Corpi civili di pace, l'idea del Ministro Abodi per la loro stabilizzazione
Il Ministro per lo Sport e i Giovani, con delega al Servizio Civile Universale, Andrea Abodi, ha risposto il 29 febbraio in Senato ad una interrogazione parlamentare (3-00631) presentata lo scorso luglio del gruppo del Partito Democratico "sul sostegno ai corpi civili di pace composti da giovani volontari". Abodi, nella sua replica, ha ricordato come «complessivamente, la sperimentazione per le tre annualità si è concretizzata con il coinvolgimento di circa 350 volontari rispetto al contingente previsto dalla legge, pari a 500 giovani, e con una partecipazione, sempre per le tre annualità, di 13 enti tra quelli complessivamente iscritti all'albo per il servizio civile universale». «Sottolineo che in generale - ha poi proseguito - si è riscontrata una debole adesione progettuale da parte degli enti rispetto al numero di posizioni previste dagli avvisi per la presentazione dei progetti. Sono stati complessivamente presentati 73 progetti, dei quali 8 in Italia e i restanti all'estero. Allo stesso tempo, è stato evidenziato un elevato numero di candidature da parte dei giovani rispetto alle posizioni previste nei bandi di selezione dei volontari».
Per questo, «sarei dell'idea di proporre la valorizzazione dell'esperienza, garantendo una sua stabilizzazione nel quadro della programmazione ordinaria del servizio civile universale, anche tenendo conto dei prossimi risultati della sopracitata valutazione», ha specificato il Ministro. L'idea è quella di «una nuova iniziativa, che denominerei indicativamente "servizio civile per i diritti umani nel mondo", in collaborazione con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI), inquadrata nell'ambito del servizio civile universale all'estero, tenendo conto degli esiti della sperimentazione dei corpi civili di pace. L'iniziativa opererebbe in territori nei quali è già presente la cooperazione internazionale e in aree di conflitto, a rischio di conflitto e postconflitto. L'inquadramento nell'ambito del servizio civile offrirebbe il vantaggio di poter capitalizzare l'esperienza già effettuata con i corpi civili di pace, mettendo a frutto il complesso delle procedure e l'impianto dello stesso servizio civile». «Non mi sfugge il fatto che sul tema degli investimenti pubblici sul servizio civile universale dobbiamo fare dei passi in avanti, che confido si concretizzeranno - sono fiducioso - nelle prossime settimane, per trovare quelle risorse che consentano di stabilizzare almeno a 50.000 unità all'anno il servizio civile universale, cui si aggiungerebbero e si aggiungeranno il servizio civile digitale, il servizio civile ambientale, il servizio civile agricolo e i configurandi servizio civile culturale e servizio civile turistico», ha concluso il Ministro Abodi.marzo 1, 2024 nella Idee, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Guida alla selezioni del bando di servizio civile 2023
Scade domani 22 febbraio alle 14:00 la possibilità di candidarsi al bando per la selezione di 52.236 giovani da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero. A breve gli enti inizieranno le procedure di selezione, ecco una piccola guida per capire come funzionano e cosa succede.
febbraio 21, 2024 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (4)
CNESC analizza i dati del bando di servizio civile
In un documento diffuso oggi la CNESC (Conferenza nazionale enti di servizio civile) ha espresso «preoccupazione per il calo dei posti a bando, che da 71.550 del bando 2022, sono scesi a 52.236 nel bando che scade il 15 febbraio. Una riduzione del 27% che farebbe traballare la stabilità di qualsiasi impresa!». Nell'analisi pubblicata si evidenzia «l’assenza quest’anno di ben 77 enti titolari su un totale di 317 e un’importante riduzione delle opportunità di servizio da offrire ai giovani presso le proprie sedi da parte di numerosi enti. Una riduzione che ha colpito tutti: enti regionali e nazionali, comprese le grandi reti che hanno visto un taglio anche del 30%, i piccoli ent come i grandi, gli enti locali come gli enti del Terzo Settore. Questo significa che, a prescindere dai soggetti penalizzati, dalle dimensioni e dalle tipologie, siamo in presenza di una riduzione sistemica e complessiva con pesanti ripercussioni sui territori in termine di riduzione del contributo del SCU al benessere delle comunità e di continuità delle iniziative intraprese».
«Al problema dell’entità del finanziamento - dichiara la Presidente Laura Milani - si aggiunge quello cronico della stabilizzazione delle risorse. Su questo attendiamo che il Governo e il Ministro Abodi reperiscano i fondi necessari e contemporaneamente diano riscontro della possibilità di utilizzare risorse rimodulate dal PNRR. Questo incremento di risorse è necessaria premessa per superare l’attuale sistema di progettazione degli interventi di servizio civile assolutamente disfunzionale rispetto all’obiettivo di avere una programmazione di respiro triennale, basata su una maggiore semplificazione delle procedure ma soprattutto veramente coprogrammata a livello nazionale e sui territori con il coinvolgimento di tutti gli attori preposti».
«Ciascuno di noi – conclude Milani - deve sentire la responsabilità di questo impegno perchè ogni posto non finanziato è un’opportunità in meno per i giovani. Una situazione che interpella soprattutto le istituzioni, proprio in un momento storico in cui i giovani chiedono di essere riconosciuti e ascoltati, coinvolti e valorizzati».
febbraio 5, 2024 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Nuovo Avviso per la progettazione del servizio civile. Le novità.
Martedì 30 gennaio il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale ha pubblicato l'avviso per la presentazione dei programmi di intervento per l’anno 2024. Per il Servizio civile universale ordinario gli enti avranno tempo fino alle ore 14.00 del 10 maggio 2024, mentre per il Servizio civile digitale la scadenza è sempre alle ore 14.00 del 28 marzo 2024. Principale novità dell'Avviso è l'introduzione di un limite ai posti richiedibili in ogni Programma: per la progettazione ordinaria si va dai 300 ai 600 posti al massimo in base all'estensione territoriale dei programmi (rispettivamente territorio regionale/di provincia della stessa regione oppure programma d’intervento sul territorio interregionale), mentre per la progettazione del SCD il limite scende rispettivamente a 100 e 200 posti. Con un'altra Circolare il Dipartimento aveva precisato nei giorni scorsi anche alcuni aspetti relativi alle “Tecniche e metodologie di realizzazione della formazione specifica”.
gennaio 31, 2024 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
L'impegno del Ministro Abodi per nuovi fondi per il servizio civile
Martedì 23 gennaio il Ministro con delega al servizio civile, Andrea Abodi, ha risposto all'interrogazione parlamentare dell'on. Toni Ricciardi (PD). Nel farlo il Ministro Abodi ha sottolineato come «Nel triennio 2021-2023, il Fondo per il Servizio Civile Universale ha beneficiato, oltre che del finanziamento ordinario indicato dalla legge di bilancio, anche di quello PNRR (Missione 5 - Componente C1 - Misura I2.1 - Investimento 4) - che prevede la promozione dello sviluppo individuale e professionale dei giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni e la loro acquisizione di competenze attraverso l'iniziativa “Servizio civile universale” - con un importo pari a 650 milioni di euro, distribuito in tre cicli relativi al triennio considerato». Grazie a questi fondi - aggiunge Abodi - «con riferimento all'anno 2023, come indicato nel Documento di programmazione finanziaria, approvato con decreto del capo del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale n. 941 del 30 ottobre 2023, sono state previste 44.921 posizioni di operatori volontari, dei quali 43.816 per l'Italia e 1.105 per l'estero». Questi numeri per il Ministro sono anche conseguenza dell'adeguamento ISTAT dell'assegno mensile dei volontari, passato da 444,30 a 507,30 euro al mese: «A seguito dell'adeguamento, il costo unitario annuo dell'operatore volontario, comprensivo degli ulteriori oneri (ad esempio, la polizza assicurativa, il contributo per l'erogazione della formazione) è pari a 6.229, oltre le ulteriori misure a favore dei giovani previste dal decreto legislativo n. 40 del 2017. Tale aggiornamento, pur avendo positivamente valorizzato l'istituto, ha contribuito in maniera decisiva alla riduzione delle posizioni finanziabili ed ha coinvolto dal mese di maggio 2023 anche i volontari avviati con il bando 2022».
Il Ministro Abodi anticipa poi i fronti di impegno per recuperare nuovi fondi: «Mi sono adoperato in prima persona al fine di incrementare le posizioni disponibili, reperendo ulteriori risorse sia dalle economie di gestione degli anni precedenti, sia dall'integrazione effettuata dal Ministero dell'Economia e delle finanze relativa all'assegnazione del Fondo nazionale per gli interventi del Servizio civile universale di euro 10 milioni. [...] Mi preme, inoltre, far presente il nostro impegno per aumentare le posizioni di operatore volontario nell'ambito di bandi tematici finanziati con risorse specifiche. In particolare, attraverso: il servizio civile digitale, finanziato con misure PNRR sulla base di un accordo con il Dipartimento per la trasformazione digitale, per complessivi 55 milioni di euro su tre cicli (2022-2024). In tale contesto, il bando del servizio civile digitale 2023 sta consentendo l'avvio di oltre 4.300 operatori volontari, cui seguirà, nel 2024, un ulteriore bando per circa 2.500 posizioni di operatore volontario. Ancora: il servizio civile ambientale, finanziato sulla base di un protocollo d'intesa con il Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica che prevede, nei primi mesi del 2024, la pubblicazione di un bando per la selezione di circa 2.200 posizioni; il servizio civile agricolo, di ultima generazione possiamo dire, finanziato sulla base di un protocollo d'intesa con il Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che prevede ulteriori 1.000 posizioni di operatore volontario. In aggiunta a ciò, stiamo lavorando per giungere alla pubblicazione di un quarto bando in ambito turistico, così da incrementare il totale delle posizioni di operatore volontario, arrivando a circa 60.000». «Infine, vorrei anche far presente che, per l'anno 2024, in raccordo con il Ministero dell'Economia e delle finanze e il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, si stanno individuando ulteriori risorse per il Fondo nazionale per il Servizio civile volte ad integrare l'attuale stanziamento previsto nella legge di bilancio (pari a 143.051.985 euro) e a garantire il maggior numero possibile delle posizioni di operatore volontario finanziabili», conclude Abodi.
gennaio 24, 2024 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Interrogazione su riduzione posti bando servizio civile
È stata presentata lo scorso 11 gennaio dall'on. Toni Ricciardi (PD), un'interrogazione parlamentare (3-00911) al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per lo sport e i giovani in merito alla riduzione dei posti nel Bando di servizio civile universale da poco pubblicato. «In data 22 dicembre 2023 - scrive l'on. Ricciardi - il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale ha adottato il decreto n. 1233 del 2023, ammettendo a finanziamento programmi di intervento con punteggio fino a 84,30, operando una riduzione del numero di operatori volontari di quasi 20 mila unità, passando dai circa 71 mila del 2023 ai 50 mila per il 2024; tale contrazione ha suscitato la dura reazione di molti enti e amministrazioni locali, come ad esempio in Irpinia, evidenziando il ferale colpo inferto ai territori delle aree interne, che attraverso questo progetti declinano princìpi di coesione che altrimenti verrebbero ad essere pregiudicati».
«A detta degli animatori della protesta - prosegue il testo - si tratta di un provvedimento incoerente rispetto agli annunci espressi dal Governo con l'ipotesi di estendere anagraficamente la platea dei volontari e con l'aumento dell'importo mensile percepito dai volontari, portato da 444 a 507 euro; si tratta di un taglio di posti penalizzante anche rispetto al 15 per cento dei posti messi a concorso nella pubblica amministrazione riservati ai candidati che hanno concluso un periodo di servizio civile volontario». Per questo l'on. Ricciardi chiede « quali siano le ragioni di tale contrazione di disponibilità e quali iniziative si intenda adottare al fine di reperire le risorse necessarie per riportare le disponibilità a quelle almeno dell'anno precedente tutelando i progetti che riguardano le aree interne».gennaio 15, 2024 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Borrelli (AMESCI) il nuovo Presidente della Consulta nazionale del Servizio Civile Universale
È Enrico Maria Borrelli (AMESCI) il nuovo Presidente della Consulta nazionale del Servizio Civile Universale. L'elezione è avvenuta nella prima riunione della nuova Consulta del 20 dicembre 2023. «Il nuovo presidente - ricorda in una nota il Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU - avrà il compito di guidare i lavori dell’organismo permanente di consultazione, riferimento e confronto per le questioni concernenti il servizio civile universale. Nel corso della stessa riunione è stato eletto come vicepresidente Vincenzo De Bernardo, rappresentante della Confederazione cooperative italiane».
Alla vigilia della Consulta, in un comunicato, l'Unione Nazionale Servizio Civile (UNSC) ha augurato «a tutti i nuovi componenti della Consulta Nazionale per il Servizio Civile buon lavoro». «Ci congratuliamo - prosegue la nota stampa - con Claudio Di Blasi e con l'associazione Mosaico (socio fondatore dell'Unione) per la sua nomina e manifestiamo tutta la nostra disponibilità a collaborare con il Dipartimento, le Regioni, la Consulta e tutti gli attori coinvolti a vario titolo nel sistema Servizio Civile per il suo continuo miglioramento». «Ci aspettiamo quindi che il lavoro della Consulta possa favorire il reperimento di fonti di finanziamento stabili, stimolare un reale confronto tra gli attori del sistema ed incentivare la collaborazione tra i vari Enti di Servizio Civile. Il nostro approccio vuole essere costruttivo ed inclusivo, per questo abbiamo cercato, già durante la nostra assemblea di lancio, di aprire il dialogo con i rappresentanti istituzionali e le altre reti storiche del Servizio Civile, per tradurre in azioni concrete le idee e le buone intenzioni. Nei prossimi mesi condivideremo con la Consulta e le altre reti gli esiti dei nostri lavori con l'intento di coordinare e sostenere gli sforzi di tutti, tralasciando ogni logica di appartenenza».
dicembre 20, 2023 nella Appuntamenti, Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
1 dicembre: a Catania evento di lancio dell’Unione Nazionale Servizio Civile (UNSC)
Si terrà oggi 1° dicembre a Catania l’evento di lancio dell’Unione Nazionale Servizio Civile (UNSC), l'associazione di 73 enti titolari di SCU costituatasi quest'anno. I rappresentanti degli enti si riuniranno al centro “Le Ciminiere” per discutere insieme del futuro del Servizio Civile. All'evento parteciperanno, oltre ai soci dell'UNSC anche 500 operatori volontari, una rappresentanza del Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU, delle Regioni, degli Operatori Volontari e alcune tra le principali reti di rappresentanza degli enti, quali la CNESC e il CSVnet.
«Sarà l’occasione - spiegano i promotori - per presentare e discutere il programma con cui nasce l’Unione: "rappresentanza" per dare pari voce a tutti gli Enti di Servizio Civile presso le sedi istituzionali, in primis presso il Dipartimento, e condividere le informazioni utili; "innovazione" per snellire il più possibile la burocrazia superflua e sostenere azioni innovative, condividendo buone pratiche e strumenti di semplificazione; "condivisione", per ripensare l’attuale sistema di attribuzione dei posti-volontari premiando davvero la qualità e il territorio e assicurando stabilità alle organizzazioni ospitanti». L’evento sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook dell’Unione aperta con l’occasione: facebook.com/unioneserviziocivile. Pubblicato anche il nuovo sito dell’Unione dove nei prossimi mesi verranno pubblicati vari dossier su temi di rilevanza per l’Unione e il Servizio Civile.
dicembre 1, 2023 nella Appuntamenti, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Regioni, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Fondi per il servizio civile, solo 143 milioni in Legge di Bilancio
È stata presentata lo scorso 30 ottobre in Senato la Legge di Bilancio 2024, che prevede poco più di 143milioni a disposizione del fondo per il Servizio Civile Universale per ciascuno dei prossimi 3 anni. Uno stanziamento che permetterebbe l'anno prossimo l'avvio di poco più di 20mila operatori volontari, a fronte degli oltre 50mila messi a bando negli ultimi anni. Intanto il Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU ha pubblicato le graduatorie provvisorie dei programmi e dei progetti presentati entro la scadenza dello scorso 26 maggio. Gli enti possono far arrivare le loro eventuali osservazioni entro il prossimo 9 novembre.
novembre 2, 2023 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Relazione al Parlamento 2022 e commento su abbandoni
Lo scorso 10 ottobre è stata pubblicata la Relazione sull'organizzazione, sulla gestione e sullo svolgimento del servizio civile universale relativa all’anno 2022, predisposta per la presentazione al Parlamento ai sensi dell'articolo 23 del Decreto legislativo del 6 marzo 2017, n. 40. La relazione, curata dal Dipartimento, traccia il bilancio del lavoro svolto nel corso dell’anno 2022, illustrando le diverse questioni trattate dal Dipartimento facendo un quadro sintetico delle attività condotte dalle Regioni e dalle Province Autonome e fa il punto sullo stato del Servizio civile universale in Italia. Il dato più rilevante e commentato è quello degli abbandoni, pari al 27% dei posti. Intervistata da Vita.it Laura Milani, Presidente della Conferenza Nazionale degli Enti per il Servizio Civile (CNESC), sottolinea la necessità non solo di entrare nel dettaglio delle ragioni, ma anche di un’azione coordinata di rilancio, a partire dai fondi dedicati.
ottobre 16, 2023 nella Appuntamenti, Esperienze, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Oltre 29mila domande per il bando di Servizio Civile Digitale
l Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale ha comunicato che sono state oltre 29.000 le domande effettive presentate esclusivamente on line, attraverso la piattaforma dedicata, per il Bando di servizio civile digitale chiusosi lo scorso 28 settembre e che vedeva 4.629 posizioni disponibili. «Il Bando - specifica il Dipartimento - attiene al 2° Ciclo della misura, contenuta nel PNRR Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” - Componente 1- Misura 1.7.1 Investimento 1.7 “Competenze digitali di base”, a titolarità del Dipartimento per la Trasformazione digitale e di cui il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale è soggetto attuatore. I posti disponibili sono riferiti a oltre 200 progetti afferenti a 76 programmi di intervento da realizzarsi in Italia per la durata di dodici mesi su tematiche quali amministrazione digitale, reti accessibili, inclusione sociale, salute digitale, semplificazione nell’accesso ai servizi on line per i cittadini, già finanziati con Decreto del Capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale del 4 luglio 2023, n. 595». L’avvio dei progetti e le date di subentro seguono il calendario pubblicato a questo link.
«I numeri dell’ampia partecipazione al Bando per il ‘Servizio civile digitale 2023’ appena chiuso - sottolinea il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi - , con quasi trentamila domande presentate, sono significativi e rappresentano un’ulteriore conferma della richiesta dei giovani di una partecipazione attiva e di un impegno civico nei territori e per la crescita della nostra Nazione. I giovani selezionati andranno a ricoprire il ruolo di “facilitatori digitali” e potranno contribuire all’accrescimento delle competenze digitali diffuse per favorire l’uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, nonché promuovere i diritti di cittadinanza attiva da parte di tutti».
ottobre 5, 2023 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Interrogazione parlamentare sui Corpi Civili di Pace
È stata presentata dai senatori del PD lo scorso 27 luglio un'interrogazione parlamentare al Ministro per lo sport e i giovani con delega al servizio civile, Andrea Abodi, riguardante i Corpi Civili di Pace (Atto n. 3-00631). «L’istituzione dei corpi civili di pace - ricorda il senatore Del Rio, primo presentatario, insieme ai suoi colleghi di partito - rappresenta una novità quasi assoluta nel panorama europeo e mondiale e prevede la formazione, rafforzata e specialistica, dei giovani volontari ammessi alla sperimentazione dei corpi civili di pace effettuata dall’ente o dall’organizzazione proponente il progetto in collaborazione o in partenariato con centri studi o di ricerca, istituti universitari o altri organismi, con competenze nelle materie relative ai progetti».
«Il 25 maggio 2023 - proseguono- , è stato pubblicato il terzo bando per la selezione di 153 operatori volontari da impiegare nei progetti per i corpi civili di pace, da realizzare in Italia e all’estero». per il quale «il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale ha reso noto come in pochissimi giorni siano arrivate più di 800 candidature». «Come evidenziato dalla presidente della Conferenza nazionale enti servizio civile, Laura Milani: “È un bel segnale che arriva dai giovani, un riconoscimento dell’interesse nei confronti di questo Istituto sperimentale di costruzione di una pace positiva e di diffusione della cultura della nonviolenza e della solidarietà. La guerra in Ucraina e i tanti conflitti nel mondo ci spingono a investire maggiormente nella trasformazione non violenta dei conflitti e in forme di prevenzione che permettano di intervenire prima che si accendano focolai di guerra”; val la pena evidenziare come i CCP agiscano in qualità di difensori dei diritti umani e operino per prevenire e trasformare il conflitto attraverso attività di mediazione, dialogo, informazione e promozione dei principi democratici: interventi che si configurano come azione civile di operatori professionali e volontari che, come parti terze, sostengono gli attori locali nella prevenzione e trasformazione dei conflitti». Per questo «a fronte di una richiesta di partecipazione così elevata da parte di giovani donne e uomini, appare certamente opportuno un investimento di adeguate risorse da parte del Governo volto alla stabile organizzazione dei corpi civili di pace, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno adoperarsi affinché, già in occasione del prossimo provvedimento di spesa o comunque in sede di approvazione del disegno di legge di bilancio, il Governo stanzi maggiori risorse in favore dei corpi civili di pace, anche alla luce della grande richiesta di partecipazione registrata in questi anni», concludono i senatori PD.
settembre 19, 2023 nella Appuntamenti, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Proroga bando di progettazione Servizio Civile "Ambientale"
Lo scorso venerdì 15 settembre il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale (SCU) ha prorogato alle ore 14,00 del 18 ottobre la scadenza per la presentazione dei programmi d’intervento specifici per il “Servizio Civile Ambientale”, originariamente indicata per il 29 settembre. Tutti i dettagli a questo link.
settembre 18, 2023 nella Appuntamenti, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Ministro Lollobrigida: "Quest'anno attiveremo il servizio civile agricolo"
Intervenendo il 25 luglio al Food Summit della Fao a Roma, il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato come «un asset strategico sia quello della formazione, in termini di educazione alimentare nelle scuole e di formazione di nuovi imprenditori agricoli negli studi agrari. Finanziamo l'acquisto di terra per giovani e donne che non hanno risorse proprie, che servono anche a ripopolamento di aree interne e da quest'anno attiveremo il servizio civile agricolo che permetterà ai giovani di fare un'esperienza di contatto con il mondo dell'agricoltura». «Vogliamo che l'agricoltura torni centrale anche in termini culturali, non solo per la produzione ma anche per la manutenzione del territorio. Per noi, gli agricoltori, gli allevatori e i pescatori restano i primi ambientalisti su questo pianeta perché sono quelli che traggono dalla terra e dal mare, dall'allevamento, le risorse per sostenere le proprie famiglie e spesso sono legate a questa attività per tradizione familiare e troppo spesso, invece, sono state creati dei meccanismi che hanno messo in contrasto l'agricoltore con la manutenzione dell'ambiente, con politiche viziate da ideologismi che hanno penalizzato il sistema agricolo.». ha aggiunto Lollobrigida.
luglio 26, 2023 nella Appuntamenti, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Come cambia il servizio civile con gli ultimi provvedimenti del Governo
Due recenti leggi, la n. 74 del 21 giugno 2023 sul “Rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche” e la n. 85 del 3 luglio 2023 su “Misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro” hanno cambiato il Servizio Civile Universale, prevedendo la prima una riserva del 15% nei concorsi pubblici e la seconda un maggior collegamento con la misura del “Supporto per la formazione e il lavoro”. «Il primo aspetto va nella direzione di quanto già previsto a favore dei volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate – ci dice Emanuele Rossi, Professore ordinario di Diritto costituzionale presso la “Scuola Superiore Sant'Anna” di Pisa -, cosa che aveva già iniziato a fare il D.Lgs. 77/2002 in termini di valorizzazione del Servizio Civile Nazionale». «In una logica di coerenza si dovrebbe estendere la misura anche a chi ha fatto in passato il servizio civile volontario, se non addirittura quello degli obiettori. E’ un elemento che andrebbe approfondito, ma l’importante che questa misura non concorra a far perdere l’idealità, e quindi l’identità, del SCU», aggiunge Rossi.
«È importante – aggiunge il giurista – tutto ciò che può valorizzare questa esperienza, ma allo stesso tempo occorrerebbe garantire quegli aspetti di qualità, come ad esempio la formazione o i progetti, che caratterizzano questa esperienza, e la rendono diversa rispetto ad una semplice misura di formazione professionale». Per tale ragione, Rossi sottolinea la delicatezza del tema dell’utilizzo del SCU in un contesto di politiche attive del lavoro: «Ci sono da tempo delle esperienze che si collocano in un’area di mezzo tra gli estremi rappresentati dal volontariato puro e dal lavoro vero e proprio, ad esempio con riguardo a quelle forme che potremmo chiamare di volontariato imposto o incentivato. In quest’area spesso viene collocato anche il SCU, rendendolo così una forma spuria, un ibrido rispetto alla sua identità originaria». «Occorrerebbe forse tornare a distinguere queste esperienze, anche nei termini con cui sono indicate, valorizzando l’identità propria del servizio civile come servizio alla comunità da un lato (“difesa della Patria” nell’ampia accezione indicata dalla Corte costituzionale) e come formazione dei giovani alla, come abbiamo provato fare proprio nei giorni scorsi a Malosco (TN) nel Seminario promosso dalla Fondazione Zancan e da Caritas Italiana», conclude Emanuele Rossi.
luglio 21, 2023 nella Appuntamenti, Esperienze, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Il Servizio Civile Universale secondo l'Intelligenza Artificiale
Ha esordito oggi anche in Italia Bard, la chatbot di intelligenza artificiale generativa di Google, che si affianca alla più famosa Chat GPT (acronimo di Chat Generative Pre-trained Transformer), che appartiene alla società di ricerca OpenAI. Entrambe sono sostanzialmente algoritmi che assimilano i contenuti che sono presenti sul web, apprendono delle informazioni e le rielaborano sotto forma di testo, più o meno lungo. Allo stesso tempo, tutte e due questi strumenti non sono esenti da difetti, anche sono in continua evoluzione. Abbiamo provato a chiedere loro "Cosa è il Servizio Civile Universale", ed ecco di seguito le loro risposte, con non pochi errori, omissioni (pensiamo alla "Difesa della patria") e imprecisione (da notare come BARD proponga anche delle alternative di risposta, ma tutte con le stesse problematiche). Una definizione ufficiale di SCU è possibile trovarla qui.
ChatGPT«Il servizio civile universale italiano è un programma nazionale che offre ai giovani italiani la possibilità di dedicare un periodo di tempo a un servizio di interesse generale presso enti pubblici, associazioni, organizzazioni non governative (ONG) e altri enti che operano nel settore sociale, culturale o ambientale. Il servizio civile universale italiano è stato istituito nel 2001 come alternativa al servizio militare obbligatorio. È aperto a giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni e ha una durata di 12 mesi. Durante questo periodo, i partecipanti svolgono attività di volontariato retribuite e ricevono un'indennità mensile. Le attività del servizio civile universale in Italia coprono una vasta gamma di settori, tra cui assistenza sociale, tutela dell'ambiente, promozione culturale, educazione, sostegno alle persone con disabilità, integrazione dei migranti, prevenzione dei disastri, cooperazione internazionale e molti altri. Per partecipare al servizio civile universale italiano, i giovani devono presentare una domanda durante le selezioni annuali che vengono bandite dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. I candidati vengono valutati in base ai requisiti specifici e alle competenze richieste dai progetti proposti dagli enti accreditati. Durante il servizio civile universale, i giovani hanno l'opportunità di acquisire competenze professionali, sociali e personali, sviluppando una maggiore consapevolezza sociale e cittadinanza attiva. Al termine del periodo di servizio, i partecipanti ricevono un attestato di servizio civile che può essere valorizzato nel campo lavorativo o educativo. È importante sottolineare che le informazioni sopra riportate sono basate sul mio ultimo aggiornamento di conoscenze nel settembre 2021. Si consiglia di verificare le normative e le procedure più recenti riguardanti il servizio civile universale italiano presso le autorità competenti o il sito web ufficiale del Servizio Civile Nazionale».
BARD
«Il Servizio Civile Universale (SCU) è un'istituzione italiana che offre a giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni la possibilità di svolgere un anno di servizio volontario presso enti pubblici, enti del terzo settore e altre organizzazioni che operano nei settori della tutela del patrimonio culturale e ambientale, della promozione sociale, della cooperazione allo sviluppo, della difesa civile e della protezione civile. L'SCU è stato istituito nel 2006 ed è nato dall'idea di promuovere la partecipazione dei giovani alla vita civile e sociale del Paese, attraverso un'esperienza di volontariato qualificato e retribuito. Ogni anno sono pubblicati diversi bandi di concorso per l'ammissione al servizio civile, che vengono gestiti dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale. Per partecipare al servizio civile è necessario essere in possesso di determinati requisiti, tra cui: Cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell'Unione Europea; Età compresa tra i 18 e i 28 anni; Diploma di scuola media superiore o titolo di studio equipollente; Buona conoscenza della lingua italiana; Non aver riportato condanne penali; Non essere in servizio militare o civile; Non essere iscritti ad altre forme di volontariato. I volontari del servizio civile percepiscono un assegno mensile di circa 400 euro, hanno diritto a un'assicurazione contro gli infortuni e hanno diritto a 26 giorni di ferie. Il servizio civile è un'esperienza importante che consente ai giovani di acquisire nuove competenze, di contribuire al miglioramento della società e di crescere come persone».
luglio 13, 2023 nella Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Toscana: arriva nuova legge sul Servizio Civile regionale
L'11 luglio il Consiglio regionale della Regione Toscana ha votato la riforma del Servizio Civile Regionale (L.R. 35/2006). Tra le novità illustrate dal presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd), che ha sottolineato come “la riforma risponda alla necessità di migliorare e potenziare il servizio civile con l’introduzione di maggiori strumenti di tutela e partecipazione per i giovani avviati al servizio”, una semplificazione e una maggiore uniformità della possibile articolazione dell’orario di servizio per ogni progetto, per semplificare la gestione dei registri delle presenze da parte degli enti e velocizzare il controllo degli stessi da parte dell’Ufficio regionale.
È prevista poi una maggiore uniformità con il servizio civile universale, eliminando quelle previsioni che costituiscono un aggravio di procedure sia per gli enti che per i giovani e che a livello nazionale sono state eliminate già da alcuni anni, quali l’abrogazione dell’obbligo di esibire una certificazione medica attestante l’idoneità del giovane a svolgere il servizio civile regionale. E questo ha spiegato il presidente Bugliani “permetterà di eliminare i costi a carico del Servizio sanitario regionale”. Previsto poi un ampliamento delle possibilità per i giovani di svolgere il servizio civile regionale, consentendo loro di poter ripetere l’esperienza fino ad un massimo di due volte – seppur con alcune limitazioni – e consentendo a chi ha già svolto il servizio civile nazionale o universale di poter svolgere il servizio civile regionale. Viene poi eliminato il rimborso spese di viaggio per i membri della Consulta regionale per il servizio civile. Viene infine stabilito un riallineamento, in caso di finanziamento con fondi comunitari, delle procedure di emanazione dei bandi progetti, nonché di approvazione e finanziamento degli stessi, ma anche di ammissione al servizio dei giovani selezionati.
luglio 12, 2023 nella Appuntamenti, Normativa e progetti, Regioni, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Nasce l'Unione Nazionale Servizio Civile
Dopo la Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile (CNESC) e il Forum Nazionale del SC, arriva una nuova associazione di enti del Servizio Civile Universale (SCU). Costituitasi formalmente lo scorso 8 giugno, l’Unione Nazionale Servizio Civile (UNSC) intende “rappresentare le istanze dei piccoli enti nell'ambito della consulta nazionale del SCU , auspicando che un rappresentante della stessa ne possa far parte o che comunque possa interloquire con gli organi preposti nell'interesse e nella promozione del Servizio Civile Universale”. Gli enti titolari di accreditamento che ne fanno parte ad oggi sono 72, dei quali 21 iscritti alla sezione nazionale dell’Albo e 51 alle sezioni Regionali (Lombardia, Marche, Sicilia, Lazio, ecc..), rappresentativi di 1.950 Enti di accoglienza e 16.700 sedi di attuazione, e con 14mila posti finanziati nell’ultimo Bando volontari.
«La nascita dell’UNSC è la conseguenza quasi naturale di un lavoro di network che ho iniziato quasi in contemporanea alla mia nomina a Presidente della Consulta nazionale del SCU», ci dice Giovanni Rende, ex Rappresentante nazionale dei giovani in servizio civile ed oggi direttore dell’Unione. «Ho sempre pensato – aggiunge - che tutti gli enti del SCU avessero diritto a sapere quello che veniva deciso in Consulta nazionale, così mi sono sempre adoperato per fare un lavoro di comunicazione e diffusione che è stato molto apprezzato e ha portato quasi spontaneamente all’idea di costituirsi in associazione in vista delle nomine per la prossima Consulta».
Tra gli obiettivi della neonata Associazione, oltre che “dare voce a tutti gli Enti di Servizio Civile Universale”, anche ai più piccoli quello di fare proposte per snellire il più possibile la burocrazia superflua e sostenere azioni innovative, soprattutto in un ottica di una migliore proposta per i giovani”, ci precisa Rende. «Il terzo obiettivo è quello più “politico”: puntare ad un sistema che non sia basato più sulla “competizione” fra gli enti, che a volte arriva a forme di “conflittualità”, bensì sulla collaborazione e cooperazione, anche superando l’attuale logica dei progetti valutati perlopiù su parametri discrezionali e puntando più su una modalità che tenga conto delle reale esigenze dei territori, delle richieste dei giovani e dello storico degli avvii gestiti negli anni dagli enti», conclude Rende, che poi annuncia un possibile evento di lancio dell’UNSC a settembre.
L’UNSC è presieduta da Gianluca Sannino (Opportunity APS) e oltre a Rende vede presenti nel suo Consiglio, in maniera rappresentativa del Nord, Centro, Sud Italia e dell’estero, Cinzia Giannoni, che opera nell’Associazione “Come Pensiamo”, Claudio Di Blasi già membro uscente della Consulta nazionale come rappresentante dell’Associazione lombarda Mosaico, Roberto Pretini dell’ente marchigiano “Grimani Buttari” e Francesco Patanè dell’Istituto Gonzaga, che ha sede in Sicilia.
Tra i vari enti è curioso il caso dell’Associazione per lo Sviluppo e la Cooperazione Internazionale (ASVCI) e l’Associazione “Famiglia in Musica” che condividono gli stessi contatti di una società privata, la Nomina s.r.l., che tramite il suo sito dà ampia pubblicità a questa consulenza. ASVCI e AFAM inoltre condividono con Nomina s.r.l. lo stesso indirizzo della sede operativa e il loro Rappresentante legale, che è anche l'Amministratore delegato della Nomina s.r.l..
luglio 11, 2023 nella Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Servizio Civile Ambientale, nuovo bando di progettazione
Lo scorso 6 luglio il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale (SCU) è emanato un nuovo bando di progettazione sul "Servizio Civile Ambientale", frutto di un protocollo d'intesa con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. «Con questo nuovo bando di progettazione - ha dichiarato il Ministro con delega, Andrea Abodi - si apre per gli Enti, e a stretto giro anche per i giovani, la possibilità di attuare iniziative concrete, sistematiche, organizzate e finalizzate, dedicate all'ambiente ad ampio spettro, alla sostenibilità, anche attraverso lo sviluppo, la crescita e l'affermazione dell'educazione ambientale applicata, nella dimensione quotidiana». «Il servizio civile ambientale - hanno affermato il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto e il Sottosegretario Claudio Barbaro, con delega al servizio civile ambientale - è una straordinaria opportunità per il nostro Paese. Oggi più che mai, è fondamentale uno sforzo educativo e culturale globale, che coinvolga soprattutto i più giovani, per creare cultura e consapevolezza sulle nostre azioni e le loro conseguenze ambientali», ha aggiunto Pichetto. Gli enti hanno tempo fino alle ore 14:00 del prossimo 29 settembre per presentare i nuovi programmi e progetti, secondo le modalità indicate nello specifico bando.
luglio 10, 2023 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Il nuovo Decreto lavoro riforma il servizio civile universale
Lo scorso 29 giugno la Camera dei Deputati ha approvato con 154 voti favorevoli e 82 contrari il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro (C. 1238), già approvato dal Senato. Anche questo Decreto, come quello sulla P.A., contiene delle novità che riguardano il servizio civile universale (SCU).
In particolare l’articolo 12 – modificato dal Senato - istituisce, dal 1° settembre prossimo, il Supporto per la formazione e il lavoro, che consiste in un’indennità mensile di 350,00 euro riconosciuta in favore dei soggetti di età compresa tra 18 e 59 anni che partecipano a progetti di politiche attive del lavoro, tra cui ora è compreso anche il servizio civile universale, o a progetti utili alla collettività, che versano in determinate condizioni economiche (es: basso ISEE) e che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione (o che fanno parte di nuclei che accedono a tale Assegno, ma non sono considerati nella relativa scala di equivalenza e non sono obbligati alle attività individuate nel progetto di inclusione sociale e lavorativa). Questa indennità è corrisposta per l’intera durata dei progetti a cui partecipano i suddetti soggetti e comunque per un periodo massimo di 12 mesi. Come spiega lo stesso ufficio studi della Camera «per lo svolgimento di tali ultime attività possono essere riservate quote supplementari nei bandi di selezione anche in deroga ai requisiti di partecipazione previsti dall’articolo 14, comma 1, del D.Lgs. 40/2017, in base al quale sono ammessi a svolgere il servizio civile universale (su base volontaria e senza distinzioni di sesso) i cittadini italiani o di Paesi appartenenti all'UE e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età, e dall’articolo 16, comma 8, del medesimo D.Lgs. 40/2017, in base al quale i soggetti che hanno già svolto il servizio civile nazionale o universale non possono presentare istanze di partecipazione ad ulteriori selezioni (comma 1, ultimo periodo)». In sostanza, per determinate categorie di soggetti, viene allargata l'età di partecipazione e la possibilità che il SCU sia ripetibile.
luglio 3, 2023 nella Idee, Normativa e progetti, Riforma SC, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Servizio civile: aumenta assegno mensile e arriva riserva del 15% in concorsi
Arrivano grandi novità per i giovani operatori in Servizio Civile Universale (SCU). Per effetto di quanto previsto dal D.Lgs. 40/2017 il Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU ha aumentato dallo scorso 1° maggio l'assegno mensile a 507,30 euro. "Si tratta di un adeguamento legato all’andamento del tasso di inflazione, che aggiorna in maniera strutturale e sostanziale l’assegno mensile da 444,30 euro a 507,30 euro con decorrenza 1° maggio 2023. L’incremento riguarda tutti gli operatori volontari, sia quelli attualmente in servizio che quelli che si apprestano a cominciare", ha spiegato il Dipartimento. Inoltre il Decreto legge PA, approvato in via definitiva al Senato lo scorso 20 giugno, prevede una riserva di posti pari al 15%, nei concorsi pubblici e per le assunzioni di personale non dirigenziale, in favore degli operatori volontari che abbiano concluso il servizio civile universale senza demerito. "Un riconoscimento - ha commentato il Dipartimento - al valore e all’esperienza di chi ha prestato servizio come volontario dedicandosi, per un periodo della propria vita, alla cura del bene pubblico e sviluppando sempre di più senso civico e spirito di appartenenza alle nostre comunità".
giugno 23, 2023 nella Bando nazionale, Esperienze, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Servizio civile, resi noti i programmi finanziati
È stato pubblicato nella serata del 23 novembre il Decreto di finanziamento dei programmi e dei progetti di servizio civile universale (SCU) per il 2022, che saranno inseriti nel Bando volontari di imminente uscita. Si tratta, come specifica lo stesso Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU, di “530 programmi da realizzarsi in Italia, collocati in graduatoria con un punteggio uguale o superiore a 77,7, per un numero totale di 70.525 posti e di 37 programmi da realizzarsi all’estero, per un totale di 1.216 posizioni da operatore volontario, fino ad esaurimento di tutte le posizioni potenziali”. Complessivamente saranno quindi 71.741 i posti a disposizione dei giovani, dato superiore allo scorso anno, quando furono 64.331, e numero più alto in assoluto dal 2001, da quando cioè esiste il servizio civile su base volontaria.
Ingente anche il finanziamento, pari a quasi 360milioni di euro, dei quali 200 milioni provenienti dal PNRR e un’ulteriore quota di 84,5 milioni derivanti dai posti non coperti nel precedente Bando del 2021, come richiesto dagli enti in Consulta nazionale. Infatti, accanto al record di posti finanziati negli ultimi anni, coincidenti soprattutto con la riforma del servizio civile in chiave “universale”, va segnalato anche un significativo aumento dei posti che rimangono vuoti per mancanza di candidature o per rinunce dei giovani. Come denunciato sempre dagli enti di SCU, diminuisce da un lato il numero di domande per ogni posto disponibile, passate dalle 2,2 del 2020, a 1,7 dello scorso anno, e contemporaneamente c’è un 30% circa di giovani candidati che non si presentano ai colloqui di selezione. Per Diego Cipriani, capo Ufficio Ufficio Giovani, Nonviolenza, Servizio civile di Caritas Italiana, “si tratta di un trend in aumento rispetto al passato, che accomuna la partecipazione al bando del servizio civile a molti altri concorsi pubblici, per i quali si registra un alto tasso di assenza alle prove selettive”.Inoltre, secondo i dati dell’ultima Relazione al Parlamento sul servizio civile, riferita al 2021, oltre il 12% dei giovani selezionati ha deciso di rinunciare all’avvio in servizio, rispetto al 10% dell’anno prima. Quest’anno, secondo i dati provvisori forniti dal Dipartimento in Consulta nazionale i mancati avvii avrebbero raggiunto complessivamente il 27% dei posti messi a bando. E sempre l’ultima Relazione al Parlamento disponibile ci dice che nel 2021 quasi il 20% dei giovani ha abbandonato il servizio una volta iniziato a svolgerlo, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. [Fonte: Redattore Sociale]
novembre 25, 2022 nella Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre | Permalink | Commenti (0)
Caritas Brescia, in un video la proposta per il Bando di servizio civile
Il servizio civile è come l'arancia: richiede fatica (per essere sbucciata), ha gusto (inconfondibile, che resta) e contiene vitamina C (dà energia, vitalità). Con questa associazione simbolica la Caritas Diocesana di Brescia e in particolare YOUng Caritas invitano con un video i giovani a "vivere un'esperienza di vita a servizio della comunità. Un'esperienza che lascia il segno, il gusto e aiuta a scoprire la vitamina C di ogni cosa". Il messaggio, del resto, è nascosto nelle parole "serVIzio ciVIle": "VIVI fino in fondo il gusto di un'esperienza". Alla scoperta del gusto dell’esperienza di servizio civile, alcuni giovani protagonisti si raccontano a Davide Briosi.
gennaio 10, 2022 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Esperienze, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Il 2021 del servizio civile
Il 2021 del Servizio Civile Universale (SCU) è stato caratterizzato da conferme, soprattutto per quanto riguarda i numeri, ma anche da cambiamenti e da non poche difficoltà. Lo racconta un articolo di "Redattore Sociale". Nell’anno in cui è caduto il 20° anniversario del passaggio tra servizio civile “obbligatorio” e quello “volontario”, avvenuto il 6 marzo 2001 con la legge n. 64 che ha aperto questo istituto per la prima volta anche alle donne, si sono infatti innanzitutto confermati i posti messi a Bando e i finanziamenti dello scorso anno. Si tratta nello specifico di 56.205 posti per uno stanziamento di oltre 300milioni di euro, previsti nella Legge di Bilancio 2020 dal Governo Conte II e grazie all’impegno dell’allora Ministro con delega, on. Vincenzo Spadafora, cui è succeduta lo scorso febbraio l’attuale titolare della delega alle Politiche giovanili e al SCU, la Ministra Fabiana Dadone.
Inoltre per i prossimi due anni, il SCU dovrebbe poter contare anche sul finanziamento aggiuntivo previsto dal PNRR, per un ammontare complessivo di 650 milioni di euro per il periodo 2021-2023 “cui 400 milioni di euro a valere su risorse in essere e 250 milioni di euro di nuove risorse”, spiega nella Programmazione finanziaria il Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU. Tuttavia la Legge di Bilancio attualmente in discussione alle Camere stanzia per il prossimo anno 311milioni di euro, cifra che però scende a 111milioni per il 2023 e 2024.
Ma gli enti di SCU sottolineano come occorrerebbe un maggior impegno già oggi, tanto che di recente la Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC), CSVnet, il Forum Nazionale Servizio Civile e il Forum Nazionale Terzo Settore hanno lanciato un appello per recuperare a gennaio 2022 i posti richiesti nell’ultima progettazione ma che non sono avviabili nell’attuale Bando per mancanza di fondi. “Ci sono 22.458 opportunità di servizio civile che stanno rischiando di finire nel cestino – hanno scritto le quattro organizzazioni -. Infatti, a fronte di 76.639 posizioni valutate positivamente dal Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale, risultano stanziate risorse per 54.181 posizioni. Chiediamo alla Ministra Dadone, al Presidente Draghi e al Parlamento di evitare questo colossale spreco”.
In quest’anno intanto il Dipartimento ha avviato due sperimentazioni relative al SCU, una con il bando di servizio civile “digitale” che vedrà a breve coinvolti circa mille giovani in tutta Italia e l’altra con l’imminente avviso di progettazione per altrettanti posti nel cosiddetto servizio civile “ambientale”. “Quest’ultima sperimentazione – ha piegato la Ministra Dadone - è finalizzata a impiegare i giovani operatori in azioni e servizi volti all’attuazione delle azioni comprese nell’ambito delle Strategie nazionali, regionali e locali per lo sviluppo sostenibile, per raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030” e in “in programmi d’intervento specifici e progetti dedicati alle tematiche della transizione ecologica”. Tutto questo mentre è stata annunciata un ulteriore novità, quella del “Servizio civile sportivo”, con il quale – secondo le dichiarazioni ufficiali – “il Ministro per le politiche giovanili e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport, si impegnano a favorire iniziative di interesse comune atte valorizzare il ruolo dei giovani del Servizio civile universale nell’ambito di progetti per lo sport sociale sui territori”.
Sul fronte del rinnovamento del SCU invece è arrivata in estate la nuova Circolare sull’Accreditamento degli enti, che ha rimesso in moto un macchina ferma ormai da più di un anno, e le più recenti modifiche al D.Lgs. 40/2017 che in chiave di “semplificazione” hanno abolito i piani annuali, aprendo però a molti interrogativi sugli effetti di questa modifica. Così come ha suscitato perplessità tra gli enti il nuovo sito ufficiale www.politichegiovanili.gov.it, lanciato in occasione della 2a Giornata nazionale del SCU dello scorso 15 dicembre, che ha inglobato il precedente sito www.serviziocivile.gov.it e trasformandolo in una sottosezione non più direttamente raggiungibile dall’esterno.
Ma accanto a queste conferme e a queste novità non sono mancati i problemi per il SCU in un 2021 caratterizzato ancora dal perdurare della pandemia e dei suoi effetti sugli oltre 44mila giovani attivi nei progetti partiti la scorsa estate. Il blocco degli avvii dei giovani in servizio civile in 19 paesi, con molti di loro costretti ad una ricollocazione in Italia, gli obblighi legati alle vaccinazioni e al green pass, ma anche le problematiche di avvio e gestione dei progetti finanziati nell’ambito del piano europeo “Garanzia Giovani” sono stati segnali non positivi per il Dipartimento, che dopo il ritorno della Direttrice dell’Ufficio Servizio Civile, Titti Postiglione, alla Protezione Civile, ad oggi non vede ancora integrata questa figura, tanto da portare ad una interrogazione parlamentare sui ritardi di questa nomina.
Lo scorso 16 settembre intanto è cambiata anche la Presidenza della Consulta nazionale del SCU, con Giovanni Rende, attuale Rappresentante nazionale degli operatori volontari per la Macroarea Centro Italia, eletto all’unanimità nuovo Presidente succedendo a Felisia Farnese, anche lei Rappresentante nazionale.
L’anno che si sta concludendo ha visto infine l’adeguamento ISTAT del compenso mensile dei giovani operatori volontari, salito da 439,50 a 444,30 euro, e un altro anniversario importante, come il 40° dell’avvio dell’Anno di Volontariato Sociale (A.V.S.) promosso da Caritas Italiana, che apriva alle donne ad una esperienza di impegno in parallelo al servizio civile obbligatorio degli uomini.
Tutto questo mentre si annuncia per il 2022 l’importante ricorrenza del 50° dell’approvazione della prima legge in Italia sull’obiezione di coscienza al servizio militare, la n. 772 del 15 dicembre 1972, e il possibile avvio di “un programma di volontariato italo-francese intitolato 'servizio civile italo-francese'”, come previsto dal “Trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata" tra Italia e Francia firmato a Roma lo scorso 26 novembre.
gennaio 3, 2022 nella Appuntamenti, Esperienze, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Giovanni Rende nuovo Presidente della Consulta nazionale del Servizio Civile
È Giovanni Rende, Rappresentante nazionale degli operatori volontari (Macroarea Centro), il nuovo Presidente della Consulta nazionale del Servizio Civile Universale, eletto nella riunione di oggi. Succede a Felisia Farnese, anche lei Rappresentante nazionale dei volontari, che ha terminato il suo mandato. Eletto nel 2018, laureato lo scorso agosto in Giurisprudenza all'Università di Perugia, da circa 1 anno vive a Gaziantep, al confine tra Turchia e Siria, impegnato in una ONG a sostegno di famiglie e bambini siriani.
settembre 16, 2021 nella Bando nazionale, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Servizio civile, ecco i posti vacanti al 22 giugno
Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale ha pubblicato il file dati con il dettaglio delle sedi e dei progetti di servizio civile con posti vacanti, aggiornato al 22 giugno 2021 e disponibile qui. «Il prospetto, che contiene il numero degli idonei non selezionati nell’ambito del bando indetto il 21 dicembre 2020, così come integrato e rettificato il 15 gennaio scorso, sarà oggetto di aggiornamento periodico», spiega il Dipartimento. «Il file - prosegue la nota - è stato elaborato per dare la possibilità a quanti non sono risultati vincitori delle procedure selettive di essere assegnati in altri progetti con posti vacanti. Tale opportunità è specificatamente prevista dall’art. 3 delle “Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale” approvate con D.M. 14 gennaio 2019. Si invitano, pertanto, i candidati idonei non selezionati a contattare l’ente titolare dei progetti per cui hanno presentato domanda per conoscere le strutture con disponibilità di posti per progetti affini, così da poter essere eventualmente impiegati in un altro progetto di servizio civile. Nell’intento di incrementare il numero di giovani da avviare in servizio, si chiede a tutti gli enti di servizio civile, con particolare riferimento a quelli che hanno presentato progetti con posti tuttora scoperti, di voler promuovere la più ampia diffusione delle informazioni relative alle posizioni di servizio civile disponibili, anche attraverso il proprio sito internet».
La procedura prevede che un ragazzo "idoneo ma non selezionato" per un progetto possa segnalare la sua disponibilità a spostarsi su altra sede e/o progetto del suo ente o di un altro, che abbia posti vacanti. Sarà l'ente a trasmettere al Dipartimento la richiesta di assegnazione dei volontari ad altro progetto, previa comunicazione all’ente con esubero di volontari, nonché
acquisizione del consenso dell’operatore volontario e della sua contestuale rinuncia alla posizione ricoperta nella graduatoria del progetto che presenta posizioni di volontari idonei non selezionati. Il Dipartimento, dopo aver effettuato le opportune verifiche, accoglie o rigetta la richiesta. Nel documento non sono indicate alcune sedi di progetto per le quali gli enti interessati hanno ottenuto una dilazione del termine previsto per la presentazione delle graduatorie. Con successiva comunicazione saranno rese note le posizioni disponibili nell’ambito dei progetti dell’Asse 1 Neet nonché dell’Asse 1bis “Giovani disoccupati” del Programma europeo “Garanzia Giovani”.
giugno 23, 2021 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Il servizio civile nel nuovo PNRR
Il 26 aprile il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha svolto alla Camera dei Deputati le comunicazioni in vista della trasmissione alla Commissione europea del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Nel suo discorso ha citato anche il servizio civile universale: «Potenziamo il “Servizio Civile Universale” per i giovani tra i 18 e i 28 anni, al quale destiniamo 650 milioni per il periodo 2021-2023. Si tratta di una forma di cittadinanza attiva che è, allo stesso tempo, uno strumento di formazione e un motore di inclusione e coesione sociale. I giovani possono orientarsi rispetto allo sviluppo della propria vita professionale e, allo stesso tempo, rendere un servizio nobile alla propria comunità e all’Italia».
aprile 27, 2021 nella Appuntamenti, Normativa e progetti, Riforma SC, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (4)
Nel dibattito parlamentare sul PNRR si parla anche di servizio civile
In questi giorni si è concluso il dibattito alla Camera sul "Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza" (PNRR), legato al Recovery Plan, e in più passaggi è stato citato il servizio civile. In particolare il Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, ha dichiarato: «Come Dipartimento per la trasformazione digitale, stiamo elaborando un piano di investimento per supportare le fasce della popolazione a maggior rischio di subire le conseguenze del digital divide, in qualche modo l’ultimo miglio delle competenze digitali. Ad esempio, vogliamo rafforzare i servizi di facilitazione digitale, facendo leva su esperienze regionali di successo, aiutandole ad espandere il loro bacino di utenza. Abbiamo anche l’ambizione di rafforzare, in collaborazione con il Ministro per le Politiche giovanili, il servizio civile digitale attraverso il reclutamento di diverse migliaia di giovani che aiutino circa un milione di utenti ad acquisire competenze digitali di base».
Negli stessi giorni ha subito un'accelerazione il dibattito politico sul cosiddetto "servizio civile ambientale" (che però è cosa diversa da quello "universale" dato che sarebbe un vero e proprio lavoro), sostenuto da alcuni esponenti parlamentari . Il Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, e quello delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, si sono detti disponibili ad inserirlo nel PNRR, e ne hanno parlato anche due articoli su Il Sole24ore e Repubblica.aprile 3, 2021 nella Esperienze, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Servizio civile: prorogate le scadenze per invio nuovi progetti e graduatorie di selezione dei volontari
Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale (SCU) ha prorogato al 20 maggio (ore 14:00) il termine per la consegna dei nuovi Programmi e Progetti per il 2021. La data inizialmente prevista era quella del 30 aprile. “La proroga dei termini – spiega lo stesso Dipartimento - intende dar seguito alla richiesta delle principali rappresentanze degli enti di servizio civile - sostenuta anche dalla Presidente della Consulta nazionale per il servizio civile universale - che, in considerazione del perdurare della situazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 e del consistente impegno dedicato allo svolgimento delle selezioni on-line, hanno rappresentato la difficoltà dell’impianto organizzativo e procedurale a rispondere nei termini iniziali previsti”.
Allo stesso tempo, a causa soprattutto delle difficoltà legate alla pandemia, è stata spostata al 1 giugno (ore 24:00) la scadenza per la trasmissione delle graduatorie di selezione dei giovani per il Bando nazionale scaduto lo scorso 17 febbraio, precedentemente fissata al 15 maggio. Il termine ultimo per l’avvio dei giovani rimane invece confermato al 30 settembre prossimo. Sempre in merito ai colloqui di selezione, nei giorni scorsi il Dipartimento aveva anche richiesto agli enti di servizio civile “che hanno ritenuto di dover svolgere le prove in presenza di voler assicurare a tutti i candidati che ne facessero richiesta la possibilità di effettuare i colloqui on-line, ovvero di rimandare le selezioni ad altro momento”.
marzo 19, 2021 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (1)
Bando servizio civile, domande in aumento
È scaduto il 17 febbraio alle 14:00 il termine per la presentazione delle domande di candidatura per uno dei 55.793 posti di servizio civile universale. Il Bando, pubblicato lo scorso 21 dicembre e prorogato una prima volta al 15 febbraio e poi, a causa dell’ampia richiesta, appunto al 17 febbraio, vede 125.286 giovani candidati, un dato in aumento rispetto agli 85.552 del Bando 2019 e ai 120mila di quello del 2018. Bisogna risalire fino al 2015, quando le domande di candidatura furono 148.501 per trovare un dato così alto, anche se in questo caso era a fronte di soli 36.005 posti disponibili. Va anche ricordato come dal bando 2019 le domande possono essere presentate utilizzando, direttamente dal PC, dal tablet o dallo smartphone, la piattaforma DOL (Domanda On Line) con l’accesso tramite SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. “Tra le domande di partecipazione – specifica il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale - 12.935 si riferiscono a progetti finanziati dal PON-IOG ‘Garanzia Giovani’, che mette a disposizione complessivamente 6.748 posti in 9 regioni. Numeri importanti - le domande sono più del doppio dei posti messi a bando - che dimostrano il grande entusiasmo dei giovani per un istituto che quest’anno compie vent’anni (il prossimo 6 marzo, ndr) e che rappresenta un grande valore per il nostro Paese”.
“I giovani che hanno manifestato dubbi o chiesto informazioni sono stati accompagnati in tutti i momenti della compilazione e della presentazione della domanda dal personale del Dipartimento. Oltre 6.000 le mail inviate alla casella di posta dedicata, alle quali è stata data risposta in tempi brevissimi; centinaia e centinaia le telefonate ricevute dall’URP per avere chiarimenti ed assistenza per la partecipazione al bando”, conclude la nota del Dipartimento.
Anche la CNESC (Conferenza nazionale degli enti di servizio civile) sottolinea come quello delle candidature arrivate sia “un numero altissimo a ennesima dimostrazione della disponibilità dei giovani a impegnarsi”. “Alto numero di domande significa anche forte varietà di condizioni sociali, culturali, territoriali dei giovani che prendono sul serio l’obiettivo del Servizio Civile Universale – prosegue la nota dell’associazione dei principali enti di servizio civile in Italia -. Il SCU ancora una volta raccoglie l’entusiasmo dei giovani, la loro voglia di darsi da fare, di contribuire a costruire una società più giusta, inclusiva e resiliente, di non perdere l’opportunità di essere protagonisti attivi nei territori dopo un anno di pandemia che ha fortemente condizionato e limitato le esperienze formative e relazionali”. Nel giorno della richiesta della fiducia del nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi al Senato, per la CNESC tutto questo “è un messaggio esplicito al nuovo Governo e di cui la nuova autorità politica delegata al Servizio Civile sarà chiamata a farsi carico. Da tempo ci sono proposte per l’ampliamento e la stabilizzazione del numero di posti messi a bando annualmente, cui vanno affiancate consistenti innovazioni nel processo di stesura e deposito di programmi e progetti e un forte investimento nell’azione di monitoraggio e controllo da parte del Dipartimento e, nei modi previsti dal D.Lgs. 40/2017, delle Regioni e P.A.”. “Come CNESC – conclude la nota stampa - avvertiamo, più di sempre, la responsabilità in questa specifica fase della vita del Paese di accogliere i giovani e di servire le comunità”.
febbraio 22, 2021 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (1)
Prorogato al 17 febbraio il bando volontari di servizio civile
In considerazione dei numerosissimi contemporanei accessi alla piattaforma DOL, a meno di un’ora dalla prevista scadenza del bando, e delle migliaia di domande caricate a sistema ma non ancora presentate, il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, per permettere a tutti i giovani interessati di candidarsi, ha prorogato di 48 ore la scadenza del bando del 21 dicembre 2020. Pertanto, sarà possibile presentare domanda fino alle ore 14:00 del 17 febbraio 2021. Durante le 48 ore di proroga non sarà più possibile annullare la propria domanda per ripresentarne una nuova.
febbraio 15, 2021 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Esperienze, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Firmato il Protocollo d’intesa per il Servizio civile digitale
La Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano e il Ministro per le Politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora hanno firmato il 28 dicembre il Protocollo d’intesa per il Servizio civile digitale. «L’iniziativa - dichiarano - è volta ad accrescere le capacità e le competenze digitali dei cittadini e favorire l’uso dei servizi pubblici digitali per promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza, per diffondere un approccio consapevole alla realtà digitale e per agevolare la collaborazione tra Pubblica amministrazione, enti e cittadini». Il Protocollo rientra nelle finalità del programma "Repubblica digitale" promosso dalla Ministra Pisano per contrastare il divario digitale, anche di natura culturale, e risponde pienamente all’obiettivo principale del Servizio civile sostenuto dal Ministro Spadafora di investire sui giovani, sulla loro formazione e sul loro ruolo di cittadini attivi.
Saranno almeno 1.000 gli operatori volontari impiegati con il ruolo di “facilitatori digitali” nel programma “Servizio civile digitale” durante il primo anno di sperimentazione. I giovani saranno adeguatamente formati ad operare sul territorio, nei quartieri, nelle comunità locali e negli spazi pubblici organizzati per accogliere e guidare coloro che hanno bisogno di supporto nell’utilizzo delle tecnologie. L’avviso pubblico per la presentazione di programmi di intervento e progetti per il Servizio civile digitale sarà rivolto agli enti accreditati presso l’Albo del Servizio civile universale e pubblicato all’inizio del nuovo anno sul sito del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale.
«Le ragazze e i ragazzi del Servizio civile digitale - ha affermato la Ministra Pisano - saranno impegnati nell’aiutare i cittadini, a partire dalle persone anziane e da coloro che hanno meno confidenza con le tecnologie, ad ottenere e utilizzare i nuovi servizi digitali della Pubblica amministrazione come il Sistema pubblico di identità digitale (Spid) oppure l’app “Io” per accedere ai servizi pubblici da cellulare. Credo fortemente nel passaggio di competenze tecnologiche dai più giovani e tecnologici verso generazioni meno digitali ed è per questo che mi sono spesa fin dall’inizio del mio mandato per realizzare questo progetto. E’ soprattutto compito dello Stato fare in modo che nessun cittadino sia lasciato indietro, in particolare chi ha più difficoltà nell’uso di nuovi servizi digitali. Se la digitalizzazione non riguarda tutti come si potrà parlare di ‘rivoluzione digitale’?».
Il Ministro Spadafora ha spiegato che «durante il lockdown migliaia di ragazze e ragazzi hanno messo a disposizione le loro competenze tecnologiche per aiutare i loro familiari e amici a restare connessi, nonostante le distanze imposte dalla pandemia, e a usufruire dei servizi digitali di Enti, Istituzioni, uffici, associazioni. E’ stata una risposta spontanea che ha consentito in breve tempo un salto digitale a moltissimi cittadini meno abituati a utilizzare le nuove tecnologie. E’ una spinta che non dobbiamo perdere, per questo sono molto felice del Protocollo firmato con la mia collega ministra Pisano, che consentirà un primo esperimento nel 2021 del Servizio civile digitale, e che potrà essere valorizzato al meglio nel prossimo futuro anche grazie al piano Next Generation EU».
dicembre 29, 2020 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (2)
A 40 anni dal terremoto in Irpinia: l'impegno degli obiettori in servizio civile
Quarant'anni fa, il 23 novembre 1980, un terremoto di magnitudo 6.8 Richter sconvolge l'Irpinia, una vasta area della provincia di Avellino, tra Campania e Basilicata. I morti furono circa 3.000, 9.000 feriti, 300.000 i senza tetto; i comuni danneggiati furono 280, i paesi completamente rasi al suolo 36. La mobilitazione dello Stato fu immediata, accompagnata dall'impegno spontaneo di migliaia di volontari e degli obiettori di coscienza in servizio civile, tra i quali un centinaio solo da Caritas Italiana.
La loro esperienza e le loro testimonianze furono raccolte su "Servizio Civile", il bollettino di collegamento delle Caritas diocesane e degli obiettori di coscienza, che vi dedicò un numero monografico nel marzo 1981 [PDF], e degli articoli nei numeri successivi di maggio [PDF] e luglio [PDF]. Scrisse mons. Giuseppe Pasini, allora Direttore di Caritas Italiana, a conclusione del suo editoriale: «Gli obiettori di coscienza stanno tracciando una strada e stanno indicando allo Stato la direzione che dovrebbe prendere la difesa della popolazione, la guerra che dovrebbe essere combattuta - contro la povertà, contro l'emarginazione del sud - per affrontare i rapporti interni tra regione e regione, tra fascia e fascia della popolazione, in termini civili e di piena solidarietà».novembre 23, 2020 nella Appuntamenti, Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, RiPassi di servizio civile, Storia del SC | Permalink | Commenti (1)
Spadafora: in Legge di Bilancio confermati 400milioni in 2 anni per il servizio civile
«Nella manovra che il Consiglio dei Ministri ha approvato il 16 novembre per l’invio alle Camere ci sono importanti novità per il Servizio Civile Universale e il mondo sportivo». E' quanto ha annunciato in un comunicato il Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili, con delega al Servizio Civile Universale, on. Vincenzo Spadafora, che poi ha sottolineato come saranno «55mila volontari: numeri certi, fondi garantiti per due anni».
«In molti avevano dubbi che ci saremmo riusciti - aggiunge il Ministro -, alcuni ancora non ci credono: invece da oggi i fondi per il Servizio civile universale sono assicurati per consentire ad almeno 55 mila giovani nel 2021 e 56 mila nel 2022 di dedicare, attraverso l’impegno degli enti, un quotidiano e prezioso contributo a favore dei territori e delle comunità. I volontari potranno così garantire supporto e assistenza in uno sforzo comune di solidarietà e di partecipazione in grado di incidere positivamente sul bene della collettività, anche in occasione di gravi situazioni emergenziali del Paese, come quella che stiamo vivendo. Un grande passo in avanti ma non sarà l’unico: mi impegnerò affinché parte delle risorse del Recovery Fund venga dedicata al Servizio Civile».novembre 17, 2020 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
127 Enti scrivono a Conte, Spadafora e Gualtieri per sostenere il servizio civile
In un comunicato stampa diffuso oggi la CNESC (Conferenza nazionale enti di servizio civile) rende nota una lettera scritta da 127 Enti per sostenere il servizio civile e denuncia come «dopo mesi di incontri, elogi e promesse il futuro del Servizio Civile Universale è giunto a un passaggio decisivo. Un futuro che solo scelte economiche e politiche del Governo possono cambiare». «Entro il 20 ottobre - ricorda la CNESC - il Governo deve presentare al Parlamento la Legge di Bilancio e con questa missiva gli Enti chiedono al Governo di finanziare davvero in maniera adeguata il SCU. Allo stato attuale infatti risultano stanziati dall'ultima Legge di Stabilità 99 milioni di euro per il 2021 e 104 per il 2022: con tali cifre gli avvii precipiterebbero dai 53mila del 2018 ai 18mila del 2021. Gli Enti attendono fiduciosi una positiva risposta». Leggi qui tutta la lettera [PDF].
settembre 28, 2020 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Consulta nazionale del Servizio Civile, Feliciana Farnese prima Presidente donna
Feliciana Farnese è la nuova Presidente della Consulta nazionale del Servizio Civile Universale. È stata eletta il 29 luglio nella prima riunione dell'organismo nominato lo scorso 21 luglio dal Ministro con delega, on. Vincenzo Spadafora. Farnese è la prima donna, oltre che la prima Rappresentante nazionale dei giovani operatori volontari, ad essere eletta per questo ruolo e succede a Diego Cipriani, attuale membro della Consulta per Caritas Italiana. Laureata in Scienze Politiche all'Università degli studi di Napoli “Federico II”, giornalista e attualmente collaboratrice di alcune testate napoletane, è stata eletta Rappresentante nazionale per la Macroarea del Sud nel maggio 2016, durante il suo anno di servizio civile con l’ente campano AMESCI.
Il suo impegno come Rappresentante nazionale è conciso in larga parte con la recente riforma del servizio civile universale, in particolare con l'approvazione del D.Lgs. 40/2017 e poi di quello successivo n. 43 del 2018. Rimasta in carica oltre la naturale scadenza del suo mandato biennale, per via della proroga della Consulta legata proprio all’entrata in vigore della riforma del servizio civile universale, il suo impegno scadrà il prossimo 19 dicembre quando l'Assemblea nazionale dei delegati dei volontari sarà chiamata ad eleggere il suo successore in Consulta nazionale per la Macroarea del Sud insieme a quello per la Macroarea del Nord.
luglio 31, 2020 nella Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Servizio civile: nominata la nuova Consulta nazionale
Il Ministro con delega al Servizio Civile Universale (SCU), on. Vincenzo Spadafora, ha emanato il 21 luglio scorso il Decreto di nomina della Consulta nazionale per il SCU, che così torna ad operare rinnovata nei numeri e nella sua composizione. La nuova Consulta rimarrà in carica tre anni e dovrebbe riunirsi per la prima volta, anche con modalità da remoto, mercoledì 29 luglio prossimo, quando come primo atto dovrà eleggere il suo nuovo Presidente. Istituita nel 1998 a seguito dell’approvazione della legge n. 230 dell’8 luglio su “Nuove norme in materia di obiezione di coscienza”, si riunì per la prima volta quasi un anno dopo, il 21 giugno 1999, eleggendo come Presidente Licio Palazzini di Arci Servizio Civile (ASC) e Vicepresidente Massimo Paolicelli, portavoce nazionale dell’Associazione Obiettori Nonviolenti (AON). Nel corso degli anni ha vissuto vari cambiamenti di pari passo con l’evoluzione del servizio civile, soprattutto nel 2001 con il passaggio a quello “volontario” e con il conseguente ingresso nel 2003 dei rappresentanti delle Regioni e P.A. e poi nel 2006 dei primi Rappresentanti nazionali dei giovani volontari, in sostituzione di quelli degli obiettori di coscienza. Formalmente abolita nell’estate del 2012 insieme al Comitato per la Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta a causa della “spending review” del Governo Monti, fu ripristinata in extremis alla fine dello stesso anno per venire poi riconvocata ufficialmente ad inizio 2013.
Nella sua attuale composizione, prevista dai Decreti Legislativi 40/2017 e 43/2018 di riforma del SCU, a causa dei quali si è dovuto attendere che si completasse l’iter di passaggio degli enti al nuovo Albo unico, la Consulta nazionale passa da 15 a 23 membri, dei quali – come precisa il Dipartimento – “nove scelti tra gli enti iscritti all'Albo di servizio civile universale, tre designati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, tre designati dall'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI), quattro rappresentanti dei volontari eletti, uno per ciascuna macroarea territoriale, e quattro scelti nell'ambito dei coordinamenti tra enti”. Il Dipartimento ha voluto anche spiegare i criteri di scelta degli specifici enti chiamati in Consulta, chiarendo come “dei nove componenti scelti tra enti iscritti all’albo di servizio civile universale, 2/3 (6 componenti) appartengono ad enti iscritti alla sezione nazionale e 1/3 (3 componenti) a quelli iscritti alle sezioni regionali, per garantire, all’interno della Consulta, la partecipazione e l’incidenza nelle scelte comuni anche degli enti che hanno più piccole dimensioni, favorendo un confronto più ampio e differenziato, nell’ottica di un miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia complessiva del sistema”. Accanto ai componenti istituzionali (ANCI e Regioni) e a quelli“storici” come ASC, Caritas Italiana, Associazione nazionale pubbliche assistenze (ANPAS), Confcooperative, Unione nazionale Pro Loco d’Italia (UNPLI), CNESC e Forum Nazionale del Servizio Civile, entrano così nuovi enti e reti, a partire da ANCI Lombardia e dall’Associazione lombarda “Mosaico”, passando all’Associazione dei Centri di servizio per il volontariato (CSVnet) insieme al Centro Servizi Volontariato Abruzzo, alla Cooperativa Sociale campana “Il Sentiero” e al Coordinamento Spontaneo Enti Volontari di Servizio Civile del Veneto (CSEV).
“Gli enti iscritti alla sezione nazionale e quelli iscritti alle sezioni regionali dell’albo di servizio civile universale - ricorda ancora il Dipartimento - sono stati selezionati in modo che siano rappresentativi di tutti i settori d’intervento e sulla base dei criteri quali il dimensionamento dei medesimi in relazione al numero degli enti di accoglienza iscritti all’albo e il possesso di un’esperienza pregressa nel servizio civile, attestata sia dalla precedente iscrizione agli albi del servizio civile nazionale sia dalla realizzazione di progetti nell’ultimo triennio. Tra gli enti iscritti alle sezioni regionali sono stati individuati i tre enti maggiormente rappresentativi con riferimento a ciascuna delle aree territoriali del sud, del centro e del nord, al fine di favorire la rappresentatività di enti che operano nell’ambito di ogni singola macroarea. Rispetto alla rappresentanza dei coordinamenti tra enti, tre componenti fanno capo a coordinamenti di livello nazionale e uno ad un coordinamento che opera a livello territoriale”. Per i quattro Rappresentanti nazionali degli operatori volontari del SCU sono stati confermati quelli attualmente in carica, anche se lo scorso 15 luglio si è avviata la nuova procedura elettorale online che porterà alla elezione a dicembre dei due nuovi Rappresentanti nazionali per le macroaree sud e nord.
Tra i primi a commentare la nomina della Consulta proprio uno dei nuovi soggetti designati, il CSVnet, che si dice “felice che questo risultato sia stato raggiunto. L’incontro del 29 sarà particolarmente importante, dopo la bocciatura degli emendamenti per il potenziamento del servizio civile e alla vigilia di un nuovo decreto governativo con misure per la ripresa del Paese, che potrebbe riaprire spiragli in tal senso". [Fonte: Redattore Sociale]
luglio 27, 2020 nella Appuntamenti, Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Servizio civile: ritorno alla normalità dopo emergenza COVID-19
Il Servizio Civile Universale (SCU), dopo la sospensione dei progetti a causa della pandemia da COVID-19, sta tornando alla piena normalità. Lo conferma un report pubblicato dal Dipartimento delle Politiche giovanili e il SCU che segnala come “al 15 luglio scorso risultino impegnati, sulle 14.408 sedi previste, 33.933 operatori volontari, includendo nel totale anche i volontari di prossima partenza. Di questi 32.628 giovani (pari al 96,1%) sono tornati (o torneranno a breve) in servizio attivo in 12.431 sedi (pari all’86,0% di quelle totali)”. Un dato completamente ribaltato rispetto al 31 marzo scorso, in piena emergenza, quando i volontari attivi erano appena 3.213.
“Ad oggi – si legge ancora nel Report -, si segnalano solo 831 operatori volontari (il 2,4% del totale) che hanno dovuto interrompere temporaneamente il proprio servizio a causa del persistere di condizioni per cui non è possibile proseguire le attività progettuali (il 15 giugno erano ancora 2.739), mancando le sufficienti condizioni di sicurezza o gli strumenti organizzativi ed operativi necessari a ripartire. Dal 16 aprile, quando le interruzioni coinvolgevano 5.692 volontari (valore corrispondente al 18,5% del totale), ad oggi, oltre 4.800 volontari hanno ripreso servizio”.
Rispetto alle riattivazioni avvenute, emerge che sono 22.589 (il 68,9%) gli operatori volontari attualmente in servizio che svolgono le attività così come erano essenzialmente previste nei progetti originari, ad aprile erano invece 13.044 (pari al 55,3%), segno di un progressivo ritorno alla “normalità”. Sono invece attualmente 10.143 (31,1%) quelli impegnati in progetti che hanno subito una rimodulazione per la ripresa delle attività, un numero in linea con i 10.531 di aprile, ma allora con un peso percentuale maggiore sul totale, il 44,7%, considerando che successivamente c’è stato un aumento di volontari in servizio con i nuovi avvii.
Tra le possibili attività di rimodulazione - spiega il Dipartimento - “è confermata una ‘preferenza’ per quelle particolarmente significative nel contesto emergenziale: dal supporto ai comuni e ai centri operativi comunali di protezione civile, al sostegno al sistema scolastico, dalla realizzazione di progetti educativi o culturali, ripensati alla luce delle nuove necessità dettate dall’emergenza, al cosiddetto ‘welfare leggero’, ossia interventi di assistenza alle persone anziane e ai soggetti più fragili in tutte quelle attività quotidiane difficili da realizzare in questo periodo”,.
“Il graduale percorso in atto verso una ripresa dei progetti secondo le iniziali ‘intenzioni’ progettuali – sottolinea il Report - è confermato dall’analisi dei dati relativi alla modalità delle riattivazioni ad oggi rispetto ai mesi precedenti, con il valore dei volontari impiegati ‘sul campo’ che è più che raddoppiato rispetto alla data di riferimento del 16 aprile, mentre il dato relativo alla modalità ‘da remoto’, nello stesso periodo, mostra un quasi dimezzamento dell’impiego dei volontari”.
La Circolare del 4 aprile scorso, consentiva inoltre all’ente di impiegare gli operatori volontari, previo loro consenso, in altre sedi proprie, in sedi di altri enti titolari di accreditamento, presso istituzioni pubbliche che ne segnalassero esigenze specifiche o, ancora, con organizzazioni private senza scopo di lucro non accreditate, realizzando specifici accordi di gemellaggio. Secondo i dati del Dipartimento “al 15 luglio sono 1.629 le ‘altre sedi’ individuate per l’attuazione delle attività e vedono coinvolti 5.078 volontari. Di questi, 1.764 sono impiegati in 608 sedi di organizzazioni, enti, e associazioni del servizio civile universale, sulla base di 219 accordi di gemellaggio da parte di 49 enti (dato provvisorio)”.
Per quanto riguarda i volontari all’estero e quelli relativi ai Corpi Civili di Pace (CCP), la maggior parte dei giovani impegnati sono stati costretti a rientrare in Italia a causa dell’emergenza e molti di loro proseguono l’attività nei progetti rivisitati dagli enti. “Tenendo conto dei nuovi avvii in servizio del 24 giugno scorso, pari a 307 unità, al 15 luglio dei complessivi 770 operatori volontari impiegati in progetti all'estero, 483 svolgono servizio attivo e nella stragrande maggioranza dei casi ‘sul campo’. Sono 111 quelli che operano effettivamente ancora nei paesi esteri di destinazione, mentre 372 sono attivi in Italia”, si legge nel Report.
“Il sistema del servizio civile ha saputo, quindi, ‘rimodularsi’ – conclude il Dipartimento - per sostenere istituzioni e cittadini, con la disponibilità e la professionalità degli enti e l'interesse, la generosità e l'entusiasmo degli operatori volontari nel contribuire a nuove attività, a volte non previste ‘dal progetto’, che hanno consentito loro di continuare ad impegnarsi per il proprio Paese e di acquisire, contestualmente, conoscenze e competenze diverse”. [Fonte: Redattore Sociale]
luglio 22, 2020 nella Appuntamenti, Esperienze, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (2)
Servizio Civile, solo 21 milioni in più nel DL "Rilancio"
È stato ritirato domenica 28 giugno scorso l’emendamento 15.4, presentato dal’on. Francesca Bonomo e da altri parlamentari del Partito Democratico, che puntava ad aumentare di 108 milioni di euro per quest’anno, di ulteriori 99 milioni per il 2021 e di 104 per il 2022, il fondo per il Servizio Civile Universale. Era l’ultimo rimasto dei 7 emendamenti presentati nelle scorse settimane da parlamentari sia della maggioranza che dell’opposizione a sostegno del SCU. Così, il Decreto legge “Rilancio” (C. 2500) ad oggi vede così uno stanziamento aggiuntivo di solo 21milioni di euro, originariamente previsto dall’art. 15 ed emendato in extremis per 1 milione di euro in più, che permetteranno di finanziare poco più di 40mila posti di servizio civile nel prossimo bando per i giovani atteso a fine anno. Di questi 8mila saranno avviati solo in alcune Regioni nell’ambito del progetto europeo “Garanzia Giovani”, a fronte di una richiesta complessiva degli enti di oltre 67.000 posti. Il Decreto è ora atteso alla discussione dell’Aula di Montecitorio lunedì 6 luglio prossimo.
E proprio oggi la CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile) si è associata all’allarme lanciato dalla Portavoce del Forum del Terzo Settore proprio sul rischio che nel Decreto Rilancio “non siano confermati gli impegni presi dal Governo per la coesione sociale e la valorizzazione dell’impegno dei giovani attraverso il sostegno alle organizzazioni del Terzo Settore e al Servizio Civile Universale”. “Il potenziamento del Servizio Civile Universale - cui fa esplicito riferimento il testo con cui il Governo si è presentato agli Stati Generali - e che ha visto il sostegno di tante componenti sociali, della Commissione Colao, l’appello della Rappresentanza degli operatori volontari che ha mobilitato centinaia di associazioni e persone è al momento fermo ai 20 milioni aggiuntivi ai 193 già disponibili, ben lontani dai 300 milioni necessari per quel contingente annuo di almeno 50.000 posizioni indicato dal Ministro Spadafora”, scrive la CNESC. “Dalla cifra assolutamente insufficiente ad avvio discussione del decreto all'emendamento - imperfetto ma perfettibile - segnalato e poi ritirato, alle residue speranze poste in subemendamenti accantonati. Questo il quadro desolante che si presenta. Che dire agli 84.000 giovani che hanno presentato domanda di partecipazione al SCU nel 2019? Che dire alle organizzazioni di Terzo Settore e enti pubblici che hanno depositato a fine maggio programmi e progetti per 63.000 posti?”. Perché paventare crisi sociali quando, in tempo utile, non si fanno le scelte che concorrono a prevenirle, rafforzando le reti sociali che si sono dimostrate essenziali in tutti questi anni?”, prosegue la nota. La CNESC chiede così al Governo e alla Camera dei Deputati “di stanziare con il Decreto Rilancio i fondi necessari a far vivere, attraverso l’azione delle organizzazioni accreditate, un anno di impegno civico, di crescita personale e di sostegno alle comunità a 50.000 giovani”.
luglio 7, 2020 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (3)
CNESC: "potenziamento del SCU è a portata di mano"
L’Assemblea della Cnesc, riunitasi per la prima volta dopo la pandemia in modalità a distanza, ha esaminato tutti i temi di attualità legati al contributo che le 27 organizzazioni socie portano allo sviluppo del Servizio Civile Universale. Il “potenziamento del Servizio Civile Universale” è oramai presente in tutti i documenti ufficiali, dal Programma di Governo oggetto degli Stati Generali al Piano Colao, oltre che essere stato ripreso da numerosi interventi sui media. Questi passaggi hanno coinciso con la scadenza del deposito, da parte degli enti accreditati, dei programmi per il prossimo bando giovani che speriamo sia pubblicato entro il 2020. Il dato più rilevante che emerge dalla prima sintesi quantitativa del Dipartimento è che sono stati depositati programmi e progetti per un totale di 67.095 opportunità per i giovani, con un aumento di alcune migliaia di posti rispetto al 2019.
E’ un risultato molto positivo, che manifesta l’importanza che le organizzazioni accreditate riconoscono al servizio civile per poter contribuire alla vita del nostro Paese. Ancor più positivo se si considera che è avvenuto in contemporanea all’impatto del COVID 19 sulle organizzazioni (chiusure, casse integrazioni…) e con una novità assoluta nella compilazione dei documenti richiesti, a seguito del passaggio alla Programmazione Triennale e Annuale. Assai significativo il contributo delle organizzazioni socie della Cnesc per questo risultato:Programmazione Italia : 346 programmi (43% del totale), 1.562 progetti (41%), 22.993 posti (37%).
Programmazione Estero 54 programmi (81% del totale), 170 progetti (77%), 904 posti (77%).
In un quadro di generale scarso appeal appare più ridotto il concorso al Programma Garanzia Giovani con 18 programmi (27% del totale), 49 progetti (25%), 594 posti (16%), a causa dei limiti più volte evidenziati dell’integrazione di questo programma con le finalità e le modalità di attuazione del SCU. In totale quindi le organizzazioni socie della Cnesc mettono a disposizione quasi 25.000 posti, ben 3.800 in più del 2019, pari al 37% dell’offerta da parte degli enti accreditati. Abbiamo anche iniziato una prima lettura su alcuni istituti innovativi, previsti dalla legge di riforma ed emergono luci ed ombre. Emerge infatti la necessità di aprire un percorso di lavoro approfondito, sulla base anche delle esperienze realizzate, per non vanificare il contributo queste misure, opportunamente adeguate, potrebbero dare al raggiungimento delle finalità dell’Istituto del servizio civile universale. La previsione di accoglienza di giovani con minori opportunità, un obiettivo per la Cnesc prioritario, si attesta in circa 1.000 posti, perché frenato dalle disposizioni organizzative attualmente previste. Anche la misura dei tre mesi in un Paese UE, seppur importante è frenata dalla condizione di avere le sedi accreditate nel Paese UE, per un intervento di durata massima di tre mesi. Forte sviluppo invece della misura di tutoraggio delle attività svolte dagli operatori volontari con più di 12.000 posti coperti. Dall’ulteriore analisi dei dati saranno possibili altre considerazioni, anche qualitative e siamo a diposizione del Dipartimento e delle altre organizzazioni per iniziative specifiche che facciano emergere il collegamento fra questi programmi depositati e gli obiettivi della Programmazione Triennale e Annuale, a cominciare da quelli più vicini ad affrontare l’impatto sociale, educativo, culturale, ambientale del COVID 19.
Adesso si apre la fase della valutazione e applicazione griglia punteggi. Territorio nuovo anche per il Dipartimento, sul quale la dotazione economica del Fondo per il 2020 farà la differenza fra un bagno di sangue oppure una prima sperimentazione anche di apprendimento sia per le organizzazioni che per il Dipartimento stesso. La petizione #centopercentoserviziocivile lanciata dalla Rappresentanza degli operatori volontari e sottoscritta da centinaia di organizzazioni e cittadini è quanto mai attuale, nei giorni in cui la Camera del Deputati esamina il Decreto Rilancio e, assieme al Governo, i gruppi parlamentari possono dare concretezza da subito al “potenziamento del Servizio Civile Universale”.
giugno 19, 2020 nella Appuntamenti, Esperienze, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (2)
Decreto "Rilancio", ecco gli emendamenti che vogliono aumentare i fondi del servizio civile
Vari emendamenti bipartisan al Decreto Legge “Rilancio”, attualmente in discussione in Commissione Bilancio della Camera (C. 2500), chiedono di aumentare i fondi del servizio civile universale. Tra questi (disponibili qui, compreso uno per equiparare fiscalmente il servizio civile regionale a quello universale) uno vede prima firmataria l’on. Francesca Bonomo (PD), insieme ai colleghi onorevoli Stefano Ceccanti, Laura Boldrini, Elena Carnevali, Stefano Lepri e Vincenza Bruno Bossio. «L’emendamento – spiega a "Redattore Sociale" l’on. Bonomo – va nella direzione auspicata dagli Enti, dai giovani volontari e dallo stesso Ministro con delega Spadafora di una ‘stabilizzazione’ del servizio civile universale. Se venisse approvato darebbe la certezza di far partire nei prossimi bandi più di 50mila volontari all’anno. Siamo ancora a metà del percorso rispetto ai 100mila più volte auspicati, ma sarebbe comunque un primo passo verso la concretizzazione della riforma da noi proposta nella scorsa legislatura».
Ricordiamo come ad oggi una stima ottimistica, al netto di quanto sarà effettivamente stanziato nel Decreto “Rilancio”, indica in poco più di 40mila i posti di servizio civile finanziabili nel 2020, dei quali 8mila solo per alcune Regioni nell’ambito del progetto europeo “Garanzia Giovani”, tanto che anche la Campagna “Sbilanciamoci!” si è spinta a chiedere “uno stanziamento triennale aggiuntivo di 500 milioni per il servizio civile per rispondere all’obiettivo della creazione di un servizio civile universale”. «Anche la seconda parte dell’emendamento – prosegue poi l’esponente dem – si richiama ai principi ispiratori della riforma del SCU, stabilendo di pubblicare in tempi brevi due bandi di programmazione e progettazione da 1.000 posti ciascuno, uno nelle aree di intervento ‘Disabili’ e ‘Dipendenze’, l’altro nelle aree di intervento ‘Lotta all’evasione e all’abbandono scolastico e all’analfabetismo di ritorno’ e ‘Attività di tutoraggio scolastico’. Sono infatti ambiti in cui pensiamo occorra intervenire con più urgenza proprio a causa dell’emergenza COVID-19, e nei quali il SCU potrebbe giocare un ruolo importante in linea con quanto già previsto dalla sua Programmazione triennale». Nell’emendamento infine si chiede anche di sostenere la Rappresentanza nazionale degli operatori volontari, garantendo almeno il rimborso delle loro spese di partecipazione alla Consulta nazionale del SCU, cosa attualmente non prevista dal D.Lgs. 40/2017. «Il ruolo della rappresentanza giovanile all’interno della Consulta per me è stato sempre centrale, perché chi meglio dei giovani volontari può indicarci le criticità e le migliorie dell’istituto e garantirne un puntuale monitoraggio. Dobbiamo però riconoscergli i mezzi per rendere sostenibile questo importante contributo», conclude l’on. Bonomo.Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU nei giorni scorsi ha poi comunicato i dati sui programmi e progetti presentati dagli Enti entro la scadenza del 29 maggio scorso. Si tratta complessivamente di 944 programmi contenenti 4.212 progetti, per un totale di 67.095 posti richiesti per il prossimo bando volontari di quest’anno. Sono numeri in linea con quelli del 2019, quando i posti richiesti furono 62.002, con un incremento quest’anno dell’8,2%. Scende invece il numero dei progetti presentati: lo scorso anno infatti furono 5.747 (-26,7%), ma la precedente progettazione non prevedeva né la presentazione di Programmi né la coprogettazione fra enti su scala nazionale. Nello specifico poi sono 67 i programmi all’estero corredati da 216 progetti (erano 139 lo scorso anno, quindi con un incremento del 55,4%) per 1.173 operatori volontari (1.111 quelli richiesti nel 2019, +5,6% quest’anno). Inoltre sono stati presentati 67 programmi di “Garanzia Giovani”, destinatati a giovani NEET e disoccupati, articolati in 194 progetti per 3.806 posti, a fronte di una disponibilità di oltre 8.300 posti finanziabili. “In termini generali – spiega il Dipartimento - è in Campania che si registra il numero più elevato di posti richiesti per operatori volontari, seguita da Sicilia e Lazio”.
giugno 10, 2020 nella Appuntamenti, Esperienze, Normativa e progetti, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
1 giugno: rilancio della Campagna “Un’altra difesa è possibile”
In occasione e in preparazione della Festa della Repubblica, e della sua Costituzione che ripudia la guerra, Interventi civili di Pace, CNESC, Forum Nazionale Servizio Civile, Sbilanciamoci, Rete della Pace e ControllArmi - le sei Reti promotrici - hanno organizzato per il 1 giugno un momento pubblico di rilancio della Campagna "Un'altra Difesa è possibile". «Una mobilitazione - dichiarano - sostenuta dalla grande maggioranza della società civile italiana che lavora per la pace, i diritti, il disarmo, il Servizio Civile nata a Verona durante “Arena di Pace e Disarmo” del 2014 per chiedere l’istituzione di un Dipartimento della difesa civile non armata e nonviolenta». «Con il cambio di legislatura e con la nuova situazione politica e i cambi di Governo le Reti promotrici di “Un’altra difesa è possibile” hanno deciso di compiere insieme un nuovo passo per continuare a chiedere la creazione di un “luogo istituzionale” in cui poter esercitare concretamente il diritto-dovere di difesa della Patria con modalità non armate e nonviolente. A tale scopo è stata inviata una Petizione al Parlamento (prevista dall'articolo 50 della Costituzione) segnalando l'opportunità e la necessità di legiferare in tal senso. Da oggi dunque parte una nuova fase della nostra azione, che vi chiediamo di sostenere!», conclude la nota.
giugno 1, 2020 nella Appuntamenti, Esperienze, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Rappresentanza dei volontari lancia l'appello #CentoXCentoServizioCivile
La Rappresentanza nazionale dei giovani in servizio civile universale ha lanciato nei giorni scorsi la campagna #CentoXCentoServizioCivile. «Il Governo - scrivono i Rappresentanti - ha oggi un’occasione unica per impiegare un enorme contingente di operatori volontari per contribuire a rispondere concretamente all’emergenza in atto: finanziare i progetti che saranno depositati entro la scadenza del 29 maggio dagli Enti che quotidianamente accolgono per conto dello Stato i volontari, agevolando il Dipartimento per il Servizio Civile che potrà concentrarsi sulla sola verifica di idoneità dei progetti, risparmiando tempo prezioso e permettendo così un nuovo bando per i giovani in autunno».
«Questo sforzo - prosegue la nota - costituirà un duplice investimento: l'impiego degli operatori volontari nella difesa non armata e nonviolenta della Patria farà del Servizio Civile un supporto concreto alla ripartenza del Paese e al contempo una straordinaria opportunità di crescita per i giovani, rafforzandone lo spirito di appartenenza alla nostra Repubblica». All'appello si sono già affiancati centinaia di altri soggetti: oltre alle grandi reti di servizio civile quali il Forum Nazionale Servizio Civile e la Conferenza Nazionale degli enti di Servizio Civile (CNESC) anche cittadini, enti locali, reti di enti come la Rete della Pace e la Rete Italiana per il Disarmo, organizzazioni come la Caritas Italiana, Save the Children Italia, Avvocato di Strada, Medici Volontari Italiani, il Movimento Nonviolento, importanti figure appartenenti al mondo delle istituzioni come l’ex Ministra Turco, l’ex Sottosegretario Bobba e l’ex Viceministro Giro nonché in rappresentanza delle associazioni giovanili e degli studenti universitari rispettivamente il Consiglio Nazionale Giovani e il presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Il testo dell’appello e l’elenco dei firmatari sono pubblicati sul sito della campagna, www.centoxcentoserviziocivile.it.
maggio 29, 2020 nella Appuntamenti, Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Servizio civile: DL "Rilancio" stanzia 20milioni aggiuntivi
Il Decreto Legge "Rilancio", pubblicato in G.U. lo scorso martedì, prevede all'art. 15 lo stanziamento di 20milioni aggiuntivi per il servizio civile universale. «Con il bando 2020, saranno 45.000 i giovani che avranno la possibilità di vivere questa esperienza, ben 6.000 in più rispetto a quelli impiegati quest’anno», ha commentato il Ministro con delega, on. Vincenzo Spadafora. «Anche in questa terribile emergenza - aggiunge Spadafora -, i volontari del Servizio Civile non si sono mai fermati, assistendo le persone più deboli nelle loro attività giornaliere e testimoniando l’alto valore del loro impegno. A tutte le ragazze e i ragazzi va il mio più sincero e affettuoso ringraziamento. Ora, però, bisogna lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo ambizioso di attivare almeno 50.000 giovani. Mi appello a tutte le forze politiche che ora possono migliorare il DL Rilancio in Parlamento: è questo il momento per dimostrare coi fatti l’interesse e il sostegno tanto declamato nei confronti del Servizio Civile Universale. Il Governo sosterrà le proposte di tutte le forze politiche che si uniranno a questa giusta e e necessaria sfida».
Soddisfazione per questo stanziamento è stata espressa anche dalla CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile): «Il Governo ha dato un primo segnale di attenzione al Servizio Civile Universale. Il vulnus di una totale dimenticanza è superato e questo è positivo ed un ringraziamento per questo primo passo è doveroso». «È però consapevolezza comune - aggiunge la CNESC - che questo è un passo parziale per arrivare alla copertura di un contingente 2020 di 50.000 posti, ancora di più per rispondere all’Appello #CentoxCentoServizioCivile - cui la CNESC aderisce - lanciato dalla Rappresentanza Nazionale degli Operatori Volontari. Durante il percorso parlamentare opereremo assieme al Governo, ai gruppi parlamentari e alle rappresentanze sociali, affinché sia raggiunto l’obiettivo di incrementare i fondi necessari per finanziare tutti i progetti che saranno presentati a fine maggio».maggio 23, 2020 nella Appuntamenti, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Riforma SC, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Riparte il dibattito sul servizio civile obbligatorio
Parallelamente al dibattito sviluppato su Avvenire, ad aprile i professori Francesco Grillo e Antonio Negro, sulle pagine del sito del "think tank" Vision, hanno lanciato la proposta di un servizio civile obbligatorio, prendendo a modello quello svizzero. Obiettivo di questa esperienza sarebbe quella di «fornire allo Stato, ai sistemi sanitari, all’offerta di servizi pubblici e alle imprese una riserva di cittadini che riescano a garantirne il funzionamento laddove un’emergenza creasse una domanda che l’offerta (dell’amministrazione o del mercato) non può soddisfare (ad esempio, quella di medici, di infermieri, di tecnici in grado di assicurare produzione e manutenzione di apparecchiature necessarie per la terapia intensiva)», nonchè «fornire a tutti quell’esperienza della marginalità, della sofferenza, quelle competenze minime che può renderci individui più forti, genitori e figli più responsabili e cittadini più completi». A loro rispondono con un documento [.pdf] Claudio Tosi e Renato Perra, della Federazione Italiana dei Cemea e Rete SCU Acque Correnti, che scrivono: «Riteniamo completamente inutile immaginare un servizio civile obbligatorio, questo deve a nostro giudizio rimanere una libera scelta e una libera adesione ad un progetto, da svolgere in un momento specifico della vita di un o una giovane. Una scelta di impegno che non può essere dettata per decreto».
maggio 16, 2020 nella Appuntamenti, Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Riforma SC, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Emergenza COVID-19 e servizio civile, la testimonianza dei giovani di Verbano- Cusio-Ossola
Dai volontari del Comune di Gravellona Toce, nella Provincia di Verbano- Cusio-Ossola, una testimonianza sul servizio civile universale ai tempi del COVID-19. «Ciao, mi chiamo Valentina Baldin, ho 28 anni e sono un Operatore Volontario di Servizio Civile Universale. Faccio parte del gruppo dei 44 volontari selezionati sul territorio del Verbano-Cusio-Ossola per l’anno 2020. Mi sono iscritta in età limite per partecipare a questa esperienza e, come i miei colleghi, nutrivo grandi aspettative e speranze per questo percorso. Purtroppo ci siamo ritrovati a scontrarci con il grosso scoglio della pandemia di Covid-19 e il nostro viaggio, appena iniziato, si è arrestato con il freno a mano tirato. L’8 Marzo ci è stata data comunicazione di rimanere a casa per motivi di sicurezza e per cause di forza maggiore soprattutto per chi, come me, era impiegato in progetti culturali legati al turismo e al territorio. Alcuni di noi si sono organizzati per continuare a svolgere attività da casa, legate al proprio progetto d’origine e/o in supporto alle persone confinate a casa. Abbiamo lavorato in sordina, in smart working, per portare le attività dei nostri enti sul web e abbiamo creato la realtà social “Gli InFestati”, con la quale condividiamo attività da svolgere a casa, iniziative digitali del territorio e non, sia culturali che di svago, e molto altro.
Ora siamo richiamati in servizio, con la differenza che molti di noi dovranno adoperarsi in contesti differenti dagli originari (musei, biblioteche e luoghi di cultura sono ancora chiusi). Saremo destinati ai comparti utili alla cittadinanza in situazione d’emergenza: supporto ai comuni per la consegna/preparazione di buoni o mascherine, supporto alle RSA (o simili) per pre-triage e attività di portineria, ecc. Per quanto mi riguarda, come fotografa, ho deciso di mettere al servizio le mie competenze per aiutare nel campo dell’informazione. Mi muoverò sul territorio provinciale per fotografare e raccontare le realtà dei miei colleghi in servizio, così da dare visibilità social a ciò che siamo impiegati a fare per la comunità. Utilizzerò proprio i canali creati per dare supporto alle persone costrette nelle proprie abitazioni, quelli de “Gli InFestati”. Vi aspetto!».
aprile 9, 2020 nella Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
COVID-19, il ministro Spadafora scrive ai giovani in servizio civile
In una lettera inviata in questi giorni direttamente agli operatori volontari del Servizio Civile Universale, il Ministro con delega, on. Vincenzo Spadafora, ha sottolineato la particolarità del momento che sta vivendo l’Italia a causa dell’emergenza COVID-19 e li incoraggia a dare il loro contributo. Come racconta "Redattore Sociale", dopo l’ultima Circolare del Dipartimento delle Politiche giovanili e del Servizio Civile Universale del 10 marzo, che ha dato indicazioni agli Enti sulla gestione dei giovani in questa particolare momento, il Ministro scrive come «il periodo di servizio civile coincide con l'emergenza Coronavirus, e per questo la maggior parte dei percorsi è stata sospesa. Mi dispiace moltissimo: cercheremo di trovare il modo per recuperare questo tempo e farvi completare il periodo previsto non appena ce ne saranno le condizioni».
«So che invece alcuni di voi stanno continuando perché impegnati in Enti che stanno fronteggiando, in modi diversi, l'emergenza: voglio ringraziarvi, vi siamo davvero grati per quanto state facendo in difesa della Patria, incarnando pienamente lo spirito del servizio civile», prosegue l’on. Spadafora, che poi aggiunge: «A tutti gli altri voglio mandare un messaggio: anche se in pausa, siete parte di una straordinaria squadra della solidarietà che coinvolge migliaia di giovani, in ogni parte del Paese, e che non si ferma mai».
«Bene ha fatto il Dipartimento, giorni fa, a ricordare che il servizio civile, nel limite delle condizioni imposte, può concorrere in questo momento a dare una mano ad affrontare la situazione. Altrimenti, che ‘difesa della patria’ è?», ha commentato il Presidente della Consulta nazionale, Diego Cipriani. «La situazione che sta vivendo il nostro Paese – prosegue - è per molti versi inedita e lo è anche per il servizio civile. Ricordo la prima emergenza in cui venne coinvolto il servizio civile su base volontaria, qualche anno fa: l’emergenza anziani in estate. Per non parlare, poi, i vari terremoti e le alluvioni. Credo che, mentre tutti speriamo che tutto si risolva presto al meglio, anche questa è una lezione che il mondo del servizio civile deve trarre da quanto sta accadendo in questi giorni». Nella sua lettera il Ministro chiede anche ai giovani di sostenere la campagna "distanti ma uniti", lanciata con il supporto di molti campioni dello sport. «Vogliamo far arrivare a tutti due messaggi – scrive l’on. Spadafora -. Il primo: in questo momento occorre stare a casa ed evitare ogni spostamento non necessario. Il secondo: stare a casa non significa essere soli. Siamo parte di una comunità unita, anche se per forza di cose in questi giorni dobbiamo stare distanti. Aiutateci a smentire il luogo comune che, a causa di qualche decina di irresponsabili che postano foto di aperitivi e feste, sta colpendo un'intera generazione. I giovani italiani non sono questo, ed è il momento di dimostrarlo!”. Da ultimo l’invito, che cita gli hashtag della Campagna #iorestoacasa e #distantimauniti: “Pubblicate anche voi la foto, magari insieme ai vostri consigli su cosa fare mentre si è a casa, coinvolgete i vostri amici in questa catena, facciamo sentire a tutti che si può essere, davvero, distanti ma uniti». «Paradossalmente – aggiunge Cipriani -, per molti giovani in servizio civile oggi difendere la patria può significare proprio stare a casa, non uscire. E magari dirlo e convincere i propri amici a fare altrettanto. Credo che anche stando a casa, sempre contando sul sostegno degli Enti che in questi giorni stanno moltiplicando i loro sforzi, si possano fare cose ‘intelligenti’, per il bene del Paese».
marzo 18, 2020 nella Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
COVID-19: servizio civile sospeso in tutta Italia
Il 10 marzo il Dipartimento delle Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale ha comunicato nuove e più stringenti indicazioni, dopo l'entrata in vigore del DPCM del 9 marzo, che estende a tutta Italia i provvedimenti per contenere la diffusione del COVID-19. «In particolare - scrive il Dipartimento -, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 e in virtù della previsione di “evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori […], nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute” si dispone la sospensione dei progetti di servizio civile sull’intero territorio nazionale e la conseguente sospensione dal servizio degli operatori volontari.
«Le suddette sospensioni si applicano, allo stato attuale, fino al 3 aprile 2020, e vanno intese, in considerazione della straordinarietà della situazione, come ulteriori giorni di permesso straordinario per causa di forza maggiore, in aggiunta a quelli indicati dalle “Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale” del 14 gennaio 2019. Si tratta di una misura eccezionale e non prorogabile oltre il 3 aprile e pertanto, in funzione dell’evoluzione dell’emergenza in atto, il Dipartimento valuterà come trasformare poi lo strumento dei permessi straordinari, anche prevedendo, se necessario, una interruzione dei progetti ed una successiva eventuale riattivazione, laddove ce ne fossero le condizioni, con il recupero del periodo di interruzione», prosegue la Circolare. «Per progetti di particolare e rilevante utilità - aggiunge -, comunque funzionali alla situazione di emergenza in corso, gli enti, una volta verificato che ci siano le adeguate condizioni, possono valutare la prosecuzione delle attività. In tal caso, acquisito il preventivo consenso da parte degli operatori volontari, devono darne tempestiva comunicazione al Dipartimento, affinché non si applichi la sospensione del progetto e si consenta al Dipartimento stesso di ottemperare agli adempimenti connessi alla gestione degli operatori volontari».marzo 11, 2020 nella Appuntamenti, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Regioni, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Servizio civile "sostitutivo" riconosciuto per le graduatorie del MIUR
La Corte di di Cassazione (Sezione Lavoro Civile, Ordinanza del 2 marzo 2020, n. 5679) ha chiarito che il servizio civile sostitutivo, ossia quello degli obiettori di coscienza, espletato dopo il conseguimento del titolo di abilitazione all’insegnamento, vale come il “servizio di leva”, al fine del riconoscimento, nelle graduatorie ad esaurimento, del relativo punteggio. Secondo la Cassazione, che ha respinto un ricorso del MIUR, il “servizio civile”, nella specie espletato dal docente, è equiparato, quanto ai diritti, al servizio di leva e, secondo l’art. 485, c. VII, D.Lgs. 197/1994, relativo alla valutazione nella scuola dei servizi prestati, anche precedentemente all’assunzione di ruolo, ai fini della carriera, “il periodo di servizio militare di leva o per richiamo e il servizio civile sostitutivo di quello di leva è valido a tutti gli effetti”.
Per quanto riguarda il servizio civile universale, il D.Lgs. 40/2017 prevede già all'art. 18, comma 4, che «Il periodo di servizio civile universale effettivamente prestato, [...] è valutato nei pubblici concorsi con le stesse modalità e lo stesso valore del servizio prestato presso amministrazioni pubbliche». Inoltre il servizio civile universale rientra nei periodi per i quali si può richiedere il riscatto dei contributi previdenziali con la pace contributiva 2020, che permette di coprire eventuali periodi di buchi contributivi riscattando fino ad un massimo di 5 anni di contributi compresi nel periodo tra il primo versamento contributivo e l’ultimo.marzo 6, 2020 nella Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)
Servizio civile: prorogata al 16 aprile la scadenza per la presentazione dei nuovi progetti
Il Dipartimento delle Politiche giovanili e del Servizio Civile Universale ha prorogato al 16 aprile (ore 14:00) la scadenza per la presentazione dei nuovi programmi e progetti. «Sono pervenute a questo Dipartimento numerose richieste da parte degli enti circa l’opportunità di disporre di un tempo più lungo per la presentazione dei programmi d’intervento di servizio civile universale - scrive il Dipartimento -. Tenuto conto delle suddette richieste, nonché dell’attuale situazione di emergenza nazionale connessa alla diffusione del COVID - 19, e nell’ottica di garantire la migliore attuazione di quanto previsto dal Piano triennale 2020-2022 e del Piano annuale 2020 per la programmazione degli interventi del servizio civile universale, si comunica che la scadenza del termine di presentazione dei programmi d’intervento di servizio civile universale - ad oggi prevista per le ore 14 del 31 marzo p.v. - è prorogata alle ore 14 del 16 aprile 2020».
marzo 5, 2020 nella Appuntamenti, Bando nazionale, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink | Commenti (0)