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Servizio civile, le proposte della CNESC
La CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile) chiede, dopo «il recente adeguamento dovuto all’inflazione che ha portato all’aumento del rimborso da 444,30 euro mensili a 507,30, di valutare un ulteriore contenuto aumento, come valorizzazione e riconoscimento di un Servizio che ha una pubblica utilità e che sia accessibile anche ai giovani in difficoltà economica». «È necessario - prosegue la più grande organizzazione di enti di SCU in Italia - un investimento stabile delle risorse da parte del Governo, che provi ad individuare dei benefits per chi svolge il Servizio Civile quali l’abbonamento ai trasporti, offrire all’ente un contributo forfettario per il vitto e alloggio, riduzione delle tasse universitarie, crediti universitari, agevolazioni nell’accesso ai musei, cinema, ecc.».
Nei giorni scorsi intanto era arrivato l'appello, fatto insieme a Forum Nazionale del SCU, CSV.net e Rappresentanza degli operatori volontari, per un rafforzamento del SCU. «Dopo un triennio che ha visto il potenziamento del contingente, anche grazie ai fondi del PNRR - scrivono CNESC e le altre organizzazioni - , il servizio civile rischia di scivolare nuovamente in una situazione di precarietà e incertezza. Il bando che sarà emanato entro la fine del 2023, infatti, secondo quanto previsto dal Documento di Programmazione Finanziaria 2023 del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, prevede l’avvio di appena 45.000 giovani, a fronte dei 71.000 dell’anno scorso, e di circa 80.000 posizioni messe a disposizione dagli enti in fase di progettazione. Ancora più preoccupante è la disponibilità finanziaria prevista dalla Legge di Bilancio per il prossimo anno che ammonta a soli 150 milioni di euro, sufficienti ad avviare appena 20.000 giovani. Numeri che ci allontanano dall’obiettivo di renderlo davvero universale e dalla possibilità di assicurare a tutti i giovani l’opportunità di servire pacificamente la Patria, impegnarsi per la propria comunità e il bene comune». I rappresentanti chiedono quindi al Governo e alle forze parlamentari «di utilizzare i risparmi dei mancati avvii del bando in corso, pari ad almeno 130 milioni, per potenziare il bando 2023 e di prevedere nella nuova Legge di bilancio almeno 280 milioni aggiuntivi per il 2024, che permetterebbero di avviare un contingente di 60.000 operatori volontari in Italia e 1.500 all’estero».
ottobre 27, 2023 nella Appuntamenti, Esperienze, Giovani e rappresentanza, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink
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