sito ufficiale tavolo ecclesiale servizio civile

CNESC analizza i dati del bando di servizio civile

CnescIn un documento diffuso oggi la CNESC (Conferenza nazionale enti di servizio civile) ha espresso «preoccupazione per il calo dei posti a bando, che da 71.550 del bando 2022, sono scesi a 52.236 nel bando che scade il 15 febbraio. Una riduzione del 27% che farebbe traballare la stabilità di qualsiasi impresa!». Nell'analisi pubblicata si evidenzia «l’assenza quest’anno di ben 77 enti titolari su un totale di 317 e un’importante riduzione delle opportunità di servizio da offrire ai giovani presso le proprie sedi da parte di numerosi enti. Una riduzione che ha colpito tutti: enti regionali e nazionali, comprese le grandi reti che hanno visto un taglio anche del 30%, i piccoli ent come i grandi, gli enti locali come gli enti del Terzo Settore. Questo significa che, a prescindere dai soggetti penalizzati, dalle dimensioni e dalle tipologie, siamo in presenza di una riduzione sistemica e complessiva con pesanti ripercussioni sui territori in termine di riduzione del contributo del SCU al benessere delle comunità e di continuità delle iniziative intraprese».


«Al problema dell’entità del finanziamento - dichiara la Presidente Laura Milani - si aggiunge quello cronico della stabilizzazione delle risorse. Su questo attendiamo che il Governo e il Ministro Abodi reperiscano i fondi necessari e contemporaneamente diano riscontro della possibilità di utilizzare risorse rimodulate dal PNRR. Questo incremento di risorse è necessaria premessa per superare l’attuale sistema di progettazione degli interventi di servizio civile assolutamente disfunzionale rispetto all’obiettivo di avere una programmazione di respiro triennale, basata su una maggiore semplificazione delle procedure ma soprattutto veramente coprogrammata a livello nazionale e sui territori con il coinvolgimento di tutti gli attori preposti».
«Ciascuno di noi – conclude Milani - deve sentire la responsabilità di questo impegno perchè ogni posto non finanziato è un’opportunità in meno per i giovani. Una situazione che interpella soprattutto le istituzioni, proprio in un momento storico in cui i giovani chiedono di essere riconosciuti e ascoltati, coinvolti e valorizzati».

febbraio 5, 2024 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

L'impegno del Ministro Abodi per nuovi fondi per il servizio civile

Andrea_AbodiMartedì 23 gennaio il Ministro con delega al servizio civile, Andrea Abodi, ha risposto all'interrogazione parlamentare dell'on. Toni Ricciardi (PD). Nel farlo il Ministro Abodi ha sottolineato come «Nel triennio 2021-2023, il Fondo per il Servizio Civile Universale ha beneficiato, oltre che del finanziamento ordinario indicato dalla legge di bilancio, anche di quello PNRR (Missione 5 - Componente C1 - Misura I2.1 - Investimento 4) - che prevede la promozione dello sviluppo individuale e professionale dei giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni e la loro acquisizione di competenze attraverso l'iniziativa “Servizio civile universale” - con un importo pari a 650 milioni di euro, distribuito in tre cicli relativi al triennio considerato». Grazie a questi fondi - aggiunge Abodi - «con riferimento all'anno 2023, come indicato nel Documento di programmazione finanziaria, approvato con decreto del capo del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale n. 941 del 30 ottobre 2023, sono state previste 44.921 posizioni di operatori volontari, dei quali 43.816 per l'Italia e 1.105 per l'estero». Questi numeri per il Ministro sono anche conseguenza dell'adeguamento ISTAT dell'assegno mensile dei volontari, passato da 444,30 a 507,30 euro al mese: «A seguito dell'adeguamento, il costo unitario annuo dell'operatore volontario, comprensivo degli ulteriori oneri (ad esempio, la polizza assicurativa, il contributo per l'erogazione della formazione) è pari a 6.229, oltre le ulteriori misure a favore dei giovani previste dal decreto legislativo n. 40 del 2017. Tale aggiornamento, pur avendo positivamente valorizzato l'istituto, ha contribuito in maniera decisiva alla riduzione delle posizioni finanziabili ed ha coinvolto dal mese di maggio 2023 anche i volontari avviati con il bando 2022».

Il Ministro Abodi anticipa poi i fronti di impegno per recuperare nuovi fondi: «Mi sono adoperato in prima persona al fine di incrementare le posizioni disponibili, reperendo ulteriori risorse sia dalle economie di gestione degli anni precedenti, sia dall'integrazione effettuata dal Ministero dell'Economia e delle finanze relativa all'assegnazione del Fondo nazionale per gli interventi del Servizio civile universale di euro 10 milioni. [...] Mi preme, inoltre, far presente il nostro impegno per aumentare le posizioni di operatore volontario nell'ambito di bandi tematici finanziati con risorse specifiche. In particolare, attraverso: il servizio civile digitale, finanziato con misure PNRR sulla base di un accordo con il Dipartimento per la trasformazione digitale, per complessivi 55 milioni di euro su tre cicli (2022-2024). In tale contesto, il bando del servizio civile digitale 2023 sta consentendo l'avvio di oltre 4.300 operatori volontari, cui seguirà, nel 2024, un ulteriore bando per circa 2.500 posizioni di operatore volontario. Ancora: il servizio civile ambientale, finanziato sulla base di un protocollo d'intesa con il Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica che prevede, nei primi mesi del 2024, la pubblicazione di un bando per la selezione di circa 2.200 posizioni; il servizio civile agricolo, di ultima generazione possiamo dire, finanziato sulla base di un protocollo d'intesa con il Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che prevede ulteriori 1.000 posizioni di operatore volontario. In aggiunta a ciò, stiamo lavorando per giungere alla pubblicazione di un quarto bando in ambito turistico, così da incrementare il totale delle posizioni di operatore volontario, arrivando a circa 60.000». «Infine, vorrei anche far presente che, per l'anno 2024, in raccordo con il Ministero dell'Economia e delle finanze e il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, si stanno individuando ulteriori risorse per il Fondo nazionale per il Servizio civile volte ad integrare l'attuale stanziamento previsto nella legge di bilancio (pari a 143.051.985 euro) e a garantire il maggior numero possibile delle posizioni di operatore volontario finanziabili», conclude Abodi.

gennaio 24, 2024 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Le proposte dell'Unione servizio civile

L'Unione nazionale Servizio Civile (UNSC) ha diramato un comunicato stampa nel quale denuncia la riduzione dei posti disponibili dell'ultimo Bando di servizio civile universale e annuncia il suo incontro del 26 e 27 gennaio p.v. «Una due giorni - scrive l'UNSC - per pensare a collaborazioni tra enti per la progettazione in arrivo ma anche provare a offrire spunti di miglioramento al sistema SCU con proposte concrete. La sintesi di queste verrà pubblicata nei giorni seguenti e trasmessa al Dipartimento». Leggi tutto il comunicato qui. Sul sito dell'Unione è disponibile poi un report del recente evento di Catania con una sintesi degli interventi.

gennaio 17, 2024 nella Bando nazionale, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Interrogazione su riduzione posti bando servizio civile

È stata presentata lo scorso 11 gennaio dall'on. Toni Ricciardi (PD), un'interrogazione parlamentare (3-00911) al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per lo sport e i giovani in merito alla riduzione dei posti nel Bando di servizio civile universale da poco pubblicato. «In data 22 dicembre 2023 - scrive l'on. Ricciardi - il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale ha adottato il decreto n. 1233 del 2023, ammettendo a finanziamento programmi di intervento con punteggio fino a 84,30, operando una riduzione del numero di operatori volontari di quasi 20 mila unità, passando dai circa 71 mila del 2023 ai 50 mila per il 2024; tale contrazione ha suscitato la dura reazione di molti enti e amministrazioni locali, come ad esempio in Irpinia, evidenziando il ferale colpo inferto ai territori delle aree interne, che attraverso questo progetti declinano princìpi di coesione che altrimenti verrebbero ad essere pregiudicati».

«A detta degli animatori della protesta - prosegue il testo - si tratta di un provvedimento incoerente rispetto agli annunci espressi dal Governo con l'ipotesi di estendere anagraficamente la platea dei volontari e con l'aumento dell'importo mensile percepito dai volontari, portato da 444 a 507 euro; si tratta di un taglio di posti penalizzante anche rispetto al 15 per cento dei posti messi a concorso nella pubblica amministrazione riservati ai candidati che hanno concluso un periodo di servizio civile volontario». Per questo l'on. Ricciardi chiede « quali siano le ragioni di tale contrazione di disponibilità e quali iniziative si intenda adottare al fine di reperire le risorse necessarie per riportare le disponibilità a quelle almeno dell'anno precedente tutelando i progetti che riguardano le aree interne».

gennaio 15, 2024 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Bando di servizio civile 2023-2024

Servizio_civile_universale_logoLo scorso 22 dicembre il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale è pubblicato il Bando per la selezione di 52.236 operatori volontari da impiegare in progetti afferenti a programmi di intervento di Servizio civile universale da realizzarsi in Italia e all’estero. Fino alle ore 14.00 del 15 febbraio 2024, è possibile presentare domanda di partecipazione ad uno dei progetti che si realizzeranno tra il 2024 e il 2025 su tutto il territorio nazionale e all’estero. «In particolare - ricorda il Dipartimento - si tratta di 51.132 operatori volontari in 2.023 progetti, afferenti a 328 programmi di intervento, da realizzarsi in Italia, altri 1.104 operatori volontari saranno avviati in servizio in 160 progetti, afferenti a 30 programmi di intervento, da realizzarsi all’estero». I progetti hanno una durata tra 8 e 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali oppure con un monte ore annuo che varia, in maniera commisurata, tra le 1.145 ore per i progetti di 12 mesi e le 765 ore per i progetti di 8 mesi, articolato su cinque o sei giorni a settimana. Gli operatori volontari selezionati sottoscrivono con il Dipartimento un contratto che fissa, tra l’altro, l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio in € 507,30 salvo incremento sulla base della variazione, accertata dall’ISTAT. Per poter partecipare alla selezione occorre individuare il progetto di SCU su cui essere impegnati sulla piattaforma DOL accedendo tramite SPID.

gennaio 12, 2024 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Giovani e rappresentanza, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Fondi per il servizio civile, solo 143 milioni in Legge di Bilancio

È stata presentata lo scorso 30 ottobre in Senato la Legge di Bilancio 2024, che prevede poco più di 143milioni a disposizione del fondo per il Servizio Civile Universale per ciascuno dei prossimi 3 anni. Uno stanziamento che permetterebbe l'anno prossimo l'avvio di poco più di 20mila operatori volontari, a fronte degli oltre 50mila messi a bando negli ultimi anni. Intanto il Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU ha pubblicato le graduatorie provvisorie dei programmi e dei progetti presentati entro la scadenza dello scorso 26 maggio. Gli enti possono far arrivare le loro eventuali osservazioni entro il prossimo 9 novembre.

novembre 2, 2023 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Servizio civile, le proposte della CNESC

La CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile) chiede, dopo «il recente adeguamento dovuto all’inflazione che ha portato all’aumento del rimborso da 444,30 euro mensili a 507,30, di valutare un ulteriore contenuto aumento, come valorizzazione e riconoscimento di un Servizio che ha una pubblica utilità e che sia accessibile anche ai giovani in difficoltà economica». «È necessario - prosegue la più grande organizzazione di enti di SCU in Italia - un investimento stabile delle risorse da parte del Governo, che provi ad individuare dei benefits per chi svolge il Servizio Civile quali l’abbonamento ai trasporti, offrire all’ente un contributo forfettario per il vitto e alloggio, riduzione delle tasse universitarie, crediti universitari, agevolazioni nell’accesso ai musei, cinema, ecc.».


Nei giorni scorsi intanto era arrivato l'appello, fatto insieme a Forum Nazionale del SCU, CSV.net e Rappresentanza degli operatori volontari, per un rafforzamento del SCU. «Dopo un triennio che ha visto il potenziamento del contingente, anche grazie ai fondi del PNRR - scrivono CNESC e le altre organizzazioni - , il servizio civile rischia di scivolare nuovamente in una situazione di precarietà e incertezza. Il bando che sarà emanato entro la fine del 2023, infatti, secondo quanto previsto dal Documento di Programmazione Finanziaria 2023 del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, prevede l’avvio di appena 45.000 giovani, a fronte dei 71.000 dell’anno scorso, e di circa 80.000 posizioni messe a disposizione dagli enti in fase di progettazione. Ancora più preoccupante è la disponibilità finanziaria prevista dalla Legge di Bilancio per il prossimo anno che ammonta a soli 150 milioni di euro, sufficienti ad avviare appena 20.000 giovani. Numeri che ci allontanano dall’obiettivo di renderlo davvero universale e dalla possibilità di assicurare a tutti i giovani l’opportunità di servire pacificamente la Patria, impegnarsi per la propria comunità e il bene comune». I rappresentanti chiedono quindi al Governo e alle forze parlamentari «di utilizzare i risparmi dei mancati avvii del bando in corso, pari ad almeno 130 milioni, per potenziare il bando 2023 e di prevedere nella nuova Legge di bilancio almeno 280 milioni aggiuntivi per il 2024, che permetterebbero di avviare un contingente di 60.000 operatori volontari in Italia e 1.500 all’estero».

ottobre 27, 2023 nella Appuntamenti, Esperienze, Giovani e rappresentanza, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Relazione al Parlamento 2022 e commento su abbandoni

Lo scorso 10 ottobre è stata pubblicata la Relazione sull'organizzazione, sulla gestione e sullo svolgimento del servizio civile universale relativa all’anno 2022, predisposta per la presentazione al Parlamento ai sensi dell'articolo 23 del Decreto legislativo del 6 marzo 2017, n. 40. La relazione, curata dal Dipartimento, traccia il bilancio del lavoro svolto nel corso dell’anno 2022, illustrando le diverse questioni trattate dal Dipartimento facendo un quadro sintetico delle attività condotte dalle Regioni e dalle Province Autonome e fa il punto sullo stato del Servizio civile universale in Italia. Il dato più rilevante e commentato è quello degli abbandoni, pari al 27% dei posti. Intervistata da Vita.it Laura Milani, Presidente della Conferenza Nazionale degli Enti per il Servizio Civile (CNESC), sottolinea la necessità non solo di entrare nel dettaglio delle ragioni, ma anche di un’azione coordinata di rilancio, a partire dai fondi dedicati.

ottobre 16, 2023 nella Appuntamenti, Esperienze, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Oltre 29mila domande per il bando di Servizio Civile Digitale

l Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale ha comunicato che sono state oltre 29.000 le domande effettive presentate esclusivamente on line, attraverso la piattaforma dedicata, per il Bando di servizio civile digitale chiusosi lo scorso 28 settembre e che vedeva 4.629 posizioni disponibili. «Il Bando - specifica il Dipartimento - attiene al 2° Ciclo della misura, contenuta nel PNRR Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” - Componente 1- Misura 1.7.1 Investimento 1.7 “Competenze digitali di base”, a titolarità del Dipartimento per la Trasformazione digitale e di cui il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale è soggetto attuatore. I posti disponibili sono riferiti a oltre 200 progetti afferenti a 76 programmi di intervento da realizzarsi in Italia per la durata di dodici mesi su tematiche quali amministrazione digitale, reti accessibili, inclusione sociale, salute digitale, semplificazione nell’accesso ai servizi on line per i cittadini, già finanziati con Decreto del Capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale del 4 luglio 2023, n. 595». L’avvio dei progetti e le date di subentro seguono il calendario pubblicato a questo link.

«I numeri dell’ampia partecipazione al Bando per il ‘Servizio civile digitale 2023’ appena chiuso - sottolinea il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi - , con quasi trentamila domande presentate, sono significativi e rappresentano un’ulteriore conferma della richiesta dei giovani di una partecipazione attiva e di un impegno civico nei territori e per la crescita della nostra Nazione. I giovani selezionati andranno a ricoprire il ruolo di “facilitatori digitali” e potranno contribuire all’accrescimento delle competenze digitali diffuse per favorire l’uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, nonché promuovere i diritti di cittadinanza attiva da parte di tutti».

ottobre 5, 2023 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Scade domani il Bando di Servizio Civile Digitale

DownloadScade domani alle 14:00 il Bando per la selezione di 4.629 operatori volontari da impiegare in progetti afferenti a programmi di intervento di Servizio civile digitale. Posso partecipare, tramite candidatura online, tutti i giovani (italiani o stranieri, regolarmente residenti in Italia) tra i 18 e 29 anni (non compiuti al momento della presentazione della domanda). Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. I progetti hanno una durata di 12 mesi. L’avvio in servizio è previsto entro il 28 dicembre 2023. Alcuni progetti prevedono una riserva di posti dedicati ai giovani con minori opportunità e/o un periodo di tutoraggio da uno a tre mesi. Gli aspiranti operatori volontari possono presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un’unica sede. L’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio è attualmente pari ad € 507,30.

settembre 27, 2023 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Su Scarp de’ tenis si parla di servizio civile

SDT_SCULa copertina del numero 270 di Scarp de’ tenis, il mensile di strada realizzato con il supporto di Caritas Ambrosiana e Caritas Italiana, è dedicata al servizio civile universale. "Per la prima volta - scrive la Redazione - quest’anno si è registrato un calo delle domande presentate dai ragazzi. Un campanello di allarme per i tanti enti che negli anni si sono battuti per garantire questo servizio. Quali i motivi? Serve un cambiamento radicale sia nella programmazione (ogni anno cambiano modalità e tipo di finanziamenti), sia nella comunicazione per intercettare le reali esigenze dei ragazzi". Tra gli spunti quelli del direttore, Stefano Lampertico, e di Paolo Brivio. Leggi tutto il dossier a questo link.

maggio 9, 2023 nella Bando nazionale, Libri e siti utili, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

8 marzo: il servizio civile universale al femminile

Grafico_8_marzo_2023«Le donne avviate al servizio nel 2021 sono state 31.322, pari al 63,45% dei giovani coinvolti nel Servizio civile». Sono i dati dell'ultima Relazione al Parlamento sull'organizzazione, sulla gestione e sullo svolgimento del servizio civile nell'anno 2021, che poi aggiunge come «sin dalla sua istituzione, il Servizio civile ha riguardato principalmente le ragazze, considerando che prima della sospensione della leva obbligatoria (2005) e con l’entrata in vigore del decreto legislativo 77/2002 la partecipazione dei cittadini maschi era consentita solo a coloro che avevano lo status di riformato al servizio militare». «Dal 2005 - prosegue la Relazione - la componente maschile è progressivamente aumentata. La presenza dei maschi, sul totale dei volontari avviati, infatti, negli ultimi tredici anni è passata dal 6,08% del 2004 (prima della sospensione della leva) al 24,24% del 2005 (anno successivo alla sospensione), per passare al 32,39% del 2012 fino ad arrivare, con un continuo crescendo negli anni, al 37,60% del 2017 e all’evidente 39,18% del 2018 (risultato più alto mai raggiunto). Il risultato del 2021 rispecchia quasi fedelmente quello del 2020, attestando la percentuale al 36,55%». In ogni caso, conclude il Dipartimento, «anche nell’anno 2021, la partecipazione femminile si conferma superiore a quella maschile, in linea con i risultati degli anni precedenti, non essendo, questa, mai scesa, negli anni, al di sotto del 60 punti percentuali». Buona Giornata Internazionale della Donna e buon 8 marzo a tutte le operatrici volontarie!

marzo 8, 2023 nella Appuntamenti, Giovani e rappresentanza, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Servizio civile, resi noti i programmi finanziati

È stato pubblicato nella serata del 23 novembre il Decreto di finanziamento dei programmi e dei progetti di servizio civile universale (SCU) per il 2022, che saranno inseriti nel Bando volontari di imminente uscita. Si tratta, come specifica lo stesso Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU, di “530 programmi da realizzarsi in Italia, collocati in graduatoria con un punteggio uguale o superiore a 77,7, per un numero totale di 70.525 posti e di 37 programmi da realizzarsi all’estero, per un totale di 1.216 posizioni da operatore volontario, fino ad esaurimento di tutte le posizioni potenziali”. Complessivamente saranno quindi 71.741 i posti a disposizione dei giovani, dato superiore allo scorso anno, quando furono 64.331, e numero più alto in assoluto dal 2001, da quando cioè esiste il servizio civile su base volontaria.

Ingente anche il finanziamento, pari a quasi 360milioni di euro, dei quali 200 milioni provenienti dal PNRR e un’ulteriore quota di 84,5 milioni derivanti dai posti non coperti nel precedente Bando del 2021, come richiesto dagli enti in Consulta nazionale. Infatti, accanto al record di posti finanziati negli ultimi anni, coincidenti soprattutto con la riforma del servizio civile in chiave “universale”, va segnalato anche un significativo aumento dei posti che rimangono vuoti per mancanza di candidature o per rinunce dei giovani. Come denunciato sempre dagli enti di SCU, diminuisce da un lato il numero di domande per ogni posto disponibile, passate dalle 2,2 del 2020, a 1,7 dello scorso anno, e contemporaneamente c’è un 30% circa di giovani candidati che non si presentano ai colloqui di selezione. Per Diego Cipriani, capo Ufficio Ufficio Giovani, Nonviolenza, Servizio civile di Caritas Italiana, “si tratta di un trend in aumento rispetto al passato, che accomuna la partecipazione al bando del servizio civile a molti altri concorsi pubblici, per i quali si registra un alto tasso di assenza alle prove selettive”.
Inoltre, secondo i dati dell’ultima Relazione al Parlamento sul servizio civile, riferita al 2021, oltre il 12% dei giovani selezionati ha deciso di rinunciare all’avvio in servizio, rispetto al 10% dell’anno prima. Quest’anno, secondo i dati provvisori forniti dal Dipartimento in Consulta nazionale i mancati avvii avrebbero raggiunto complessivamente il 27% dei posti messi a bando. E sempre l’ultima Relazione al Parlamento disponibile ci dice che nel 2021 quasi il 20% dei giovani ha abbandonato il servizio una volta iniziato a svolgerlo, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. [Fonte: Redattore Sociale]

Tabella_bandi_SCU

novembre 25, 2022 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre | Permalink | Commenti (0)

Ministro Abodi: "Rafforzeremo il servizio civile"

Andrea_AbodiIn una dichiarazione del 22 novembre, il Ministro per lo Sport e le Politiche giovanili Andrea Abodi ha dichiarato che la Legge di Bilancio, presentata dal Governo, conterrà anche un "rafforzamento del servizio civile universale. Oggi 60mila ragazzi prestano servizio con una logica, un presupposto di cittadinanza attiva. Mi auguro, con il sostegno degli altri ministri e del Parlamento poi, di poter rafforzare questo strumento, che passa non solo dalla disponibilità dei giovani ma anche per progetti finalizzati al miglioramento della qualità della vita delle comunità", dunque "decoro, cultura, sport ambiente". Il rafforzamento del servizio civile universale per Abodi "dovrà essere valorizzato: partirà nelle prossime settimane una campagna prima sul reclutamento, poi sul gruppo di progetti che sia le amministrazioni sui territori che le associazioni del terzo settore potranno utilizzare per rendere proficua la collaborazione".

novembre 23, 2022 nella Appuntamenti, Esperienze, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Servizio civile, firmato protocollo per impegno dei giovani verso Giochi invernali 2026

Protocollo-Dadone_NovariLa Fondazione Milano Cortina 2026 e la Ministra con delega al servizio civile, on. Fabiana Dadone, hanno siglato mercoledì 19 gennaio, nella sede del Comitato organizzatore dei Giochi Invernali del 2026 ai Milano, il protocollo d’intesa che li vedrà impegnati fianco a fianco nella promozione dello spirito olimpico e paralimpico. «Giovani e sport sono il binomio strategico per la creazione di una comunità coesa, attiva e proattiva» – ha dichiarato Dadone. «La firma di questo protocollo - continua la Ministra - mira a potenziare le competenze e le soft skills dei giovani che svolgeranno il Servizio Civile Universale, all’interno del massimo contesto sportivo e sociale, quello dei giochi invernali del 2026, che vedranno Milano e Cortina al centro del mondo olimpico e paralimpico». «Lo spirito trainante di questa iniziativa sarà l’aggregazione, la valorizzazione del turismo giovanile, l’inclusione dei giovani a rischio vulnerabilità e la promozione dei valori dell’uguaglianza, della sostenibilità ambientale e tutto ciò che rappresentano i valori olimpici e paralimpici», Conclude Fabiana Dadone. Il protocollo prevede la sinergia tra il comitato organizzatore dei giochi e, per i prossimi quattro anni, il supporto delle ragazze e dei ragazzi del Servizio civile universale per la realizzazione di numerose iniziative e attività, con lo scopo di diffondere la cultura dello sport, dell'integrazione sociale, della lotta alle dipendenze da sostanze dopanti e contrastando ogni forma di violenza e di discriminazione.

gennaio 20, 2022 nella Appuntamenti, Esperienze, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Il 2021 del servizio civile

Il 2021 del Servizio Civile Universale (SCU) è stato caratterizzato da conferme, soprattutto per quanto riguarda i numeri, ma anche da cambiamenti e da non poche difficoltà. Lo racconta un articolo di "Redattore Sociale".  Nell’anno in cui è caduto il 20° anniversario del passaggio tra servizio civile “obbligatorio” e quello “volontario”, avvenuto il 6 marzo 2001 con la legge n. 64 che ha aperto questo istituto per la prima volta anche alle donne, si sono infatti innanzitutto confermati i posti messi a Bando e i finanziamenti dello scorso anno. Si tratta nello specifico di 56.205 posti per uno stanziamento di oltre 300milioni di euro, previsti nella Legge di Bilancio 2020 dal Governo Conte II e grazie all’impegno dell’allora Ministro con delega, on. Vincenzo Spadafora, cui è succeduta lo scorso febbraio l’attuale titolare della delega alle Politiche giovanili e al SCU, la Ministra Fabiana Dadone.

Inoltre per i prossimi due anni, il SCU dovrebbe poter contare anche sul finanziamento aggiuntivo previsto dal PNRR, per un ammontare complessivo di 650 milioni di euro per il periodo 2021-2023 “cui 400 milioni di euro a valere su risorse in essere e 250 milioni di euro di nuove risorse”, spiega nella Programmazione finanziaria il Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU. Tuttavia la Legge di Bilancio attualmente in discussione alle Camere stanzia per il prossimo anno 311milioni di euro, cifra che però scende a 111milioni per il 2023 e 2024.

Ma gli enti di SCU sottolineano come occorrerebbe un maggior impegno già oggi, tanto che di recente la Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC), CSVnet, il Forum Nazionale Servizio Civile e il Forum Nazionale Terzo Settore hanno lanciato un appello per recuperare a gennaio 2022 i posti richiesti nell’ultima progettazione ma che non sono avviabili nell’attuale Bando per mancanza di fondi. “Ci sono 22.458 opportunità di servizio civile che stanno rischiando di finire nel cestino – hanno scritto le quattro organizzazioni -. Infatti, a fronte di 76.639 posizioni valutate positivamente dal Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale, risultano stanziate risorse per 54.181 posizioni. Chiediamo alla Ministra Dadone, al Presidente Draghi e al Parlamento di evitare questo colossale spreco”.

In quest’anno intanto il Dipartimento ha avviato due sperimentazioni relative al SCU, una con il bando di servizio civile “digitale” che vedrà a breve coinvolti circa mille giovani in tutta Italia e l’altra con l’imminente avviso di progettazione per altrettanti posti nel cosiddetto servizio civile “ambientale”. “Quest’ultima sperimentazione – ha piegato la Ministra Dadone - è finalizzata a impiegare i giovani operatori in azioni e servizi volti all’attuazione delle azioni comprese nell’ambito delle Strategie nazionali, regionali e locali per lo sviluppo sostenibile, per raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030” e in “in programmi d’intervento specifici e progetti dedicati alle tematiche della transizione ecologica”. Tutto questo mentre è stata annunciata un ulteriore novità, quella del “Servizio civile sportivo”, con il quale – secondo le dichiarazioni ufficiali – “il Ministro per le politiche giovanili e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport, si impegnano a favorire iniziative di interesse comune atte valorizzare il ruolo dei giovani del Servizio civile universale nell’ambito di progetti per lo sport sociale sui territori”.

Sul fronte del rinnovamento del SCU invece è arrivata in estate la nuova Circolare sull’Accreditamento degli enti, che ha rimesso in moto un macchina ferma ormai da più di un anno, e le più recenti modifiche al D.Lgs. 40/2017 che in chiave di “semplificazione” hanno abolito i piani annuali, aprendo però a molti interrogativi sugli effetti di questa modifica. Così come ha suscitato perplessità tra gli enti il nuovo sito ufficiale www.politichegiovanili.gov.it, lanciato in occasione della 2a Giornata nazionale del SCU dello scorso 15 dicembre, che ha inglobato il precedente sito www.serviziocivile.gov.it e trasformandolo in una sottosezione non più direttamente raggiungibile dall’esterno.

Ma accanto a queste conferme e a queste novità non sono mancati i problemi per il SCU in un 2021 caratterizzato ancora dal perdurare della pandemia e dei suoi effetti sugli oltre 44mila giovani attivi nei progetti partiti la scorsa estate. Il blocco degli avvii dei giovani in servizio civile in 19 paesi, con molti di loro costretti ad una ricollocazione in Italia, gli obblighi legati alle vaccinazioni e al green pass, ma anche le problematiche di avvio e gestione dei progetti finanziati nell’ambito del piano europeo “Garanzia Giovani” sono stati segnali non positivi per il Dipartimento, che dopo il ritorno della Direttrice dell’Ufficio Servizio Civile, Titti Postiglione, alla Protezione Civile, ad oggi non vede ancora integrata questa figura, tanto da portare ad una interrogazione parlamentare sui ritardi di questa nomina.

Lo scorso 16 settembre intanto è cambiata anche la Presidenza della Consulta nazionale del SCU, con Giovanni Rende, attuale Rappresentante nazionale degli operatori volontari per la Macroarea Centro Italia, eletto all’unanimità nuovo Presidente succedendo a Felisia Farnese, anche lei Rappresentante nazionale.

L’anno che si sta concludendo ha visto infine l’adeguamento ISTAT del compenso mensile dei giovani operatori volontari, salito da 439,50 a 444,30 euro, e un altro anniversario importante, come il 40° dell’avvio dell’Anno di Volontariato Sociale (A.V.S.) promosso da Caritas Italiana, che apriva alle donne ad una esperienza di impegno in parallelo al servizio civile obbligatorio degli uomini.

Tutto questo mentre si annuncia per il 2022 l’importante ricorrenza del 50° dell’approvazione della prima legge in Italia sull’obiezione di coscienza al servizio militare, la n. 772 del 15 dicembre 1972, e il possibile avvio di “un programma di volontariato italo-francese intitolato 'servizio civile italo-francese'”, come previsto dal “Trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata" tra Italia e Francia firmato a Roma lo scorso 26 novembre.

gennaio 3, 2022 nella Appuntamenti, Esperienze, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Appello enti per un maggior finanziamento dei progetti di servizio civile

Dopo la pubblicazione dei decreti di finanziamento dei progetti di servizio civile universale "ordinario" e "digitale", Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC), CSVnet, Forum Nazionale Servizio Civile e Forum Nazionale Terzo Settore lanciano un appello per recuperare i posti che non saranno avviabili per mancanza di fondi. «Ci sono 22.458 opportunità di servizio civile che stanno rischiando di finire nel cestino - scrivono le quattro organizzazioni -. Questo l’assurdo dato che emerge dal decreto di finanziamento del prossimo bando di SCU. Infatti, a fronte di 76.639 posizioni valutate positivamente dal Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale, risultano stanziate risorse per 54.181 posizioni. Chiediamo alla Ministra Dadone, al Presidente Draghi e al Parlamento di evitare questo colossale spreco. Sono molti i provvedimenti in Parlamento cui il Governo e i gruppi parlamentari possono attingere per trovare i circa 100 milioni necessari per impegnare 76.639 giovani».

dicembre 9, 2021 nella Bando nazionale, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Servizio civile, ecco i posti vacanti al 22 giugno

Banner-1100x586Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale ha pubblicato il file dati con il dettaglio delle sedi e dei progetti di servizio civile con posti vacanti, aggiornato al 22 giugno 2021 e disponibile qui. «Il prospetto, che contiene il numero degli idonei non selezionati nell’ambito del bando indetto il 21 dicembre 2020, così come integrato e rettificato il 15 gennaio scorso, sarà oggetto di aggiornamento periodico», spiega il Dipartimento. «Il file - prosegue la nota - è stato elaborato per dare la possibilità a quanti non sono risultati vincitori delle procedure selettive di essere assegnati in altri progetti con posti vacanti. Tale opportunità è specificatamente prevista dall’art. 3 delle “Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale” approvate con D.M. 14 gennaio 2019. Si invitano, pertanto, i candidati idonei non selezionati a contattare l’ente titolare dei progetti per cui hanno presentato domanda per conoscere le strutture con disponibilità di posti per progetti affini, così da poter essere eventualmente impiegati in un altro progetto di servizio civile. Nell’intento di incrementare il numero di giovani da avviare in servizio, si chiede a tutti gli enti di servizio civile, con particolare riferimento a quelli che hanno presentato progetti con posti tuttora scoperti, di voler promuovere la più ampia diffusione delle informazioni relative alle posizioni di servizio civile disponibili, anche attraverso il proprio sito internet».

La procedura prevede che un ragazzo "idoneo ma non selezionato" per un progetto possa segnalare la sua disponibilità a spostarsi su altra sede e/o progetto del suo ente o di un altro, che abbia posti vacanti. Sarà l'ente a trasmettere al Dipartimento la richiesta di assegnazione dei volontari ad altro progetto, previa comunicazione all’ente con esubero di volontari, nonché
acquisizione del consenso dell’operatore volontario e della sua contestuale rinuncia alla posizione ricoperta nella graduatoria del progetto che presenta posizioni di volontari idonei non selezionati. Il Dipartimento, dopo aver effettuato le opportune verifiche, accoglie o rigetta la richiesta. Nel documento non sono indicate alcune sedi di progetto per le quali gli enti interessati hanno ottenuto una dilazione del termine previsto per la presentazione delle graduatorie. Con successiva comunicazione saranno rese note le posizioni disponibili nell’ambito dei progetti dell’Asse 1 Neet nonché dell’Asse 1bis “Giovani disoccupati” del Programma europeo “Garanzia Giovani”.



giugno 23, 2021 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Il servizio civile nel nuovo PNRR

PRESIDENTE_DRAGHI_AULAIl 26 aprile il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha svolto alla Camera dei Deputati le comunicazioni in vista della trasmissione alla Commissione europea del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Nel suo discorso ha citato anche il servizio civile universale: «Potenziamo il “Servizio Civile Universale” per i giovani tra i 18 e i 28 anni, al quale destiniamo 650 milioni per il periodo 2021-2023. Si tratta di una forma di cittadinanza attiva che è, allo stesso tempo, uno strumento di formazione e un motore di inclusione e coesione sociale. I giovani possono orientarsi rispetto allo sviluppo della propria vita professionale e, allo stesso tempo, rendere un servizio nobile alla propria comunità e all’Italia».

aprile 27, 2021 nella Appuntamenti, Normativa e progetti, Riforma SC, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (4)

Dadone: in PNRR fondi per servizio civile universale e "digitale"

Fabiana-dadoneIeri 22 aprile, il Ministro per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, è intervenuta in Conferenza unificata sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), presentando tra l'altro i risultati dell’indagine conoscitiva "Next Generation You" tramite la quale sono state raccolto idee, impressioni, aspettative e contributi dei giovani sul PNRR.
Come riportato anche da varie agenzie, la Ministra ha confermato che:
- nella Missione 5 del PNRR "è contenuto il progetto 'Servizio civile universale', con un investimento triennale (2021-2023) di 650 milioni di euro sullo sviluppo personale e professionale dei giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni che, attraverso l'impegno in progetti di servizio civile, maturano competenze per l'apprendimento permanente".
- Il progetto del "servizio civile digitale" avrà un costo costo complessivo di 60 milioni di euro, e prevede l'attivazione nel triennio di circa 9.700 volontari e almeno 100 enti per servizi di facilitazione di cui si stima usufruiranno nel triennio circa 1 milione di cittadini.
Ora si attende il Consiglio dei Ministri in cui verrà presentato il nuovo testo, che dovrebbe passare alle Camere tra lunedì e martedì prossimi.

aprile 23, 2021 nella Esperienze, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (1)

6 marzo 2001/2021: venti anni di servizio civile volontario in Italia

Logo_20anni_scuSono stati ricordati ieri 6 marzo i 20 anni dalla promulgazione della legge delega n. 64/2001, che ha istituito il Servizio civile su base volontaria ed aperto anche alle donne. Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale ha sottolineato in particolare l'impegno dei «523.000 ragazzi e ragazze che hanno scelto di fare un’esperienza unica ed irripetibile, fino ad approdare nel 2017, con il decreto legislativo n. 40, alla trasformazione in Servizio civile Universale, con l’ambizione di accogliere tutte le richieste di partecipazione da parte dei giovani interessati". Per la Ministra con delega, on. Fabiana Dadone, intervistata da "Redattore Sociale", ha ricordato come «Il servizio civile sia fortemente legato alle fondamenta del nostro vivere civile e strettamente connesso ai valori di democrazia sociale delineati dalla nostra Costituzione. Sono questi i messaggi di fondo che lancia. Ma è anche un’occasione personale, di sfida, scoperta e condivisione per i giovani volontari».

Con un comunicato la CNESC ha rievocato la partecipazione sin dall’inizio all’esperienza del Servizio Civile nazionale. «Dei cinque enti che parteciparono al primo bando per i giovani, ben quattro erano soci della CNESC - sottolinea -. Da allora, abbiamo continuato a pensare a questa esperienza come esercizio attivo della cittadinanza, che si traduce nel servire volontariamente il Paese favorendo la coesione sociale, dimostrando solidarietà ai più svantaggiati sia in Italia che all’estero, difendendo il patrimonio comune, sia esso ambientale, paesaggistico o monumentale, con azioni volte a favorire un senso di responsabile proprietà collettiva, di rispetto, di conservazione verso i beni della comunità, di promozione e educazione culturale, nonché facilitando l’acquisizione di competenze che i giovani maturano durante il percorso. Questo, per noi, resta il fondamento più profondo che ha il servizio civile come “difesa non armata della Patria” e come contributo al ripudio della guerra e alla costruzione della pace, così come sancito dalla Legge 106/2016 che ha reso “universale” il Servizio Civile». Per il Giudice della Corte Costituzionale Luca Antonini «Il servizio civile è una grande palestra di educazione al bene comune, cioè alla tensione al bene comune. E di questa educazione c’è bisogno in tutti gli ambienti, in cui viviamo: da quello del lavoro a quello anche della politica. Cioè l’educazione al bene comune è quello che forma il cittadino in grado di essere un protagonista della vita sociale, economica e politica del nostro Paese».
Infine per la Presidente della Consulta nazionale del SCU, Feliciana Farnese, «La storia del Servizio Civile nel nostro Paese ha avuto uno svolgimento difficile ma ha portato una grande ricchezza di impegno delle persone, di pace e di solidarietà, e nel suo DNA ci saranno sempre ad accompagnarlo la capacità e la motivazione dei giovani, degli Enti e delle Istituzioni per inventarsi modi e forme sempre più rispondenti ai tempi senza allontanarsi dai valori e dai principi ispiratori».

marzo 7, 2021 nella Appuntamenti, Esperienze, RiPassi di servizio civile, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (1)

San Massimiliano: online il 12 marzo il XV incontro dei giovani in servizio civile del TESC

San_Massimiliano_2021Si svolgerà online il 12 marzo prossimo il tradizionale incontro dei giovani in servizio civile degli enti del TESC (Tavolo Ecclesiale sul Servizio Civile), nella data che fa memoria di san Massimiliano di Tebessa, giovane martire per obiezione di coscienza al servizio militare. Lo scorso anno l'iniziativa non fu realizzata a causa dell'inizio della pandemia da COVID-19. In questa XV edizione, che prende spunto dal tema del messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace "La cultura della cura come percorso di pace", si ricorderanno anche i 20 anni dall'istituzione del servizio civile volontario con la legge delega n. 64 del 6 marzo 2001.

febbraio 26, 2021 nella Appuntamenti, Esperienze, San Massimiliano, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Bando servizio civile, domande in aumento

È scaduto il 17 febbraio alle 14:00 il termine per la presentazione delle domande di candidatura per uno dei 55.793 posti di servizio civile universale. Il Bando, pubblicato lo scorso 21 dicembre e prorogato una prima volta al 15 febbraio e poi, a causa dell’ampia richiesta, appunto al 17 febbraio, vede 125.286 giovani candidati, un dato in aumento rispetto agli 85.552 del Bando 2019 e ai 120mila di quello del 2018. Bisogna risalire fino al 2015, quando le domande di candidatura furono 148.501 per trovare un dato così alto, anche se in questo caso era a fronte di soli 36.005 posti disponibili. Va anche ricordato come dal bando 2019 le domande possono essere presentate utilizzando, direttamente dal PC, dal tablet o dallo smartphone, la piattaforma DOL (Domanda On Line) con l’accesso tramite SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. “Tra le domande di partecipazione – specifica il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale - 12.935 si riferiscono a progetti finanziati dal PON-IOG ‘Garanzia Giovani’, che mette a disposizione complessivamente 6.748 posti in 9 regioni. Numeri importanti - le domande sono più del doppio dei posti messi a bando - che dimostrano il grande entusiasmo dei giovani per un istituto che quest’anno compie vent’anni (il prossimo 6 marzo, ndr) e che rappresenta un grande valore per il nostro Paese”.
“I giovani che hanno manifestato dubbi o chiesto informazioni sono stati accompagnati in tutti i momenti della compilazione e della presentazione della domanda dal personale del Dipartimento. Oltre 6.000 le mail inviate alla casella di posta dedicata, alle quali è stata data risposta in tempi brevissimi; centinaia e centinaia le telefonate ricevute dall’URP per avere chiarimenti ed assistenza per la partecipazione al bando”, conclude la nota del Dipartimento.


Anche la CNESC (Conferenza nazionale degli enti di servizio civile) sottolinea come quello delle candidature arrivate sia “un numero altissimo a ennesima dimostrazione della disponibilità dei giovani a impegnarsi”. “Alto numero di domande significa anche forte varietà di condizioni sociali, culturali, territoriali dei giovani che prendono sul serio l’obiettivo del Servizio Civile Universale – prosegue la nota dell’associazione dei principali enti di servizio civile in Italia -. Il SCU ancora una volta raccoglie l’entusiasmo dei giovani, la loro voglia di darsi da fare, di contribuire a costruire una società più giusta, inclusiva e resiliente, di non perdere l’opportunità di essere protagonisti attivi nei territori dopo un anno di pandemia che ha fortemente condizionato e limitato le esperienze formative e relazionali”. Nel giorno della richiesta della fiducia del nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi al Senato, per la CNESC tutto questo “è un messaggio esplicito al nuovo Governo e di cui la nuova autorità politica delegata al Servizio Civile sarà chiamata a farsi carico. Da tempo ci sono proposte per l’ampliamento e la stabilizzazione del numero di posti messi a bando annualmente, cui vanno affiancate consistenti innovazioni nel processo di stesura e deposito di programmi e progetti e un forte investimento nell’azione di monitoraggio e controllo da parte del Dipartimento e, nei modi previsti dal D.Lgs. 40/2017, delle Regioni e P.A.”. “Come CNESC – conclude la nota stampa - avvertiamo, più di sempre, la responsabilità in questa specifica fase della vita del Paese di accogliere i giovani e di servire le comunità”.

Andamernto-domande_scu

febbraio 22, 2021 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (1)

Bando volontari di servizio civile. Scadenza al 15 febbraio 2021

Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, in due tempi, ha emanato un Bando volontari per 55.793 posti complessivamente disponibili in Italia e all'estero. Il termine di scadenza per la presentazione delle domande ad uno dei 3.553 progetti che si realizzeranno tra il 2021 e il 2022 su tutto il territorio nazionale e all’estero è alle ore 14.00 di lunedì 15 febbraio 2021. I progetti hanno durata variabile tra gli 8 e i 12 mesi e sono destinati a giovani tra i 18 e i 28 anni (non superati). «Gli aspiranti operatori volontari - ricorda il Dipartimento - devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it dove, attraverso un semplice sistema di ricerca con filtri, è possibile scegliere il progetto per il quale avanzare la candidatura tra tutti quelli previsti dal Bando. Nella sezione “Selezione volontari" del sito www.serviziocivile.gov.it ci sono tutte le informazioni e la possibilità di leggere e scaricare il bando. Anche quest’anno, per facilitare la partecipazione dei giovani e, più in generale, per avvicinarli al mondo del servizio civile, è disponibile il sito dedicato www.scelgoilserviziocivile.gov.it che, grazie al linguaggio più semplice, diretto proprio ai ragazzi, potrà meglio orientarli tra le tante informazioni e aiutarli a compiere la scelta migliore».

gennaio 27, 2021 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Giovani e rappresentanza, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Spadafora: in Legge di Bilancio confermati 400milioni in 2 anni per il servizio civile

Vincenzo_Spadafora«Nella manovra che il Consiglio dei Ministri ha approvato il 16 novembre per l’invio alle Camere ci sono importanti novità per il Servizio Civile Universale e il mondo sportivo». E' quanto ha annunciato in un comunicato il Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili, con delega al Servizio Civile Universale, on. Vincenzo Spadafora, che poi ha sottolineato come saranno «55mila volontari: numeri certi, fondi garantiti per due anni».

«In molti avevano dubbi che ci saremmo riusciti - aggiunge il Ministro -, alcuni ancora non ci credono: invece da oggi i fondi per il Servizio civile universale sono assicurati per consentire ad almeno 55 mila giovani nel 2021 e 56 mila nel 2022 di dedicare, attraverso l’impegno degli enti, un quotidiano e prezioso contributo a favore dei territori e delle comunità. I volontari potranno così garantire supporto e assistenza in uno sforzo comune di solidarietà e di partecipazione in grado di incidere positivamente sul bene della collettività, anche in occasione di gravi situazioni emergenziali del Paese, come quella che stiamo vivendo. Un grande passo in avanti ma non sarà l’unico: mi impegnerò affinché parte delle risorse del Recovery Fund venga dedicata al Servizio Civile».

novembre 17, 2020 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Eletti i nuovi Delegati regionali dei giovani in servizio civile

Si sono concluse il 16 ottobre le elezioni online dei Delegati regionali e per l’estero degli operatori volontari di Servizio Civile Universale (SCU), il cui iter è partito lo scorso 15 luglio con la raccolta delle candidature spontanee tra i 33.197 giovani in servizio in quel momento. Secondo quanto ha comunicato il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale sono stati eletti 79 Delegati regionali (sugli 85 originariamente previsti), tra i quali saranno a loro volta scelti i 22 membri della rappresentanza regionale e i 2 nuovi membri della Rappresentanza nazionale in Consulta nazionale, “in particolare – ricorda una nota del Dipartimento - il rappresentante della ‘macroarea sud’ e il rappresentante della ‘macroarea nord’, in quanto i precedenti incarichi di natura biennale risultano scaduti”.
Solo del 7,1% l’affluenza al voto, avendo espresso preferenze appena 2.372 giovani su oltre 33mila aventi diritto. Si tratta di quella più bassa negli ultimi 4 anni, con un trend costante di diminuzione a partire da 2016 quando fu del 9,5%. Storicamente però le elezioni dei giovani volontari in servizio civile non hanno mai riscosso grande partecipazione da quando iniziarono nel 2006, con un picco di affluenza in tutti questi anni ad appena il 15,0% nel 2010.

Grafico_elezioni_2
Nello specifico di queste elezioni, che si sono svolte dal 12 al 16 ottobre scorso e per le quali erano arrivate 223 candidature, “la distribuzione del voto per macroaree ha riconfermato la netta prevalenza dell’affluenza alle urne nel Sud, che con 1.259 voti rappresenta il 53,08% del totale nazionale. Il resto dei voti sono stati distribuiti tra il Centro 377 voti (15,89%), il Nord 658 voti (27,74%) e l’Estero 78 voti (3,29%)”, spiega il Dipartimento. Dal 20 ottobre al 20 novembre i Delegati regionali eletti si potranno candidare sempre online a Rappresentante regionale nonché a Rappresentante nazionale. La candidatura per quest’ultimo ruolo sarà possibile solo per i delegati appartenenti alle macroaree sud e nord.
Il percorso elettorale si concluderà il 19 dicembre prossimo con l'elezione dei Rappresentanti regionali e dei rappresentanti nazionali durante l’Assemblea nazionale prevista a Roma a partire dal 17 dicembre. “I due Rappresentanti nazionali eletti – ricorda il Dipartimento - saranno nominati dall’Autorità politica competente quali membri della Consulta Nazionale per il Servizio Civile universale”. [Fonte: Redattore Sociale]

ottobre 20, 2020 nella Giovani e rappresentanza, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (2)

Servizio civile: ritorno alla normalità dopo emergenza COVID-19

Il Servizio Civile Universale (SCU), dopo la sospensione dei progetti a causa della pandemia da COVID-19, sta tornando alla piena normalità. Lo conferma un report pubblicato dal Dipartimento delle Politiche giovanili e il SCU che segnala come “al 15 luglio scorso risultino impegnati, sulle 14.408 sedi previste, 33.933 operatori volontari, includendo nel totale anche i volontari di prossima partenza. Di questi 32.628 giovani (pari al 96,1%) sono tornati (o torneranno a breve) in servizio attivo in 12.431 sedi (pari all’86,0% di quelle totali)”. Un dato completamente ribaltato rispetto al 31 marzo scorso, in piena emergenza, quando i volontari attivi erano appena 3.213.
“Ad oggi – si legge ancora nel Report -, si segnalano solo 831 operatori volontari (il 2,4% del totale) che hanno dovuto interrompere temporaneamente il proprio servizio a causa del persistere di condizioni per cui non è possibile proseguire le attività progettuali (il 15 giugno erano ancora 2.739), mancando le sufficienti condizioni di sicurezza o gli strumenti organizzativi ed operativi necessari a ripartire. Dal 16 aprile, quando le interruzioni coinvolgevano 5.692 volontari (valore corrispondente al 18,5% del totale), ad oggi, oltre 4.800 volontari hanno ripreso servizio”.
Rispetto alle riattivazioni avvenute, emerge che sono 22.589 (il 68,9%) gli operatori volontari attualmente in servizio che svolgono le attività così come erano essenzialmente previste nei progetti originari, ad aprile erano invece 13.044 (pari al 55,3%), segno di un progressivo ritorno alla “normalità”. Sono invece attualmente 10.143 (31,1%) quelli impegnati in progetti che hanno subito una rimodulazione per la ripresa delle attività, un numero in linea con i 10.531 di aprile, ma allora con un peso percentuale maggiore sul totale, il 44,7%, considerando che successivamente c’è stato un aumento di volontari in servizio con i nuovi avvii.


Tra le possibili attività di rimodulazione - spiega il Dipartimento - “è confermata una ‘preferenza’ per quelle particolarmente significative nel contesto emergenziale: dal supporto ai comuni e ai centri operativi comunali di protezione civile, al sostegno al sistema scolastico, dalla realizzazione di progetti educativi o culturali, ripensati alla luce delle nuove necessità dettate dall’emergenza, al cosiddetto ‘welfare leggero’, ossia interventi di assistenza alle persone anziane e ai soggetti più fragili in tutte quelle attività quotidiane difficili da realizzare in questo periodo”,.
“Il graduale percorso in atto verso una ripresa dei progetti secondo le iniziali ‘intenzioni’ progettuali – sottolinea il Report - è confermato dall’analisi dei dati relativi alla modalità delle riattivazioni ad oggi rispetto ai mesi precedenti, con il valore dei volontari impiegati ‘sul campo’ che è più che raddoppiato rispetto alla data di riferimento del 16 aprile, mentre il dato relativo alla modalità ‘da remoto’, nello stesso periodo, mostra un quasi dimezzamento dell’impiego dei volontari”.
La Circolare del 4 aprile scorso, consentiva inoltre all’ente di impiegare gli operatori volontari, previo loro consenso, in altre sedi proprie, in sedi di altri enti titolari di accreditamento, presso istituzioni pubbliche che ne segnalassero esigenze specifiche o, ancora, con organizzazioni private senza scopo di lucro non accreditate, realizzando specifici accordi di gemellaggio. Secondo i dati del Dipartimento “al 15 luglio sono 1.629 le ‘altre sedi’ individuate per l’attuazione delle attività e vedono coinvolti 5.078 volontari. Di questi, 1.764 sono impiegati in 608 sedi di organizzazioni, enti, e associazioni del servizio civile universale, sulla base di 219 accordi di gemellaggio da parte di 49 enti (dato provvisorio)”.
Per quanto riguarda i volontari all’estero e quelli relativi ai Corpi Civili di Pace (CCP), la maggior parte dei giovani impegnati sono stati costretti a rientrare in Italia a causa dell’emergenza e molti di loro proseguono l’attività nei progetti rivisitati dagli enti. “Tenendo conto dei nuovi avvii in servizio del 24 giugno scorso, pari a 307 unità, al 15 luglio dei complessivi 770 operatori volontari impiegati in progetti all'estero, 483 svolgono servizio attivo e nella stragrande maggioranza dei casi ‘sul campo’. Sono 111 quelli che operano effettivamente ancora nei paesi esteri di destinazione, mentre 372 sono attivi in Italia”, si legge nel Report.
“Il sistema del servizio civile ha saputo, quindi, ‘rimodularsi’ – conclude il Dipartimento - per sostenere istituzioni e cittadini, con la disponibilità e la professionalità degli enti e l'interesse, la generosità e l'entusiasmo degli operatori volontari nel contribuire a nuove attività, a volte non previste ‘dal progetto’, che hanno consentito loro di continuare ad impegnarsi per il proprio Paese e di acquisire, contestualmente, conoscenze e competenze diverse”. [Fonte: Redattore Sociale]

luglio 22, 2020 nella Appuntamenti, Esperienze, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (2)

Servizio Civile, solo 21 milioni in più nel DL "Rilancio"

È stato ritirato domenica 28 giugno scorso l’emendamento 15.4, presentato dal’on. Francesca Bonomo e da altri parlamentari del Partito Democratico, che puntava ad aumentare di 108 milioni di euro per quest’anno, di ulteriori 99 milioni per il 2021 e di 104 per il 2022, il fondo per il Servizio Civile Universale. Era l’ultimo rimasto dei 7 emendamenti presentati nelle scorse settimane da parlamentari sia della maggioranza che dell’opposizione a sostegno del SCU. Così, il Decreto legge “Rilancio” (C. 2500) ad oggi vede così uno stanziamento aggiuntivo di solo 21milioni di euro, originariamente previsto dall’art. 15 ed emendato in extremis per 1 milione di euro in più, che permetteranno di finanziare poco più di 40mila posti di servizio civile nel prossimo bando per i giovani atteso a fine anno. Di questi 8mila saranno avviati solo in alcune Regioni nell’ambito del progetto europeo “Garanzia Giovani”, a fronte di una richiesta complessiva degli enti di oltre 67.000 posti. Il Decreto è ora atteso alla discussione dell’Aula di Montecitorio lunedì 6 luglio prossimo.


E proprio oggi la CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile) si è associata all’allarme lanciato dalla Portavoce del Forum del Terzo Settore proprio sul rischio che nel Decreto Rilancio “non siano confermati gli impegni presi dal Governo per la coesione sociale e la valorizzazione dell’impegno dei giovani attraverso il sostegno alle organizzazioni del Terzo Settore e al Servizio Civile Universale”. “Il potenziamento del Servizio Civile Universale - cui fa esplicito riferimento il testo con cui il Governo si è presentato agli Stati Generali - e che ha visto il sostegno di tante componenti sociali, della Commissione Colao, l’appello della Rappresentanza degli operatori volontari che ha mobilitato centinaia di associazioni e persone è al momento fermo ai 20 milioni aggiuntivi ai 193 già disponibili, ben lontani dai 300 milioni necessari per quel contingente annuo di almeno 50.000 posizioni indicato dal Ministro Spadafora”, scrive la CNESC. “Dalla cifra assolutamente insufficiente ad avvio discussione del decreto all'emendamento - imperfetto ma perfettibile - segnalato e poi ritirato, alle residue speranze poste in subemendamenti accantonati. Questo il quadro desolante che si presenta. Che dire agli 84.000 giovani che hanno presentato domanda di partecipazione al SCU nel 2019? Che dire alle organizzazioni di Terzo Settore e enti pubblici che hanno depositato a fine maggio programmi e progetti per 63.000 posti?”. Perché paventare crisi sociali quando, in tempo utile, non si fanno le scelte che concorrono a prevenirle, rafforzando le reti sociali che si sono dimostrate essenziali in tutti questi anni?”, prosegue la nota. La CNESC chiede così al Governo e alla Camera dei Deputati “di stanziare con il Decreto Rilancio i fondi necessari a far vivere, attraverso l’azione delle organizzazioni accreditate, un anno di impegno civico, di crescita personale e di sostegno alle comunità a 50.000 giovani”.

luglio 7, 2020 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (3)

CNESC: "potenziamento del SCU è a portata di mano"

L’Assemblea della Cnesc, riunitasi per la prima volta dopo la pandemia in modalità a distanza, ha esaminato tutti i temi di attualità legati al contributo che le 27 organizzazioni socie portano allo sviluppo del Servizio Civile Universale. Il “potenziamento del Servizio Civile Universale” è oramai presente in tutti i documenti ufficiali, dal Programma di Governo oggetto degli Stati Generali al Piano Colao, oltre che essere stato ripreso da numerosi interventi sui media. Questi passaggi hanno coinciso con la scadenza del deposito, da parte degli enti accreditati, dei programmi per il prossimo bando giovani che speriamo sia pubblicato entro il 2020. Il dato più rilevante che emerge dalla prima sintesi quantitativa del Dipartimento è che sono stati depositati programmi e progetti per un totale di 67.095 opportunità per i giovani, con un aumento di alcune migliaia di posti rispetto al 2019.

E’ un risultato molto positivo, che manifesta l’importanza che le organizzazioni accreditate riconoscono al servizio civile per poter contribuire alla vita del nostro Paese. Ancor più positivo se si considera che è avvenuto in contemporanea all’impatto del COVID 19 sulle organizzazioni (chiusure, casse integrazioni…) e con una novità assoluta nella compilazione dei documenti richiesti, a seguito del passaggio alla Programmazione Triennale e Annuale. Assai significativo il contributo delle organizzazioni socie della Cnesc per questo risultato:
Programmazione Italia : 346 programmi (43% del totale), 1.562 progetti (41%), 22.993 posti (37%).
Programmazione Estero 54 programmi (81% del totale), 170 progetti (77%), 904 posti (77%).
In un quadro di generale scarso appeal appare più ridotto il concorso al Programma Garanzia Giovani con 18 programmi (27% del totale), 49 progetti (25%), 594 posti (16%), a causa dei limiti più volte evidenziati dell’integrazione di questo programma con le finalità e le modalità di attuazione del SCU. In totale quindi le organizzazioni socie della Cnesc mettono a disposizione quasi 25.000 posti, ben 3.800 in più del 2019, pari al 37% dell’offerta da parte degli enti accreditati. Abbiamo anche iniziato una prima lettura su alcuni istituti innovativi, previsti dalla legge di riforma ed emergono luci ed ombre. Emerge infatti la necessità di aprire un percorso di lavoro approfondito, sulla base anche delle esperienze realizzate, per non vanificare il contributo queste misure, opportunamente adeguate, potrebbero dare al raggiungimento delle finalità dell’Istituto del servizio civile universale. La previsione di accoglienza di giovani con minori opportunità, un obiettivo per la Cnesc prioritario, si attesta in circa 1.000 posti, perché frenato dalle disposizioni organizzative attualmente previste. Anche la misura dei tre mesi in un Paese UE, seppur importante è frenata dalla condizione di avere le sedi accreditate nel Paese UE, per un intervento di durata massima di tre mesi. Forte sviluppo invece della misura di tutoraggio delle attività svolte dagli operatori volontari con più di 12.000 posti coperti. Dall’ulteriore analisi dei dati saranno possibili altre considerazioni, anche qualitative e siamo a diposizione del Dipartimento e delle altre organizzazioni per iniziative specifiche che facciano emergere il collegamento fra questi programmi depositati e gli obiettivi della Programmazione Triennale e Annuale, a cominciare da quelli più vicini ad affrontare l’impatto sociale, educativo, culturale, ambientale del COVID 19.
Adesso si apre la fase della valutazione e applicazione griglia punteggi. Territorio nuovo anche per il Dipartimento, sul quale la dotazione economica del Fondo per il 2020 farà la differenza fra un bagno di sangue oppure una prima sperimentazione anche di apprendimento sia per le organizzazioni che per il Dipartimento stesso. La petizione #centopercentoserviziocivile lanciata dalla Rappresentanza degli operatori volontari e sottoscritta da centinaia di organizzazioni e cittadini è quanto mai attuale, nei giorni in cui la Camera del Deputati esamina il Decreto Rilancio e, assieme al Governo, i gruppi parlamentari possono dare concretezza da subito al “potenziamento del Servizio Civile Universale”.

giugno 19, 2020 nella Appuntamenti, Esperienze, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (2)

Decreto "Rilancio", ecco gli emendamenti che vogliono aumentare i fondi del servizio civile

Vari emendamenti bipartisan al Decreto Legge “Rilancio”, attualmente in discussione in Commissione Bilancio della Camera (C. 2500), chiedono di aumentare i fondi del servizio civile universale. Tra questi (disponibili qui, compreso uno per equiparare fiscalmente il servizio civile regionale a quello universale) uno vede prima firmataria l’on. Francesca Bonomo (PD), insieme ai colleghi onorevoli Stefano Ceccanti, Laura Boldrini, Elena Carnevali, Stefano Lepri e Vincenza Bruno Bossio. «L’emendamento – spiega a "Redattore Sociale" l’on. Bonomo – va nella direzione auspicata dagli Enti, dai giovani volontari e dallo stesso Ministro con delega Spadafora di una ‘stabilizzazione’ del servizio civile universale. Se venisse approvato darebbe la certezza di far partire nei prossimi bandi più di 50mila volontari all’anno. Siamo ancora a metà del percorso rispetto ai 100mila più volte auspicati, ma sarebbe comunque un primo passo verso la concretizzazione della riforma da noi proposta nella scorsa legislatura».

Ricordiamo come ad oggi una stima ottimistica, al netto di quanto sarà effettivamente stanziato nel Decreto “Rilancio”, indica in poco più di 40mila i posti di servizio civile finanziabili nel 2020, dei quali 8mila solo per alcune Regioni nell’ambito del progetto europeo “Garanzia Giovani”, tanto che anche la Campagna “Sbilanciamoci!” si è spinta a chiedere “uno stanziamento triennale aggiuntivo di 500 milioni per il servizio civile per rispondere all’obiettivo della creazione di un servizio civile universale”. «Anche la seconda parte dell’emendamento – prosegue poi l’esponente dem – si richiama ai principi ispiratori della riforma del SCU, stabilendo di pubblicare in tempi brevi due bandi di programmazione e progettazione da 1.000 posti ciascuno, uno nelle aree di intervento ‘Disabili’ e ‘Dipendenze’, l’altro nelle aree di intervento ‘Lotta all’evasione e all’abbandono scolastico e all’analfabetismo di ritorno’ e ‘Attività di tutoraggio scolastico’. Sono infatti ambiti in cui pensiamo occorra intervenire con più urgenza proprio a causa dell’emergenza COVID-19, e nei quali il SCU potrebbe giocare un ruolo importante in linea con quanto già previsto dalla sua Programmazione triennale». Nell’emendamento infine si chiede anche di sostenere la Rappresentanza nazionale degli operatori volontari, garantendo almeno il rimborso delle loro spese di partecipazione alla Consulta nazionale del SCU, cosa attualmente non prevista dal D.Lgs. 40/2017. «Il ruolo della rappresentanza giovanile all’interno della Consulta per me è stato sempre centrale, perché chi meglio dei giovani volontari può indicarci le criticità e le migliorie dell’istituto e garantirne un puntuale monitoraggio. Dobbiamo però riconoscergli i mezzi per rendere sostenibile questo importante contributo», conclude l’on. Bonomo.

Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU nei giorni scorsi ha poi comunicato i dati sui programmi e progetti presentati dagli Enti entro la scadenza del 29 maggio scorso. Si tratta complessivamente di 944 programmi contenenti 4.212 progetti, per un totale di 67.095 posti richiesti per il prossimo bando volontari di quest’anno. Sono numeri in linea con quelli del 2019, quando i posti richiesti furono 62.002, con un incremento quest’anno dell’8,2%. Scende invece il numero dei progetti presentati: lo scorso anno infatti furono 5.747 (-26,7%), ma la precedente progettazione non prevedeva né la presentazione di Programmi né la coprogettazione fra enti su scala nazionale. Nello specifico poi sono 67 i programmi all’estero corredati da 216 progetti (erano 139 lo scorso anno, quindi con un incremento del 55,4%) per 1.173 operatori volontari (1.111 quelli richiesti nel 2019, +5,6% quest’anno). Inoltre sono stati presentati 67 programmi di “Garanzia Giovani”, destinatati a giovani NEET e disoccupati, articolati in 194 progetti per 3.806 posti, a fronte di una disponibilità di oltre 8.300 posti finanziabili. “In termini generali – spiega il Dipartimento - è in Campania che si registra il numero più elevato di posti richiesti per operatori volontari, seguita da Sicilia e Lazio”.

giugno 10, 2020 nella Appuntamenti, Esperienze, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Servizio civile: DL "Rilancio" stanzia 20milioni aggiuntivi

Il Decreto Legge "Rilancio", pubblicato in G.U. lo scorso martedì, prevede all'art. 15 lo stanziamento di 20milioni aggiuntivi per il servizio civile universale. «Con il bando 2020, saranno 45.000 i giovani che avranno la possibilità di vivere questa esperienza, ben 6.000 in più rispetto a quelli impiegati quest’anno», ha commentato il Ministro con delega, on. Vincenzo Spadafora. «Anche in questa terribile emergenza - aggiunge Spadafora -, i volontari del Servizio Civile non si sono mai fermati, assistendo le persone più deboli nelle loro attività giornaliere e testimoniando l’alto valore del loro impegno. A tutte le ragazze e i ragazzi va il mio più sincero e affettuoso ringraziamento. Ora, però, bisogna lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo ambizioso di attivare almeno 50.000 giovani. Mi appello a tutte le forze politiche che ora possono migliorare il DL Rilancio in Parlamento: è questo il momento per dimostrare coi fatti l’interesse e il sostegno tanto declamato nei confronti del Servizio Civile Universale. Il Governo sosterrà le proposte di tutte le forze politiche che si uniranno a questa giusta e e necessaria sfida».

Soddisfazione per questo stanziamento è stata espressa anche dalla CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile): «Il Governo ha dato un primo segnale di attenzione al Servizio Civile Universale. Il vulnus di una totale dimenticanza è superato e questo è positivo ed un ringraziamento per questo primo passo è doveroso». «È però consapevolezza comune - aggiunge la CNESC - che questo è un passo parziale per arrivare alla copertura di un contingente 2020 di 50.000 posti, ancora di più per rispondere all’Appello #CentoxCentoServizioCivile - cui la CNESC aderisce - lanciato dalla Rappresentanza Nazionale degli Operatori Volontari. Durante il percorso parlamentare opereremo assieme al Governo, ai gruppi parlamentari e alle rappresentanze sociali, affinché sia raggiunto l’obiettivo di incrementare i fondi necessari per finanziare tutti i progetti che saranno presentati a fine maggio».

maggio 23, 2020 nella Appuntamenti, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Riforma SC, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Servizio civile: partiti oltre 16mila giovani selezionati

Il 15 gennaio scorso sono partiti in servizio civile 16.149 giovani volontari selezionati con il Bando pubblicato il 4 settembre 2019. «Quest’ultimi avvii – ha spiegato il Dipartimento delle Politiche giovanili e del Servizio Civile Universale (SCU) come ripreso da un articolo di "Redattore Sociale" - si aggiungono ai 2.645 avviati il 16 dicembre scorso, portando così a 18.794 gli operatori volontari avviati» sui 39.646 complessivamente messi a Bando in Italia e all’estero. Contemporaneamente il Dipartimento ha diffuso una prima analisi delle candidature arrivate, che per la prima volta sono avvenute in maniera completamente online, tramite una apposita piattaforma DOL (Domanda On Line) e previo accesso con le credenziali SPID.

«L’utilizzo della piattaforma – precisa il Dipartimento - è stata anche uno straordinario strumento di raccolta standardizzata dei dati relativi agli oltre 85.000 aspiranti operatori volontari: a chiusura del bando il Dipartimento ha quindi inteso ‘leggere’ questi dati, per capire meglio chi sono i giovani tra i 18 e i 28 anni che hanno scelto di presentare la propria candidatura per il servizio civile, con l’obiettivo di orientare con maggiore consapevolezza il nostro sistema». Da questa prima analisi emerge come delle 85.541 domande arrivate, oltre alla stragrande maggioranza di quelle presentate da cittadini italiani, 468 riguardino cittadini dell’UE (19 paesi) e 2.425 cittadini Extra UE, in rappresentanza di ben 105 paesi del mondo. Nello specifico dell’Italia, le domande si concentrano per 1/3 in due sole Regioni: Campania (18,54%) e Sicilia (16,80%). Seguono la Puglia (9,58%), il Lazio (7,57%) e la Lombardia (7,53%). Analizzando il dato per Macro Aree, il Sud da solo ha quasi due terzi delle domande rispetto a Nord e Centro messi insieme. Rispetto all’età la maggior parte delle domande si concentra nella fascia 19-20 anni, mentre si distribuiscono in maniera uguale dai 21 ai 28 anni. L’età media dei candidati è così di 22,8 anni. Tra i ragazzi che hanno presentato domanda il 68% ha un titolo di scuola superiore di 2° grado, seguiti da coloro che hanno una Laurea triennale e da una Laurea specialistica o magistrale (22,1%). «Da sottolineare – spiega il Dipartimento - il fatto che dei 58.209 ragazzi diplomati 18.956 (32,6%) sono iscritti ad un corso di Laurea. I laureati e gli iscritti ad un corso di laurea sono pertanto il 54,7% del totale». Tra le motivazioni che hanno spinto i ragazzi a presentare domanda di servizio civile al primo posto il Dipartimento segnala quella di “essere utili agli altri”, seguito dall’acquisizione di nuove competenze e dall’affinità al proprio percorso formativo o professionale. «Analizzando il dato per macro aree, vediamo che, se è vero che la maggior parte dei ragazzi intende utilizzare l’esperienza di servizio civile per aiutare gli altri (25,3%), è indubbio che il 38,4% dei ragazzi, ossia rispettivamente il 24,5% e il 13,9%, vuole ‘migliorarsi’ da un punto di visto professionale e, pensando al futuro, aumentare le proprie potenzialità lavorative; il 14,4%, cioè l’11, 2% e il 3,2%, vuole ‘sfidare’ se stesso e mettersi alla prova in un mondo per lui spesso sconosciuto. Ma il dato più interessante è forse che solo il 7% riconduce la propria scelta al desiderio di essere indipendente», chiosa il Dipartimento. Infine nel report sono rappresentati i dati relativi ai settori di interesse dei giovani, dove quello dell’assistenza predomina venendo scelto dal 40,1% dei giovani, seguito dall’educazione e promozione culturale/educazione e promozione culturale e dello sport (33,1%). «Va evidenziato però – si precisa nel testo - che si tratta dei settori per i quali è più alta l’offerta di progetti. Solo il 5,7% della generazione ‘Greta’ sceglie progetti dedicati all’Ambiente e alla Protezione Civile, ma si rammenta che si tratta dei settori che offrono il minor numero di progetti». Dopo questo primo Rapporto, il Dipartimento ne ha già annunciato l’uscita di altri, con ulteriori dati e approfondimenti, “fino ad arrivare ad una relazione che dia conto delle informazioni che riguardano i circa 40.000 giovani che effettivamente svolgeranno il servizio civile”. [Fonte: Redattore Sociale]

gennaio 21, 2020 nella Bando nazionale, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Il 2019 del servizio civile universale

In un articolo "Redattore Sociale" ripercorre il 2019 del Servizio Civile Universale (SCU), che «si chiude esattamente come era iniziato: con gli appelli al Governo e al Parlamento dei Rappresentanti dei volontari, che lanciano una petizione online, e degli enti, in particolare della CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile), che chiedono “che non si taglino le gambe” a questo istituto. “Ancora una volta, come in passato, le sorti del SCU dipendono dall'affannosa ricerca di fondi aggiuntivi in corso d'anno”, constata la CNESC».

«Infatti - spiega l'articolo - la legge di Bilancio, approvata a ridosso di Natale dalla nuova maggioranza giallo-rossa, stanzia per il SCU appena 149milioni di euro (erano 198 nel 2018), integrati in extremis da un emendamento PD-M5S, sufficienti per l’avvio nel 2020 di circa 25mila giovani, ai quali si aggiungeranno gli 8mila previsti grazie ai 56milioni dei fondi di “Garanzia Giovani” (ma solo nelle 9 Regioni aderenti). Un totale quindi di circa 33mila giovani, inferiore ai 39.646 messi a Bando quest’anno con i fondi previsti dal Governo Conte I, e ancora di meno rispetto ai 53.363 finanziati dal Governo Gentiloni nel 2018.
E se a livello politico la continuità è stata assicurata grazie alla conferma della delega all’on. Vincenzo Spadafora, che l’ha conservata passando da Sottosegretario nel primo Governo Conte a Ministro nell’attuale compagine governativa, le promesse di ulteriori fondi non si sono del tutto concretizzate. È infatti ancora fermo alla Camera il Disegno di legge presentato ad inizio agosto proprio da Spadafora per un aumento dei finanziamenti del SCU di 70milioni, che secondo le dichiarazioni dell’epoca doveva permettere il recupero di ulteriori posti nell’ultimo Bando volontari, ma la cui discussione è ormai slittata ora ai primi mesi del 2020.
Nell’anno che sta per terminare sono così 32.298 i giovani avviati, che si sono trovati a sperimentare alcune novità della riforma del SCU, a partire dall’introduzione a gennaio delle nuove “Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale”, con un ampliamento dei permessi e maggiori tutele introdotte sul tema della maternità e sulle coperture assicurative, e a seguire a maggio con l’adeguamento del compenso mensile a 439,50 euro, più alto rispetto ai 433,80 previsti fin dal 2001.
Altra novità introdotta è stata la candidatura al Bando volontari in modalità esclusivamente online, previa identificazione tramite SPID, il “Sistema Pubblico d’Identità Digitale”. Bando che ha registrato alla sua scadenza ad ottobre 85.552 domande, terzo dato più basso degli ultimi tre anni, e con una diminuzione del -30,4% rispetto all’analoga “call” del 2018, quando le domande furono 123.000.
Sul versante legislativo quest’anno è continuato ancora il dibattito sul servizio civile “obbligatorio”, prima con un emendamento della senatrice della Lega Erica Rivolta, poi ritirato, alla legge di istituzione del Reddito di Cittadinanza, poi con Michele Serra che nella sua “amaca” del 24 marzo su “Repubblica” è tornato a riproporre una sua idea ricorrente: “PD, sbrigati a pensare e proporre in Parlamento un servizio civile di leva,prima che Salvini ti rubi l’idea”. E proprio dal Partito Democratico registriamo a fine anno la presentazione di due diverse proposte di legge per l’istituzione di un servizio civile obbligatorio, una da parte della senatrice Roberta Pinotti al Senato (S. 1595) e l’altra dall’onorevole Francesca Bonomo alla Camera (C. 2275). In Parlamento poi è tuttora presente anche un Disegno di legge, approvato dal Governo Conte I, per la “semplificazione” del servizio civile universale, che ancora non è stato discusso. Nel mentre si avvia ad essere riformata la Consulta nazionale, anche per via dell’istituzione del nuovo Albo unico degli enti di SCU, la cui ultima riunione con l’attuale numero e composizione si è svolta il 4 dicembre, e che ha visto ad inizio anno la nomina di Diego Cipriani come suo Presidente, succeduto così a Giovanni Bastianini.
Intanto a livello regionale la Lombardia approva ad ottobre l’istituzione di un servizio di “Leva Civica Lombarda”, che prevede tra l’altro l’aumento a 500,00 euro del compenso destinato ai ragazzi e con specifici fondi destinati a far partecipare ai progetti le persone diversamente abili e giovani con particolari fragilità. Ma il 12 dicembre il Consiglio dei Ministri ne impugna l’emanazione perché viola le competenze statali sulla parte riguardante il trattamento fiscale del compenso dei volontari.
Il 2019 del servizio civile universale si chiude con due importanti passi avanti sulla via della sua riforma avviata nel 2016, con l’approvazione il 4 novembre del Piano triennale 2020-2022 e del Piano annuale 2020 per la programmazione del SCU, e con la pubblicazione il 9 dicembre delle nuove disposizioni per la redazione dei Programmi di intervento e dei progetti da parte degli enti. “Tutte queste novità nel cambio di approccio alla progettazione non vogliono dire che quello che si è fatto finora non andasse bene – spiega Titti Postiglione, nominata proprio quest’anno Direttrice dell’Ufficio del servizio civile all’interno del Dipartimento delle Politiche giovanili e del SCU -. Si cerca bensì di avere una visione più ampia del SCU e delle sue potenzialità, non soltanto come investimento doveroso verso il giovani, ma anche verso le comunità e il territorio”.
Novità quest’anno anche oltralpe: in Francia prende il via il “Service National Universel” voluto dal Presidente Emmanuel Macron, che a giugno vede coinvolti per due settimane i primi 2.000 giovani dai 15 ai 16 anni (dei quali 50 con disabilità). Si tratta di un primo contingente, che dovrebbe essere esteso a 40.000 ragazze e ragazzi entro il 2020, e che punta ad averne 800.000 all'anno entro il 2026, rendendolo obbligatorio.
Nell’anno che sta per terminare ricordiamo infine tre grandi figure legate alla storia dell’obiezione di coscienza al servizio militare: il 23 gennaio muore a Firenze Fabrizio Fabbrini, pacifista cattolico, fondatore del Movimento internazionale per la riconciliazione, ed obiettore di coscienza nel 1965. Il 5 marzo scompare a 97 anni l’avvocato Sandro Canestrini, che nella sua lunga carriera ha difeso gli obiettori di coscienza e gli antimilitaristi, ed era Presidente onorario del Movimento Nonviolento per la Pace. Infine lo scorso 27 ottobre ci lascia padre Eugenio Melandri, esponente di punta del mondo pacifista e fondatore dell’AON - Associazione Obiettori Nonviolenti, di cui è il primo presidente». [Fonte: Redattore Sociale]

gennaio 3, 2020 nella Bando nazionale, Esperienze, Normativa e progetti, Riforma SC, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (1)

Fondi servizio civile, l'allarme della CNESC dopo incontro con ministro Spadafora

Spadaforaconsulta_500x375“Non tagliate le gambe al Servizio Civile Universale”. È questo l’appello che la CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile), la principale associazione in Italia di rappresentanza degli enti di servizio civile, ha lanciato ieri dopo l’incontro avvenuto il 4 dicembre della Consulta Nazionale con il Ministro delegato, on. Vincenzo Spadafora. «In occasione del confronto, pacato e costruttivo, che il Ministro Spadafora ha avuto con i componenti della Consulta – scrive la CNESC ripresa da "Redattore Sociale"-, sono state fornite le informazioni utili a capire le possibilità di attuazione della nuova Programmazione Triennale del Servizio Civile Universale, a cominciare dalle risorse economiche disponibili. Al momento, oltre ai residui dell'esercizio 2019, sono previsti (nella Legge di Bilancio all'esame del parlamento) 139 milioni di euro che permetteranno l'anno prossimo a circa 20.000 giovani di svolgere il servizio civile». A questi fondi vanno aggiunti, secondo quanto dichiarato dal Ministro, ulteriori 56 milioni nell'ambito del Programma "Garanzia Giovani", “che ha però il limite di attivarsi solo in alcune regioni e non su tutto il territorio nazionale o per l'estero”, spiega la CNESC, e altri 16 milioni provenienti dal FAMI (Fondo Asilo, migrazione e integrazione). Infine 70milioni dovrebbero arrivare se passerà il disegno di legge (C. 2090), proposto dal Governo Conte I alla fine dello scorso luglio e che sarà in discussione alla Camera nei primi mesi del 2020. «Se approvato – ricordano gli enti CNESC -, consentirà il finanziamento di circa 13.000 posti che molto probabilmente saranno impiegati per il bando 2020», anche se inizialmente era pensato per recuperare già quest’anno dei posti dai progetti approvati ma non finanziati nell’ultimo bando volontari. «Grazie ai provvedimenti del Governo potranno partire circa 53mila ragazzi invece dei circa 27.000 che sarebbero partiti con i fondi previsti dal Governo PD», aveva dichiarato ad agosto l’allora Sottosegretario Spadafora. Così invece il numero dei volontari del 2019 viene confermato ai 39.646 dell’ultimo Bando nazionale, con una riduzione quindi del 25% rispetto ai 53.363 finanziati dal Governo Gentiloni nel 2018. Mentre per il 2020, al netto di “Garanzia Giovani”, il prossimo Bando ordinario si potrebbe attestare complessivamente intorno ai 35mila posti, con “ancora una volta, come in passato, le sorti del Servizio Civile Universale che dipendono dall'affannosa ricerca di fondi aggiuntivi in corso d'anno”, commenta la CNESC.

«Ci è stato detto che individuare i fondi in Legge di Stabilità non sarà cosa semplice – conferma in una intervista Enrico Maria Borrelli, Presidente del Forum Nazionale del Servizio Civile e componente della Consulta nazionale -. Il Ministro è stato più volte al Mef e gli è stato più volte chiarito che questi soldi per il momento non sono reperibili». Ma nelle intenzioni del Ministro sembra questa ormai la strada tracciata per il Servizio Civile Universale: a fronte di una progettazione degli enti che lo scorso anno ha superato i 62mila posti richiesti, ed una domanda dei giovani che quest’anno è stata di oltre 85mila candidature, «il Ministro ha condiviso l’idea e l’auspicio di riuscire a trovare una formula che possa garantire, già in Legge Finanziaria, una dotazione di 230 milioni circa ogni anno che permetterebbe di avviare 40mila giovani», spiega Felisia Farnese, Rappresentante Nazionale dei Volontari. «Un'idea che è stata ispirata dal mondo sociale che ha sempre auspicato una riforma in questo senso e che non può che renderci felici. Questo non toglie l'amarezza per quei progetti che sul 2019 non potranno partire per la mancanza dei fondi che avrebbero dovuto esserci. Ma la strada è quella giusta», chiosa Borrelli. Non è dello stesso avviso la CNESC che «di fronte a questa realtà, fa appello al Presidente del Consiglio, al Governo e al Parlamento perché non si taglino le gambe al Servizio Civile Universale e non si dia un'altra sberla ai giovani, dopo tanti discorsi sulla loro centralità per il futuro del Paese».
La riunione della Consulta del 4 dicembre è stata l’ultima con questa composizione. Per il 2020 infatti si annuncia la nomina, sulla scia della riforma del Servizio Civile Universale, di una nuova Consulta aggiornata nella composizione e nel numero dei componenti, che saliranno a 23 dai 15 attuali. «Come Rappresentanza dei Volontari abbiamo posto all'attenzione del Ministro il tema del riequilibrio del numero dei membri della nuova Consulta per il Servizio Civile Universale in quanto non viene rispettato lo stesso rapporto in termini di aumento per tutte le altre componenti rispetto alla vecchia composizione; la sostenibilità delle attività della Rappresentanza e l’organizzazione strutturata dell’Istituto all'interno dei servizi del Dipartimento, nonché la rimozione del taglio dell’assegno alle volontarie in astensione per maternità», conclude Farnese. [Fonte: Redattore Sociale]

dicembre 6, 2019 nella Appuntamenti, Esperienze, Giovani e rappresentanza, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Dipartimento adegua al rialzo compensi volontari in servizio civile

Il Dipartimento delle Politiche giovanili e del Servizio Civile Universale ha pubblicato il Decreto n. 653 del 31 ottobre 2019 di "adeguamento ISTAT dell’assegno mensile da corrispondere ai volontari in servizio civile". «Con la pubblicazione del Decreto - spiega il Dipartimento - l’assegno di servizio civile di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40 e successive modifiche, spettante agli operatori volontari del SCU, sia in Italia che all’estero, è incrementato della somma pari a euro 5,70 mensili, pertanto tale assegno passa da € 433,80 ad € 439,50». L’adeguamento dell’assegno ha effetto, dal 1° maggio 2019, nei confronti degli operatori volontari attualmente in servizio civile universale, compresi anche i giovani impegnati nell’ambito dei Corpi civili di pace istituiti con la legge 147/2013.

novembre 20, 2019 nella Bando nazionale, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Riforma SC, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Rappresentanza giovani servizio civile lancia petizione per nuovi fondi

Banner_scu_petizioneFacendo seguito ad un appello diffuso nei giorni scorsi, La Rappresentanza nazionale degli Operatori volontari del Servizio Civile Universale ha lanciato una petizione per chiedere un aumento dei fondi nella Legge di Bilancio, attualmente in discussione al Senato. «Per il prossimo triennio - si legge nell'appello - gli stanziamenti del Fondo Nazionale per il Servizio Civile sono drammaticamente diminuiti: 139 milioni per il 2020, 99 milioni per il 2021 e 106 milioni per il 2022 contro gli oltre 300 milioni del 2018. Dei 53.000 volontari di allora, in altre parole, se ne vedrebbero meno della metà. A questo va aggiunto l’annullamento dello stanziamento di quasi 18 milioni di euro del FAMI - Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione 2014-2020: uno straordinario esempio di integrazione che avrebbe avviato al Servizio circa 2.800 giovani stranieri titolari di protezione internazionale o umanitaria».

«A dicembre - prosegue la petizione -  il Parlamento voterà il Disegno di Legge "Disposizioni per garantire sostegno al servizio civile universale" (AC2090) che incrementa il Fondo Nazionale per il Servizio Civile di 70 milioni di euro per il 2019, consentendo l’avvio di un ulteriore contingente di 13.000. Chiediamo a tutte le forze politiche di approvare rapidamente e senza rinvii il testo. Quanto ai fondi programmati per il prossimo triennio, il Governo decida se ha realmente intenzione di investire sui giovani o se debba rimanere l'ennesima promessa elettorale dimenticata. A fronte dei circa 100.000 giovani che ogni anno richiedono di prestare Servizio ne siano ammessi almeno 50.000, come nel 2018. Chiediamo a te, da ex volontario, da giovane che vorresti vivere quest'esperienza o da cittadino che hai a cuore la Costituzione e il benessere dell'Italia, di sostenerci, semplicemente interessandoti alla questione e diffondendola tra i tuoi conoscenti. Se saremo in molti, in molti potranno ancora essere volontari in Servizio Civile». Qui il link per aderire http://chng.it/DcxQyzrXt7.

novembre 15, 2019 nella Appuntamenti, Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Servizio civile: firmato decreto che approva il Piano triennale e quello per 2020

È stato firmato il 4 novembre dal Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, con delega al servizio civile, on. Vicenzo Spadafora, il decreto che approva il Piano triennale 2020-2022 e il Piano annuale 2020 per la programmazione del Servizio Civile Universale (SCU). In questo modo entra nel vivo la sua riforma, avviata con la legge 106/2016 e portata avanti dai Decreti legislativi 40/2017 e 43/2018. «I Piani, elaborati con il contributo delle Amministrazioni statali competenti per i settori indicati all’articolo 3 del decreto legislativo n. 40 del 2017 e in pieno raccordo con le Regioni e Province Autonome – spiega in una nota il Dipartimento delle Politiche giovanili e del SCU -, sono il frutto anche del costante confronto con una rappresentanza degli enti di servizio civile e degli operatori volontari, avviato sin dalle prime fasi di lavoro». «Con la nuova programmazione - spiega un articolo di "Redattore Sociale" - gli enti non presenteranno più singoli progetti, bensì Programmi articolati in progetti (almeno 2 per ogni Programma e con una richiesta minima di 12 volontari), che dovranno avere “obiettivi strategici comuni, uno specifico ambito di azione entro cui operare e una coerenza complessiva delle attività, per rendere più armonici ed efficaci gli interventi”. “Un cambio di approccio importante, dunque, finalizzato a valorizzare il sistema del servizio civile: il primo triennio costituirà una fase di sperimentazione che sarà seguita ed accompagnata con cura dal Dipartimento e dalle Regioni e Province Autonome per favorire la più ampia partecipazione degli enti e dei giovani”, spiega ancora la nota ufficiale».

«Il Piano triennale – si legge nel documento pubblicato oggi - pone le sue fondamenta sull’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, programma di azione che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato il 25 settembre 2015 con la risoluzione 70/1. L’Agenda è basata sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio articolati su tre dimensioni - economica, sociale e ambientale - e identifica 17 Obiettivi per lo Sviluppo sostenibile, declinati al loro interno in 169 traguardi interconnessi e indivisibili”. Il Piano triennale del SCU ne individua in particolare 11 tra quelli indicati dall’Agenda, che risultano “coerenti con la politica del Governo, con le politiche settoriali realizzate dalle singole Amministrazioni e con gli indirizzi strategici di programmazione e pianificazione delle Regioni in relazione a temi di interesse del servizio civile». Il Piano annuale si riferisce al 2020 e applica le previsioni contenute nel Piano triennale 2020-2022, insieme ad alcune specificità (come ad esempio un limite del 5% delle risorse finanziarie assegnate ai Programmi per l’estero), indicando anche, in attesa di eventuali integrazioni, i fondi certi disponibili ad oggi, ossia i circa 142milioni di euro assegnati dalla Legge di Bilancio approvata lo scorso anno. 
Un plauso all’approvazione del Decreto è arrivato dalla CNESC (Conferenza nazionale enti di servizio civile), che ha sottolineato “la tenace e sistematica collaborazione fra Istituzioni (Stato, Regioni e PA, Enti locali) e parti sociali (Terzo Settore, enti religiosi, rappresentanza degli operatori volontari), che ha fatto sì che le differenze, anziché essere veti reciproci, sono diventate risorse per un piano concreto e attuabile”.
«Infatti il Piano – aggiunge l’associazione di enti - parte dal patrimonio esistente di progettazione e di presenza delle organizzazioni accreditate e, tutti consapevoli che questa è una prima sperimentazione di cui andrà tenuto conto in fase di valutazione, non introduce ambiti di azione prioritari, almeno per il 2020». Nella sua nota la CNESC chiede infine di “aumentare ad almeno 300 milioni il finanziamento per il 2020, per garantire ad almeno 50.000 persone la possibilità di partecipare al SCU, di dare una collocazione chiara al SCU, evitando derive che lo possano assimilare a politiche giovanili o dello sport, di mettere il Dipartimento in condizione di realizzare gli obiettivi affidati e di accompagnare le organizzazioni, cui sono richieste nuove funzioni impegnative”. [Fonte: Redattore Sociale]

novembre 6, 2019 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Servizio Civile Universale: approvati piani triennale ed annuale

Con l’intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sancita nella seduta di ieri, 24 ottobre 2019, si è completato il percorso di concertazione per l’approvazione del Piano triennale 2020-2022 e del piano annuale 2020 per la programmazione del servizio civile universale, previsto dall’art. 4 del decreto legislativo 6 marzo 2017, n.40. «Dopo aver acquisito, infatti, il parere favore della Consulta nazionale per il servizio civile lo scorso 17 ottobre e ieri l’intesa della Conferenza - spiega una nota ufficiale del Dipartimento delle Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale -, il Ministro per le politiche giovanili e lo sport - autorità politica delegata dal Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di servizio civile - può firmare il decreto per l’approvazione dei due Piani. Si tratta di un momento di svolta decisivo nel processo di attuazione della riforma disegnata dal legislatore nel 2017».

«Si è scelto, fin da subito - prosegue la nota -, di percorrere la strada della condivisione con i diversi soggetti che oggi compongono il complesso “sistema servizio civile”: ad inizio 2019 il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale ha prodotto un primo rapporto analitico sul tema programmazione e ha dato il via ad un’attività di confronto e discussione con le amministrazioni competenti per i diversi settori d’intervento in cui si realizzano programmi e progetti, con le Regioni e le Province Autonome, con l’Associazione nazionale comuni italiani, con le rappresentanze degli enti di servizio civile e degli operatori volontari. Più di 20 gli incontri realizzati in 8 mesi e, con il contributo di ciascuno e nel pieno rispetto dei ruoli, è stato possibile definire una strategia comune e condivisa per affrontare la sfida del servizio civile universale secondo il nuovo approccio dettato dalla riforma». «Sono particolarmente soddisfatto dell’esito del paziente e impegnativo lavoro che abbiamo condotto in questi mesi - dichiara il Ministro Spadafora - e non solo perché siamo finalmente giunti alla realizzazione del Piano triennale 2020-2022 e del Piano annuale 2020, che aspettavano da troppo tempo di venire alla luce, ma soprattutto per il metodo con cui abbiamo scelto di procedere. Anche nei momenti di discussione più intensi, quando si è trattato di trovare i giusti equilibri tra le esigenze di ciascuno, ci siamo ritrovati nell’approccio costruttivo e propositivo che deve necessariamente animare un mondo come il nostro. Nei prossimi giorni, quando verranno pubblicati i documenti approvati, si potrà apprezzare lo sforzo compiuto per contemperare le priorità del Paese, le esigenze dei territori, la capacità progettuale degli enti, la necessità di garantire un’esperienza di servizio civile che sia effettivamente formativa per i giovani e che ne valorizzi le competenze, e l’opportunità di rafforzare il sistema servizio civile nel suo complesso».

ottobre 25, 2019 nella Esperienze, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Servizio civile, in Parlamento le proposte di un aumento dei fondi

Il 10 ottobre, rispondendo ad una interrogazione parlamentare delle senatrici Vono e Sbrollini (IV-SI), il Ministro della Sport e Politiche giovani, on. Vincenzo Spadafora, ha dichiarato che «per quel che concerne l’impiego dei 70 milioni di euro indicati per il 2019 e citati nel disegno di legge, è intendimento del governo operare in linea con gli obiettivi di un aumento dei posti. L'immediata disponibilità dei 70 milioni consentirebbe sicuramente di fare un bando integrativo rispetto a quello attuale che ci appresteremo a fare dopo l’approvazione per selezionare altri 12mila volontari che si aggiungerebbero pertanto ai circa 40mila già previsti, rispondendo così positivamente alle aspettative dei nostri giovani». Sempre in Parlamento, ma questa volta nella I Commissione Affari costituzionali della Camera, martedì 8 ottobre scorso, il relatore sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019, on. Stefano Ceccanti, ha citato il servizio civile universale nei termini di "garantirne il sostegno e lo sviluppo" Nel parere approvato inoltre si richiama "l’importanza di valorizzare e potenziare lo strumento del servizio civile universale" e "l’opportunità di garantire il sostegno e lo sviluppo del servizio civile universale, nonché di assicurare la continuità del contingente complessivo di operatori volontari da avviare al servizio civile, incrementando a tal fine il Fondo nazionale per il servizio civile, secondo quanto previsto dal disegno di legge C. 2090". Su questo si è espressa con favore la CNESC (Conferenza nazionale enti di servizio civile).

ottobre 11, 2019 nella Appuntamenti, Esperienze, Giovani e rappresentanza, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (1)

Campagna Sbilanciamoci! chiede più fondi per "realizzare riforma servizio civile universale e non smentirla"

Legge-bilancio-e-soldi-800x490La Campagna Sbilanciamoci! ha presentato ieri per la prima volta una “contro-Nadef”, anticipando le linee del documento di programmazione economica del governo. Si chiede un “Green New Deal” e un grande piano per welfare, istruzione e sanità, pari a un punto di Pil. Trovando le risorse senza aumentare le tasse. Tra i punti proposti, uno riguarda anche il servizio civile per il quale si chiede "uno stanziamento annuale di 620 milioni per il periodo 2020-2022" per "realizzare la riforma oppure smentirla e relegare il Servizio Civile Universale in una nicchia". Sbilanciamoci! chiede anche di dare continuità ai Corpi Civili di Pace e di riprendere la sperimentazione di accoglienza nel SCU di titolari di protezione internazionale (Fondo FAMI).

«Nel 2019 - si legge nel documento di Sbilanciamoci! - il Servizio Civile Universale ha fatto passi indietro. Il bando ordinario 2019, pubblicato a inizio settembre, offre solo 39.646 opportunità per i giovani, mentre nel 2018 furono 53.363. Una riduzione del 30%, denunciata da molti mesi. La ricerca di fondi aggiuntivi, data per acquisita, non si è materializzata. L’iniziativa del Governo Conte I, con il deposito di un disegno di legge per lo spostamento di 70 milioni, equivalenti a circa 12.000 posizioni di servizio civile, dal fondo per gli interventi per le periferie a quello del Servizio Civile Universale, non ha neppure iniziato il percorso in Parlamento. Il 2019 si chiuderà quindi con un pesante arretramento. Niente stabilizzazione, e meno che meno passo avanti verso il Servizio Civile Universale, che, ricordiamo, significa che ogni giovane che chiede di svolgere il servizio trova una risposta positiva. Nel 2018 furono 123.000 i giovani che lo chiesero, 53.363 lo hanno svolto. Nello stesso tempo viene al pettine uno dei limiti della riforma del 2016 e cioè l’aver affidato al Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale compiti più ampi che nel passato con un organico non solo insufficiente, ma in diminuzione, causa anche l’impatto della misura di Quota 100. Nello stesso momento in cui agli enti vengono richiesti standard qualitativi sempre più elevati a carico economico esclusivo degli enti stessi, che oramai sono arrivati a cofinanziare per quasi il 50% il Servizio Civile Universale». «Il punto centrale per la Legge di Bilancio 2020 - prosegue il testo - è quindi realizzare la riforma oppure smentirla e relegare il Servizio Civile Universale in una nicchia. Di quante risorse parliamo? Dare concretezza all’obiettivo di 100.000 giovani in servizio significa uno stanziamento annuale di 620 milioni per il periodo 2020-2022. Solo così ha senso passare dalla progettazione alla programmazione. Sbilanciamoci! propone, nell’ottica di avvicinare il contingente al numero delle domande e di attuare il Servizio Civile Universale, fondi per un contingente di 100mila posti in Italia e 2mila all’estero. A tal fine, incluso uno stanziamento per il funzionamento del DGSCN chiamato ad attuare la riforma del SCU e un piccolo stanziamento per gli enti accreditati, servono 615 milioni. La riforma prevede il passaggio all’Ufficio Nazionale del Servizio Civile di funzioni prima svolte anche dalle Regioni e Province Autonome: accreditamento degli enti, esame dei progetti, mentre cresce il peso del territorio sulle scelte della programmazione triennale. Accanto all’investimento economico, per realizzare il Servizio Civile Universale, oltre al superamento dei problemi prima richiamati, serve stabilizzare alcune sperimentazioni. Proponiamo anche di dare continuità ai Corpi Civili di Pace con un nuovo contingente di 500 unità nel 2020, con uno stanziamento di 5 milioni di euro. Proponiamo infine di riprendere la sperimentazione di accoglienza nel SCU di titolari di protezione internazionale (Fondo FAMI) facendo ricorso a fondi europei già disponibili e tagliati dal precedente Governo.

settembre 26, 2019 nella Esperienze, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (1)

Guida alla selezioni del bando di servizio civile universale 2019

Guida_selezioni_immaginePer tutti i giovani interessati pubblichiamo una piccola Guida alle selezioni del servizio civile universale [PDF - 1,0 Mb], per capire cosa succede dopo aver presentato la candidatura on line. La guida è la terza che realizziamo dopo quella generale al "Bando di servizio civile universale 2019" [PDF - 1,9] e quella alla "Domanda On Line al Bando di servizio civile 2019" [1,9 Mb], aggiornata secondo le nuove indicazioni.

settembre 24, 2019 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Libri e siti utili, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (5)

CNESC lancia allarme per la diminuzione dei posti nel bando di servizio civile

«Dopo gli avvisi da parte degli enti e dei rappresentanti dei giovani e le rassicurazioni politiche, è uscito il bando di Servizio Civile Universale 2019. Sono previsti 39.646 posti (erano 53.363 nel 2018). Mentre per le misure aggiuntive e l’estero i posti aumentano, per i posti di servizio civile in Italia, la base essenziale dell’esperienza, i posti calano del 30% (da 51.322 a 36.499) Le conseguenze sono gravi», scrive in una nota la CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile).

«Non solo alcuni enti soci della CNESC si vedono esclusi dall’operare in interi territori regionali - prosegue il testo -, ma anche su alcuni Albi regionali la situazione è drammatica. Nell’Albo calabrese su 1.695 posti abilitati, sono 695 sono accessibili ai giovani, in Campania su 4.066 posti abilitati, solo 1.898 sono accessibili, in Sicilia su 3.692 solo 1.420 sono accessibili ai giovani. I numeri in calo e le conseguenze negative mettono in secondo piano alcune positive novità che cominciano a manifestarsi nell’azione del Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale. L’anticipazione dei progetti a bando con dati maggiori che nel passato ci permette di avere un quadro nazionale dell’offerta di servizio civile. Il passaggio alla modalità online della presentazione delle domande da parte dei giovani è una potenziale innovazione positiva, anche se il rischio di esclusione di fasce giovanili è presente e una comunicazione dettagliata più anticipata sarebbe stata necessaria. Le organizzazioni della CNESC si impegneranno per permettere a tutti i giovani che lo vorranno di presentare domande, mettendo a disposizione le proprie sedi per tutto il periodo di apertura del bando». «Adesso che prende il via il Governo Conte, “contiamo” che il disegno di legge licenziato a inizio Agosto 2019 dal Consiglio dei Ministri del precedente Governo abbia una corsia preferenziale nei lavori parlamentari, visto che è composto da due soli articoli e i 70 milioni aggiuntivi permetterebbero il recupero di migliaia di posti su progetti già valutati positivamente. Mentre resta il rammarico per un rifinanziamento annunciato da mesi e non ancora realizzato, chiediamo che la legge di stabilità 2020 sia coerente con la realizzazione del Servizio Civile Universale, stanziando fondi adeguati a dare risposta positiva a ogni giovane che chiederà di vivere l’anno di servizio civile. In questa prospettiva il SCU potrà pienamente esprimere le sue potenzialità e contribuendo a realizzare larga parte dei punti del programma del nuovo Governo», conclude la CNESC.

settembre 10, 2019 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Bando di servizio civile 2019, ecco una guida alla candidatura per i giovani

Guida_Bando_2019Il Dipartimento delle Politiche giovanili e del Servizio Civile Universale ha pubblicato il 4 settembre Bando nazionale di selezione per 39.646 posti per giovani operatori volontari, dei quali 951 all’estero e 2.196 con “misure aggiuntive” introdotte dalla recente riforma del servizio civile universale. «Fino alle ore 14.00 di giovedì 10 ottobre 2019 – specifica il Dipartimento - è possibile presentare domanda di partecipazione ad uno dei 3.797 progetti che si realizzeranno tra il 2019 e il 2020 su tutto il territorio nazionale e all’estero». La candidatura è riservata a giovani dai 18 ai 29 anni non compiuti al momento della presentazione della domanda, con cittadinanza italiana ma anche comunitari ed extracomunitari regolarmente soggiornanti. Come per gli altri anni abbiamo preparato una piccola guida scaricabile qui in PDF, che tra informazioni utili, consigli, suggerimenti pratici e qualche curiosità, vuole accompagnare i giovani dai primi momenti della scelta del progetto fino alla compilazione della domanda.

Tra le novità di questo Bando tra l'altro, proprio la presentazione della candidatura in modalità esclusivamente on-line attraverso la piattaforma “Domanda on Line” (DOL), raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. Per accedervi i cittadini italiani residenti in Italia o all’estero e i cittadini di Paesi extra Unione Europea regolarmente soggiornanti in Italia devono dotarsi dello SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, con un livello di sicurezza pari almeno a 2. Invece, i cittadini appartenenti ad un Paese dell’Unione Europea diverso dall’Italia o a Svizzera, Islanda, Norvegia e Liechtenstein, che ancora non possono disporre dello SPID, e i cittadini di Paesi extra Unione Europea in attesa di rilascio di permesso di soggiorno, possono accedere ai servizi della piattaforma DOL previa richiesta di apposite credenziali al Dipartimento, secondo una procedura disponibile sulla home page della piattaforma stessa.

settembre 5, 2019 nella Bando nazionale, Giovani e rappresentanza, Libri e siti utili, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

ANPAS chiede più attenzione sul servizio civile universale

L’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) ha pubblicato sul suo sito un appello per un maggior investimento nel servizio civile universale. «Sono circa 14.000 i giovani che non avranno l’opportunità di partecipare a progetti di Servizio Civile - scrive l'ANPAS -. Sono state smarrite circa 14.000 opportunità di poter offrire, ad altrettanti giovani, di vivere un’esperienza che contribuisca alla loro crescita umana, professionale e soprattutto come cittadini attivi, attenti al territorio ed alla società in cui vivono».

«Sono ben oltre 14.000 le opportunità che la nostra società ha smarrito - prosegue il testo - rinunciando al contributo che oggi, quei giovani potrebbero dare svolgendo servizi utili alla società tutta e soprattutto che potrebbero offrire, nel futuro, come persone consapevoli dei bisogni, educate alla pace ed alla solidarietà sociale. ANPAS chiede con fermezza massima attenzione su un tema così delicato. La riduzione di risorse per le politiche giovanili è certamente un disinvestimento sul futuro. In un momento storico in cui la fragilità occupazionale e di sviluppo degli strumenti per l’autonomia dei giovani è così spiccata, il mancato sostegno può essere cruciale». «Occorre porre rimedio a questa grave perdita, provvedendo al rifinanziamento di almeno 70 milioni di euro, come previsto nel Disegno di Legge licenziato dal CDM del 31/07/2019, che consenta quantomeno il mantenimento del numeri di giovani impegnati nel Servizio Civile nell’anno 2018 e che ne permetta la costante crescita nel futuro», conclude l'ANPAS.

agosto 29, 2019 nella Bando nazionale, Esperienze, Riforma SC, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Servizio civile, Dipartimento pubblica elenco progetti finanziati

Con Decreto del Capo del Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale di ieri 26 agosto sono stati individuati i progetti di servizio civile universale, presentati dagli enti iscritti all’Albo di servizio civile universale, all’Albo nazionale o agli Albi delle Regioni e delle Province autonome, che sono finanziati con le risorse del Fondo nazionale per il servizio civile ad oggi definite dal Documento di programmazione finanziaria per il 2019. «Sono 3.735 i progetti di servizio civile universale - scrive in una nota il Dipartimento - che potranno essere realizzati sul territorio nazionale ed estero, con l’impiego complessivo di 39.181 operatori volontari. Quest’anno, tra le altre cose e per la prima volta, la candidatura dei giovani avverrà esclusivamente in modalità on-line grazie ad una specifica piattaforma, raggiungibile da PC fisso, tablet o smartphone, cui si potrà accedere attraverso SPID, il “Sistema Pubblico d'Identità Digitale”. È una piccola rivoluzione per il servizio civile universale che risponde alla priorità che il nostro Paese si è data di garantire ai cittadini un accesso unico, sicuro e protetto ai servizi della Pubblica Amministrazione e che assicurerà maggiore trasparenza delle procedure. Inoltre, tale modalità, permetterà una riduzione dei tempi dei procedimenti e una semplificazione dei processi, agevolando l’attività del Dipartimento, delle Regioni e Province Autonome e degli enti di servizio civile. Ai giovani verrà dato tutto il supporto necessario per la compilazione della domanda attraverso siti web, semplici manuali, indirizzi mail dedicati e, se necessario, riceveranno assistenza diretta da parte degli enti di servizio civile interessati. Chi intende partecipare al Bando, che sarà pubblicato i primi di settembre prossimo e che, si ricorda, è destinato a giovani tra i 18 e i 28 anni, può intanto cominciare a richiedere lo SPID con un livello di sicurezza 2; sul sito dell’AGID - Agenzia per l’Italia digitale (www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid) sono disponibili tutte le informazioni necessarie, anche con faq e tutorial. Chiaramente la richiesta dello SPID potrà essere effettuata anche dopo la pubblicazione del Bando».

agosto 27, 2019 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Normativa e progetti, Regioni, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Servizio Civile, novità SPID per le candidature a volontari

«Il nuovo Bando volontari del servizio civile universale (SCU) uscirà i primissimi giorni di settembre e per la prima volta la candidatura dei giovani avverrà in modalità interamente on-line». L’annuncio arriva in una intervista a "Redattore Sociale" da Titti Postiglione, Direttrice dell’Ufficio per il Servizio Civile Universale del Dipartimento Politiche Giovanili e SCU, che poi aggiunge come la data sia nata anche da un confronto con la Rappresentanza dei volontari, gli Enti e le Regioni e Province Autonome. «Abbiamo deciso – spiega Postiglione a Redattore Sociale - di evitare l’uscita a fine agosto, come lo scorso anno, perché questo avrebbe creato delle oggettive difficoltà agli enti e ai giovani, contiamo comunque di far durare il bando più di 30 giorni, quindi con una scadenza ad ottobre inoltrato, così da dare più tempo per le candidature».

Una delle principali novità di questo bando, che secondo la programmazione finanziaria dovrebbe essere da 40.651 posti complessivi, dei quali 36.854 in Italia, 500 all’estero e 2.500 destinati a progetti con misure aggiuntive, sarà la candidatura esclusivamente on-line, tramite l’utilizzo dell’identità digitale SPID. «E’ una piccola rivoluzione per il SCU e soprattutto per un Paese che ha scelto da tempo la strada della digitalizzazione – ci dice la Direttrice dell’Ufficio SCU -. I giovani potranno presentare domanda tramite una specifica piattaforma, raggiungibile da PC fisso, tablet o smartphone, cui potranno accedere dopo essersi registrati tramite SPID, il ‘Sistema Pubblico d’Identità Digitale’. Gli Identity Provider forniscono diverse modalità di registrazione, gratuitamente o a pagamento. I requisiti per candidarsi sono sempre gli stessi (avere tra i 18 anni compiuti e i 28 anni non superati al momento della candidatura, non avere subito condanne di primo grado per reati penali, essere cittadini italiani, di un altro Paese UE oppure stranieri regolarmente soggiornanti in Italia ed ovviamente non avere già svolto il servizio civile per più di 6 mesi), e lo stesso form di candidatura non è altro che la trasposizione digitale dei modelli previsti negli anni scorsi, con il vantaggio che molti dati saranno subito disponibili grazie allo SPID e che sarà possibile caricare documenti allegati direttamente in formato PDF». È stata pensata anche una soluzione per quei giovani stranieri comunitari, che in quanto tali non possono registrarsi allo SPID, ma che potranno richiedere direttamente al Dipartimento delle credenziali di accesso temporanee.

«I ragazzi potranno individuare il progetto scelto preferito tramite un apposito motore di ricerca e compilare la domanda, che come gli altri anni potrà essere solo una per tutto il bando. Anche per questo sarà importante prestare attenzione al momento dell’invio della domanda, perché non sarà possibile ritirarla, tuttavia prima di questo passaggio si potrà salvare più volte i dati, verificare la correttezza della compilazione e quindi procedere con la candidatura solo quando si sarà sicuri. Una ricevuta via mail confermerà al giovane l’avvenuta presentazione della domanda. Inoltre – altra novità – il sistema permetterà di conoscere in tempo reale il numero di candidature già arrivate per ogni progetto, così che anche la scelta da parte dei giovani possa essere più ponderata, anche riducendo la dispersione delle candidature su progetti con un alto numero di domande ma con pochi posti», aggiunge Postiglione. Questa nuova modalità è integrata con il sistema informatico “Unico” di gestione dei progetti da parte degli enti, che quindi potranno conoscere in tempo reale il numero di candidature ricevute ed avere accesso diretto ai dati dei candidati, così da averli già digitalizzati e corretti, con tutta una serie di vantaggi procedurali e una riduzione dei tempi dei processi. «Sarà sicuramente – aggiunge la Direttrice dell’Ufficio SCU -una novità non solo per i giovani, ma anche per gli enti, che saranno chiamati anche quest’anno a presentare al meglio i loro progetti tramite le proprie pagine web per consentire ai ragazzi di scegliere consapevolmente. Per questo e soprattutto per trasparenza un’ulteriore novità sarà la pubblicazione, prima dell’emanazione del Bando, di un provvedimento che farà conoscere a tutti gli enti, sia dell’Albo SCU sia degli albi nazionale e regionali, i progetti che saranno finanziati, in modo che abbiano il tempo di prepararsi al meglio per la pubblicazione del bando a settembre». «Stiamo lavorando da tempo a questo importante passaggio che a suo modo è una piccola ma doverosa rivoluzione digitale, senza però grandi stravolgimenti. Si sa che il cambiamento fa sempre un po’ paura e siamo pronti anche ad affrontare e risolvere eventuali criticità. I ragazzi saranno supportati tramite FAQ e spiegazioni on-linee come sempre gli stessi enti saranno disponibili ad aiutarli se ce ne fosse bisogno. Sarà un’importante prova per l’intero sistema, giunta al termine di un percorso condiviso, e contiamo di recepire in tempo reale tutte le osservazioni e proposte di miglioramento che ci perverranno, nell’ottica comunque di favorire sempre di più l’accessibilità dei giovani al servizio civile universale», conclude Postiglione.

agosto 23, 2019 nella Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (1)

Governo approva Disegno di legge per aumentare fondi servizio civile

Il Consiglio dei Ministri ha approvato mercoledì 31 luglio, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, un disegno di legge (DDL) composto da due soli articoli, che aumenta i fondi a disposizione del servizio civile universale. «Al fine di garantire il sostegno statale e di assicurare la continuità del contingente complessivo di operatori volontari da avviare al servizio civile – si legge nel comunicato ufficiale di Palazzo Chigi -, il testo prevede un incremento di 70 milioni di euro, per l’anno 2019, del Fondo nazionale per il servizio civile». Le risorse provengono da quelle destinate al Fondo per la riqualificazione delle aree degradate del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri per l’anno 2019. Era stato lo stesso Sottosegretario con delega, on. Vincenzo Spadafora, ad annunciare nell’ultima Consulta nazionale del 26 giugno scorso l’intenzione di accrescere le risorse economiche destinate al servizio civile. Un primo tentativo aveva puntato nei giorni scorsi a presentare un emendamento al Decreto Legge “Sicurezza bis”, in approvazione alle Camere, ma l’esito non era stato positivo. Ora arriva questa soluzione che riporta – almeno virtualmente - lo stanziamento complessivo per il fondo del servizio civile universale nel 2019 a 300milioni, cifra analoga a quella dello scorso anno. Tuttavia per averne conferma occorrerà aspettare che il DDL compia tutto il suo iter parlamentare fino all’approvazione definitiva. Ad oggi i fondi certi sono quindi quelli previsti nell’ultima Legge di Bilancio del Governo Conte, che ha stanziato 198,14 milioni di euro per quest’anno (rispetto ai 148,1 programmati dal precedente Governo Gentiloni), cui vanno aggiunti una trentina di milioni di risorse residue, portando il totale a circa 230milioni.

«La decisione del Governo, in sede di Consiglio dei Ministri e quindi di tutte le forze della maggioranza, di avviare il percorso di un disegno di legge per stanziare ulteriori 70 milioni al Fondo del servizio civile universale, avvicina l’obiettivo di mettere a disposizione dei giovani circa 50.000 posizioni di servizio civile nel 2019 – ha commentato la CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile). “Nel mentre ci riserviamo una valutazione approfondita – prosegue la nota -, non appena avremo il testo, maggiori fondi erano una delle richieste che in questi mesi avevamo avanzato al Sottosegretario Spadafora e quindi diamo una valutazione generale positiva. Il Paese e i giovani ne sono arricchiti. Auspichiamo adesso, stante lo strumento scelto (un disegno di legge) che la decisione sia confermata dal Parlamento e anche dai gruppi parlamentari di opposizione e in tempi tali da avere i fondi disponibili con il prossimo autunno». In attesa così dei fondi aggiuntivi, il prossimo Bando volontari, annunciato per fine agosto, si dovrebbe attestare intorno ai 40mila posti complessivi, dei quali 500 all’estero e 2.260 nell’ambito dei progetti con misure aggiuntive. Rispetto ai 53.363 del bando un anno fa, la diminuzione è del 25%. Tutto questo mentre è aumentato il numero di progetti presentati dagli enti dell’Albo nazionale, 2.753 rispetto ai 2.311 dello scorso anno, e conseguentemente i posti richiesti passati da 30.612 a 36.209. Con i fondi attuali, nel caso dei posti richiesti dagli enti nazionali per l’Italia, su 32.478 ne verrebbero finanziati 19.784, ossia il 60%. I posti a disposizione degli enti degli albi regionali nel bando saranno invece 16.853. [Fonte: Redattore Sociale]

agosto 5, 2019 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)

Pubblicate le graduatorie definitive dei progetti in Italia e all'estero

Con Decreto del Capo del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile universale, sono state approvate le graduatorie definitive relative ai progetti presentati dagli enti nazionali, sia per l'Italia che per l'estero. «Si precisa - scrive il Dipartimento - che la collocazione nelle graduatorie dei progetti valutati positivamente non comporta l'automatico inserimento degli stessi nei bandi per la selezione dei volontari, in quanto, ai sensi del paragrafo 9.5 delle Disposizioni, allegate al D.M. 11 maggio 2018, saranno inseriti nei bandi solo i progetti con i punteggi più elevati, fino alla concorrenza delle risorse finanziarie disponibili». Per quest'anno, salvo integrazioni, i fondi disponibili sono circa 230milioni di euro, sufficienti per l'avvio di 41mila volontari nel 2020.

luglio 19, 2019 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre | Permalink | Commenti (0)

Donne che scelgono il servizio civile

Su "IO Donna", il settimanale del Corriere della Sera, dedica un articolo alle volontarie in servizio civile. Nel testo, oltre a riportare dati ed esperienze, anche un commento di Licio Palazzini, Presidente della CNESC. Leggi tutto l'articolo a questo link.

luglio 10, 2019 nella Esperienze, Giovani e rappresentanza, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (2)

Presentato il XVIII Rapporto annuale della CNESC sul servizio civile

Sala1E' stato presentato il 3 luglio, presso la sede di Legacoop a Roma, il XVIII Rapporto Cnesc che è stato redatto anche con l'intento di "Fare cultura sul servizio civile e di identificare e condividere le buone prassi" come ha detto il vicepresidente della Cnesc Primo Di Blasio in apertura lavori. «Vogliamo far entrare nel SCU che è ancora in costruzione le capacità, le competenze, le organizzazioni che in questi anni hanno permesso un'esperienza di qualità ai giovani che hanno svolto il SC», ha commentato il presidente della Cnesc Licio Palazzini «e questa che possiamo definire una "petizione di principio" viene suffragata dai dati del rapporto oggi presentato di cui evidenzio due elementi: le quasi diecimila persone che attraverso il loro impegno hanno permesso ai 13.731 giovani di fare un'esperienza positiva e il cofinanziamento Enti Cnesc/Stato del sistema Servizio Civile». «Un'ulteriore considerazione - ha proseguito Palazzini - con questo patrimonio è importante la consonanza con il Dipartimento su programmi d'intervento con definizioni comprensibili delle finalità da raggiungere e inclusivi di chiunque voglia portare il suo contributo e su indirizzi e standard qualitativi che non stravolgono l'impianto normativo esistente per permettere la partecipazione della gran parte degli Enti accreditati». «Ci sono però alcuni aspetti ancora al vaglio dell'autorità politica su cui la valutazione è sospesa. E mi riferisco a eventuali priorità programmatiche che, se previste, abbiano comunque un peso marginale, ad una tempistica degli avvisi per gli Enti che mantenga l'obiettivo di avere un bando giovani a settembre 2020. In questo quadro - ha concluso Palazzini - determinante sarà l'obiettivo di avviare al servizio con il prossimo bando almeno 53mila giovani. Contiamo sull'impegno già espresso da parte dell'autorità politica preposta: adesso è il tempo dei risultati».

luglio 5, 2019 nella Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)