione, non solo per delineare il progetto specifico di lavoro, ma anche per fornirci un inquadramento generale dell'associazione di cui stavamo entrando a far parte. Il gruppo era molto eterogeneo e ci siamo trovati subito bene a lavorare insieme, abbiamo affrontato molti lavori tra articoli, raccolte fotografiche, presentazioni, locandine per eventi, questo ci ha consentito di imparare ad usare programmi e farci un idea di alcuni processi. Durante il periodo estivo si è entrati nel vivo del progetto con la propaganda e presentazione di una mostra sulle personalità più in rilievo dell'azione Cattolica presso il Centro San Lorenzo, abbiamo accolto e guidato pellegrini giunti a piedi da ogni parte d'Italia e ascoltato le più varie storie di vita.
In diverse occasioni siamo stati presenti alle Udienze di Papa Francesco presso il Paolo VI, tra queste una giornata specifica dedicata all'importanza del Servizio Civile.
Sono stati significativi i Campi di formazione, nello specifico quello di Varese e il Camping Village a Roma che mi hanno lasciato esperienze e tanti bei ricordi perché abbiamo sempre lavorato con impegno ma divertendoci.
Nella parte conclusiva del progetto ho trovato fortemente stimolante collaborare con Caritas Italiana nella documentazione di alcuni servizi diocesani come i centri diurni e gli ostelli per i senza fissa dimora in cui ci siamo recati e abbiamo realizzato video, servizi fotografici e interviste.
Riassumendo è stato un anno intenso, a volte faticoso ma ricco che mi ha permesso di vedere tante cose, mettermi alla prova, relazionarmi con gli altri, coniugare bene le mie passioni che sono la fotografia, e fondamentalmente le persone, con un ambiente lavorativo variegato e mai monotono. Senza dimenticare che, in questo anno ho visto crescere una bella amicizia.
Consiglierei l'esperienza del Servizio Civile proprio come momento di crescita, che ognuno sviluppa in modo personale, a seconda delle proprie attitudini e spesso indipendentemente dall'attività che viene svolta, ma fornisce competenze ed esperienze che possono tornare utili nella vita.


Silvia Manai

 

Eccomi qui, giunto ormai alla fine del mio servizio civile. Mentre scrivo i ricordi passano veloci nella mia mente e non mi sembra vero che sia già passato un anno così in fretta. Mi sento come quando, dopo un lungo viaggio, si sta per tornare a casa e, si cerca di raccogliere tutti i ricordi, i bei momenti, per essere certi di portarli tutti con sé.
Un anno fa ho deciso di buttarmi in questa esperienza, certamente non senza qualche paura/ansia; ricordo il giorno in cui mi sono recato alla Domus Mariae per la prima volta come se fosse ieri. Il luogo per me era ancora più significativo in quanto andavo sì per le selezioni, ma rappresentava anche la sede nazionale della presidenza della associazione a cui sono tesserato. Questa è diventata, con il tempo, anche la mia seconda casa. In questo luogo ho conosciuto persone speciali nel corso di quest’anno, persone che donano tempo e lavoro per far migliorare sempre più questa bella realtà che è presente in ogni singola diocesi italiana.
Durante il mio servizio ho potuto anche scoprire il bellissimo mondo della Caritas, con tanti operatori che ogni giorno cercano di affrontare al meglio le mille difficoltà del territorio.
Questo viaggio dura solo un anno, ma è ricco di esperienze che ti arricchiscono sia dal punto di vista formativo che dal punto di vista emotivo. Grazie al Servizio Civile sono venuto a contatto con realtà diverse che sarebbero state lontane dal nostro quotidiano, esperienze che mi hanno dato un bagaglio di risorse che mi accompagnerà durante la mia vita futura.
Ogni convegno. Ogni modulo formativo, ogni festival, ogni persona che è passata a vedere la mostra organizzata presso il centro S. Lorenzo, ha lasciato il segno in me.
Ad arricchire tutto ciò è stato l’esperienza bellissima di servizio ad agosto, per una settimana, presso la mensa/ostello Caritas ad Ostia. E’ un’esperienza che consiglio a tutti poiché mi ha aperto un mondo davanti gli occhi. Per essere veri cristiani oltre alla preghiera c’è bisogno dell’azione (per prendere spunto dalla nostra AC) e quindi bisogna “sporcarsi le mani”.
Arrivato alla fine posso solo fare i ringraziamenti più sinceri a tutti i lavoratori dell’Azione Cattolica, a tutte le persone meravigliose che si trovano nei settori e nell’articolazione e a tutto il team di Caritas Italiana che ci ha supportati e sopportati. Spero che sempre più ragazzi scelgano questa meravigliosa avventura.


Francesco Pardo

marzo 6, 2017 nella Appuntamenti, Giubileo, Mostra, Pellegrinaggio | Permalink | Commenti (0)

Il Servizio Civile Nazionale: L'Istituto Paolo VI


Logo isacem 2Dopo aver concluso l’esperienza di guida alla mostra “La buona strada. Testimoni della misericordia del Padre”, che ci ha impegnati nella prima parte del Servizio Civile, in questi ultimi mesi, siamo presenti presso l’Istituto Paolo VI.

L’Istituto, fondato nel dicembre del 1977, fu dedicato a Paolo VI in occasione del compimento degli ottant’anni di età. Conserva, raccoglie e archivia tutti i documenti e il materiale relativo all’Azione Cattolica e ad altri enti e personalità legate ad essa e al movimento cattolico. L’acquisizione di ulteriori fondi archivistici ne ha accresciuto progressivamente il patrimonio documentario.

L’Istituto comprende anche la Biblioteca e l’Emeroteca che sono istituite contestualmente alla nascita dello stesso sulla base del patrimonio bibliografico prodotto e acquisito dall’Azione Cattolica Italiana. I principali ambiti di interesse convergono sulla storia contemporanea, storia del movimento cattolico italiano e internazionale, storia della Chiesa, scienze sociali e politiche, scienze religiose. Arricchiscono l’archivio le stampe associative, fotografie, manifesti, tessere, stendardi e distintivi.

 

Sotto la guida del Direttore Paolo Trionfini e della Coordinatrice Simona Ferrantin, stiamo procedendo nella catalogazione del fondo librario che conserva l’intera produzione editoriale della Società della Gioventù cattolica italiana, i periodici dell’AC e nella sistemazione di parte del fondo della Cisl.

In un periodo in cui avanzano le nuove modalità di lettura su tablet o e-book reader e pensando alle nostre giornate frenetiche e caotiche, prendere in mano e sfogliare testi che raccontano e parlano della storia dell’Associazione ed essere avvolti dal silenzio tipico delle biblioteche, ha qualcosa di affascinante ed emozionante. Quest’esperienza ci rende consapevoli di respirare la storia dell’AC, un’Associazione viva e presente sul territorio e nella Chiesa, Associazione che ad aprile celebrerà il 150° anniversario della sua fondazione, un’Associazione fatta di uomini e donne che l’hanno resa una grande! Questa, sarà un’occasione per fare memoria della storia dell’Associazione, per poter raccontare che questo è un patrimonio prezioso ed è un tesoro che non possiamo tenere per noi o chiuso dentro gli scaffali di una biblioteca . È una storia che vogliamo raccontare, condividere, e far scoprire a tutti.

Alessandra, Valeria e Teresa

febbraio 22, 2017 nella Appuntamenti | Permalink | Commenti (0)

Convegno Next: Uno sguardo al mondo del lavoro

La fine del lavoro.jpgIl 15 dicembre abbiamo avuto la possibilità di partecipare ed essere operativi ad un convegno tenuto all’università di Tor Vergata realizzato da NeXt Nuova Economia X Tutti, una rete di organizzazione della società civile che promuove una Nuova Economia sostenibile attraverso nuove forme di dialogo e di interazione tra cittadini, imprese e giovani/studenti.
Il convegno si intitola La fine del lavoro - la sfida dei nipoti di Keynes al tempo del prosumer e della Gig economy. Gli obiettivi su cui si è discusso sono stati vari tra cui le nuove opportunità del mercato del lavoro, gli aspetti sociali (divario tra nord e sud) e il superamento del conflitto azienda/dipendente.


Sono state illuminanti le interviste a Leonardo Becchetti, Presidente Comitato Tecnico Scientifico Next, e a Marco Bentivogli, Segretario Generale FIM CISL su tematiche relative alle azioni delle organizzazioni rispetto al position paper.
Durante l’aperipranzo sostenibile, non potevano mancare le interviste ad alcuni partecipanti all’evento Cash Mob Etico appartenenti al circuito solidale laziale come CNO - Nuova cooperazione Organizzata per promuovere il pacco alla camorra e Natura semplice. La CNO è promossa dal Comitato Peppe Diana e dall'associazione Libera. I rappresentati di questa organizzazione ci spiegano che “ la camorra ci ha distrutto in politica ed economia il territorio, noi stiamo innestando una nuova economia sociale e civile. Attraverso i prodotti che provengono dai beni confiscati, ma che hanno una cosa in più. Sono prodotti biologici che appartengono ad una filiera che è giusta, ecologica, buona e sana.”
I rappresentanti di Natura semplice ci spiegano che “Al momento abbiamo una piccola coltivazione di queste erbe e dalla prossima stagione stagione puntiamo ad allargare la produzione. Questa prima stagione ci è servita da start-up per capire come muoversi sul mercato. Madre natura secondo noi ci ha dato tutto quello di cui abbiamo bisogno.”

Joromain e Silvia R.

dicembre 27, 2016 nella Appuntamenti | Permalink | Commenti (0)

Benvenuti in Azione Cattolica: visite in centro nazionale

IMG_3733Benvenuti a casa!
È il saluto che rivolgiamo ai ragazzi, giovani e adulti che ci raggiungono in centro nazionale. L'Anno Giubilare sta portando a Roma tanti pellegrini, tra cui molte associazioni parrocchiali che, oltre al passaggio per la Porta Santa e la visita delle bellezze della città di Roma, desiderano conoscere i luoghi in cui si programma e coordina la vita dell'Associazione. È una gioia per noi accoglierli, accompagnarli e vedere l'emozione nei loro occhi e i sorrisi sui loro volti. La visita si snoda tra il corridoio centrale dove ci sono gli uffici amministrativi e la sala Bachelet, il corridoio dell'articolazione, dei settori e dei movimenti, il salone di Presidenza e il corridoio dell'AVE, la casa editrice associativa.
Molto toccante è la sala equipe ACR in cui i visitatori ritornano bambini ritrovando i manifesti delle tessere degli anni associativi passati. Un momento scherzoso è quando i gruppi siedono al tavolo della Presidenza Nazionale e quindi il presidente e l'assistente parrocchiali "diventano" i loro corrispondenti nazionali.


La visita prosegue al piano inferiore in cui c'è il centro studi con i suoi Istituti (Bachelet, Toniolo e Paolo VI), polmone dell'Associazione perché approfondisce lo studio della realtà contemporanea alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, offrendo spunti di riferimento per la riflessione e il discernimento per tutti gli aderenti e i simpatizzanti dell'AC.
Il percorso si conclude al piano superiore dove, oltre a fermarsi nell'aula Barelli solitamente utilizzata per il Consiglio e nella Chiesa principale, si fa un intenso momento di preghiera nella Cappella dei Santi e Beati dell'AC. Arriva quindi il momento dei saluti, durante il quale, dopo la foto di gruppo, ognuno può lasciare
una traccia del proprio passaggio sul quaderno delle dediche e delle firme.
L'AC é davvero famiglia, vi aspettiamo A Casa.


Alberto, Alessandra, Francesco e Valeria

dicembre 21, 2016 nella Appuntamenti, Giubileo | Permalink | Commenti (0)

Il Giubileo visto dalle Misericordie

I giovani impegnati nel progetto "Giubileo pellegrini della misericordia" (promosso da Caritas Italiana e Azione Cattolica Italiana) intervistano Eugenio e Valentina, volontari della Confederazione Nazionale delle Misericordie. Nell'intervista i volontari spiegano le attività del loro progetto, la loro esperienza durante questo anno di servizio civile e il proseguimento post-giubileo.

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dicembre 21, 2016 nella Appuntamenti, Giubileo | Permalink | Commenti (0)

Il Giubileo visto dalla Missio

I giovani impegnati nel progetto "Giubileo pellegrini della misericordia" (promosso da Caritas Italiana e Azione Cattolica Italiana) intervistano Marzia e Giovanni, volontari della Fondazione Missio. Nell'intervista i volontari spiegano le attività del loro progetto, la loro esperienza durante questo anno di servizio civile e il proseguimento post-giubileo.

 

 

 

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dicembre 21, 2016 nella Appuntamenti, Giubileo | Permalink | Commenti (0)

Il Giubileo visto dall'Unitalsi


DN4C0780Presso l’auditorium in via della Conciliazione, abbiamo intervistato alcuni volontari dell’Unitalsi, Giuseppe ed Emiliano. I ragazzi ci hanno accolto presso la postazione di servizio e abbiamo cominciato l’intervista sul servizio civile e il loro progetto riguardante l’anno giubilare.

Giuseppe ci spiega il progetto di servizio civile nazionale “Giubil-handy”, partito nel mese di febbraio, e dice “Siamo adibiti e incaricati, in quanto postazione per il giubileo, per l’affitto delle carrozzine per i pellegrini anziani, disabili e ammalati per breve e lungo periodo che vogliono effettuare il passaggio in porta santa. Siamo adibiti al servizio assistenza, accompagnamento in porta santa e al servizio trasporti”. I volontari si occupano anche dei gazebi, nei quali offrono assistenza e informazione ai pellegrini durante l’udienza del mercoledì, l’angelus della domenica e per altri eventi giubilari. Di recente, è nata una iniziativa tra l’Unitalsi e l’associazione nazionale presidi, per la raccolta fondi per la ricostruzione della scuola ad Amatrice. 

Secondo Giuseppe, “l’Unitalsi cerca di far trasmettere il messaggio, lo stile dell’organizzazione. Il servizio abbinato alla fede e alla preghiera, verso i  nostri fratelli e sorelle ammalati, anziani, disabili e i più bisognosi”. Emiliano invece ci spiega che i pellegrini hanno bisogno anche “di andare al supermercato, andare all’ospedale per qualche visita e hanno bisogno anche di svagarsi. Infatti per questo l’associazione offre tante possibilità tra cui un’area dedicata all’animazione, specialmente per i bambini”.
Per i ragazzi, il servizio civile significa poter vivere al meglio la propria associazione e “poter dare un proprio contributo tutti i giorni che sia il gazebo in piazza del sant’Uffizio, che in questa postazione all’auditorium”.  Al termine dell’anno giubilare, ci sarà comunque un grande afflusso di pellegrini e i volontari dell’Unitalsi continueranno il loro lavoro di assistenza ai pellegrini e alle persone in difficoltà. “Anche alla chiusura della porta santa, noi saremo presenti”, concludono i ragazzi.

Joromain

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dicembre 21, 2016 nella Appuntamenti, Giubileo | Permalink | Commenti (0)

Il Servizio Civile Nazionale: il Papa incontra i volontari

 
Foto scn 26%2F11%2F2016In occasione del 15° anniversario della legge del 6 marzo 2001 n. 64 che istituisce il servizio civile nazionale, il Santo Padre ha incontrato i giovani del Servizio Civile Nazionale presso la Sala Nervi.
Nell'Aula erano presenti circa 7 mila volontari ed ex volontari del servizio civile. Inoltre erano presenti due ex obiettori di coscienza a testimoniare dell’importanza della giornata, il ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti e Luigi Bobba sottosegretario di Stato.


Importante è stata la testimonianza di Luca Abete, ex giovane del servizio civile e ora personaggio televisivo, e di alcuni volontari. Alcuni dei giovani che hanno portato la propria testimonianza, hanno prestato servizio civile all'estero. I loro progetti di servizio civile riguardano l’inquinamento atmosferico, le attività nelle strutture scolastiche e la lotta alle ecomafie.
Dopo aver ringraziato tutte le persone e gli enti che si adoperano per far funzionare questo meccanismo, il Papa saluta i ragazzi del Servizio Civile dicendo: “(...) avete scelto di dedicare una parte del vostro tempo della vostra vita, a un progetto di volontariato e di promozione sociale, la gratuità del volontariato anche per un tempo determinato, rappresenta una ricchezza non solo per la società e per colore che godono della vostra opera, ma anche per voi stessi e per la vostra maturazione umana. Voi siete una forza preziosa, una forza dinamica del paese il vostro lavoro è indispensabile. (...)”
Luigi Bobba afferma che “l’incontro con Papa Francesco è per tutti noi un riconoscimento del valore positivo ed anche formativo di questa esperienza di servizio per gli altri. E' un momento importante per il servizio civile che con le risorse della Legge delega sul terzo settore e con quelle della legge di bilancio in via di approvazione, avrà una dotazione di circa 260 milioni sufficienti per avviare quasi 50.000 giovani”.


Joromain e Silvia R.

novembre 30, 2016 nella Appuntamenti | Permalink | Commenti (0)

Giubileo: Esperienza di una volontaria al Servizio Civile

IMG-20161214-WA0006La nostra amica e collega del servizio civile, Silvia Razzani, ha deciso di raccontare nel suo blog la propria esperienza di servizio civile fino ad ora. Nel suo articolo, Silvia espone in breve i due enti (Caritas Italiana e Azione Cattolica Italiana) che hanno promosso il progetto “Giubileo: pellegrini della misericordia”. Tratta poi della promozione e della cura della mostra intitolata “La buona strada – testimoni della misericordia del Padre” e della partecipazione al convegno delle presidenze dell’Azione Cattolica Italiana.
Conclude poi con la prestazione di servizio al campo ACR (Azione Cattolica Ragazzi) tenutasi a Lecce, e al campo MLAC (Movimento Lavoratori Azione Cattolica) ad Ariccia. Di seguito riportiamo il suo articolo.

graficaenonsolo.blogspot

novembre 17, 2016 nella Appuntamenti, Giubileo, Mostra | Permalink | Commenti (0)

Giubileo: l'impegno e le voci dei volontari in servizio civile

IMG_1522Dopo tre giorni di Convegno nazionale, i rappresentanti delle Caritas diocesane di tutta Italia sono stati ricevuti lo scorso 21 aprile in udienza presso l'Aula "Paolo VI"in Vaticano da Papa Francesco. Nelle interviste di Michele Raviart anche la voce di Francesco e Gianluca, due volontari del progetto di servizio civile progetto "Giubileo: Pellegrini della misericordia", promosso da Caritas Italiana e dall'Azione Cattolica Italiana. Tra le attività del progetto anche la cura della mostra "LA BUONA STRADA. Testimoni della misericordia del Padre", inaugurata ieri presso la Chiesa di San Lorenzo in Piscibus nel Centro San Lorenzo.

D. – Il Papa ha ricordato l’importanza del volontariato per i giovani. Che significa per te Gianluca? R. – Per me significa entrare in relazione con ogni persona che mi trovo davanti, nella fattispecie gli ultimi, parlare e interagire con loro, mettendosi davvero a nudo e condividendo emozioni, pensieri, quindi sentendo ciò che sentono gli altri, facendo in modo che a loro volta possano sentire quello che sento io. D. – E per teFrancesco? R. – Di solito c’è molta diffidenza. La gente dice: “Le cose vanno male… “, e si siedono sugli allori. Secondo me il cittadino deve essere un cittadino attivo: tutti dobbiamo fare qualcosa di più. Io mi sento di restituire un po’ di quello che ho ricevuto, in primis come cristiano. Purtroppo ho visto che negli ultimi anni è aumentata la percentuale di italiani che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese.

maggio 16, 2016 nella Appuntamenti, Giubileo, Mostra | Permalink | Commenti (0)