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Nasce l'Unione Nazionale Servizio Civile
Dopo la Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile (CNESC) e il Forum Nazionale del SC, arriva una nuova associazione di enti del Servizio Civile Universale (SCU). Costituitasi formalmente lo scorso 8 giugno, l’Unione Nazionale Servizio Civile (UNSC) intende “rappresentare le istanze dei piccoli enti nell'ambito della consulta nazionale del SCU , auspicando che un rappresentante della stessa ne possa far parte o che comunque possa interloquire con gli organi preposti nell'interesse e nella promozione del Servizio Civile Universale”. Gli enti titolari di accreditamento che ne fanno parte ad oggi sono 72, dei quali 21 iscritti alla sezione nazionale dell’Albo e 51 alle sezioni Regionali (Lombardia, Marche, Sicilia, Lazio, ecc..), rappresentativi di 1.950 Enti di accoglienza e 16.700 sedi di attuazione, e con 14mila posti finanziati nell’ultimo Bando volontari.
«La nascita dell’UNSC è la conseguenza quasi naturale di un lavoro di network che ho iniziato quasi in contemporanea alla mia nomina a Presidente della Consulta nazionale del SCU», ci dice Giovanni Rende, ex Rappresentante nazionale dei giovani in servizio civile ed oggi direttore dell’Unione. «Ho sempre pensato – aggiunge - che tutti gli enti del SCU avessero diritto a sapere quello che veniva deciso in Consulta nazionale, così mi sono sempre adoperato per fare un lavoro di comunicazione e diffusione che è stato molto apprezzato e ha portato quasi spontaneamente all’idea di costituirsi in associazione in vista delle nomine per la prossima Consulta».
Tra gli obiettivi della neonata Associazione, oltre che “dare voce a tutti gli Enti di Servizio Civile Universale”, anche ai più piccoli quello di fare proposte per snellire il più possibile la burocrazia superflua e sostenere azioni innovative, soprattutto in un ottica di una migliore proposta per i giovani”, ci precisa Rende. «Il terzo obiettivo è quello più “politico”: puntare ad un sistema che non sia basato più sulla “competizione” fra gli enti, che a volte arriva a forme di “conflittualità”, bensì sulla collaborazione e cooperazione, anche superando l’attuale logica dei progetti valutati perlopiù su parametri discrezionali e puntando più su una modalità che tenga conto delle reale esigenze dei territori, delle richieste dei giovani e dello storico degli avvii gestiti negli anni dagli enti», conclude Rende, che poi annuncia un possibile evento di lancio dell’UNSC a settembre.
L’UNSC è presieduta da Gianluca Sannino (Opportunity APS) e oltre a Rende vede presenti nel suo Consiglio, in maniera rappresentativa del Nord, Centro, Sud Italia e dell’estero, Cinzia Giannoni, che opera nell’Associazione “Come Pensiamo”, Claudio Di Blasi già membro uscente della Consulta nazionale come rappresentante dell’Associazione lombarda Mosaico, Roberto Pretini dell’ente marchigiano “Grimani Buttari” e Francesco Patanè dell’Istituto Gonzaga, che ha sede in Sicilia.
Tra i vari enti è curioso il caso dell’Associazione per lo Sviluppo e la Cooperazione Internazionale (ASVCI) e l’Associazione “Famiglia in Musica” che condividono gli stessi contatti di una società privata, la Nomina s.r.l., che tramite il suo sito dà ampia pubblicità a questa consulenza. ASVCI e AFAM inoltre condividono con Nomina s.r.l. lo stesso indirizzo della sede operativa e il loro Rappresentante legale, che è anche l'Amministratore delegato della Nomina s.r.l..
luglio 11, 2023 nella Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink