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Fondi servizio civile, l'allarme della CNESC dopo incontro con ministro Spadafora
“Non tagliate le gambe al Servizio Civile Universale”. È questo l’appello che la CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile), la principale associazione in Italia di rappresentanza degli enti di servizio civile, ha lanciato ieri dopo l’incontro avvenuto il 4 dicembre della Consulta Nazionale con il Ministro delegato, on. Vincenzo Spadafora. «In occasione del confronto, pacato e costruttivo, che il Ministro Spadafora ha avuto con i componenti della Consulta – scrive la CNESC ripresa da "Redattore Sociale"-, sono state fornite le informazioni utili a capire le possibilità di attuazione della nuova Programmazione Triennale del Servizio Civile Universale, a cominciare dalle risorse economiche disponibili. Al momento, oltre ai residui dell'esercizio 2019, sono previsti (nella Legge di Bilancio all'esame del parlamento) 139 milioni di euro che permetteranno l'anno prossimo a circa 20.000 giovani di svolgere il servizio civile». A questi fondi vanno aggiunti, secondo quanto dichiarato dal Ministro, ulteriori 56 milioni nell'ambito del Programma "Garanzia Giovani", “che ha però il limite di attivarsi solo in alcune regioni e non su tutto il territorio nazionale o per l'estero”, spiega la CNESC, e altri 16 milioni provenienti dal FAMI (Fondo Asilo, migrazione e integrazione). Infine 70milioni dovrebbero arrivare se passerà il disegno di legge (C. 2090), proposto dal Governo Conte I alla fine dello scorso luglio e che sarà in discussione alla Camera nei primi mesi del 2020. «Se approvato – ricordano gli enti CNESC -, consentirà il finanziamento di circa 13.000 posti che molto probabilmente saranno impiegati per il bando 2020», anche se inizialmente era pensato per recuperare già quest’anno dei posti dai progetti approvati ma non finanziati nell’ultimo bando volontari. «Grazie ai provvedimenti del Governo potranno partire circa 53mila ragazzi invece dei circa 27.000 che sarebbero partiti con i fondi previsti dal Governo PD», aveva dichiarato ad agosto l’allora Sottosegretario Spadafora. Così invece il numero dei volontari del 2019 viene confermato ai 39.646 dell’ultimo Bando nazionale, con una riduzione quindi del 25% rispetto ai 53.363 finanziati dal Governo Gentiloni nel 2018. Mentre per il 2020, al netto di “Garanzia Giovani”, il prossimo Bando ordinario si potrebbe attestare complessivamente intorno ai 35mila posti, con “ancora una volta, come in passato, le sorti del Servizio Civile Universale che dipendono dall'affannosa ricerca di fondi aggiuntivi in corso d'anno”, commenta la CNESC.
La riunione della Consulta del 4 dicembre è stata l’ultima con questa composizione. Per il 2020 infatti si annuncia la nomina, sulla scia della riforma del Servizio Civile Universale, di una nuova Consulta aggiornata nella composizione e nel numero dei componenti, che saliranno a 23 dai 15 attuali. «Come Rappresentanza dei Volontari abbiamo posto all'attenzione del Ministro il tema del riequilibrio del numero dei membri della nuova Consulta per il Servizio Civile Universale in quanto non viene rispettato lo stesso rapporto in termini di aumento per tutte le altre componenti rispetto alla vecchia composizione; la sostenibilità delle attività della Rappresentanza e l’organizzazione strutturata dell’Istituto all'interno dei servizi del Dipartimento, nonché la rimozione del taglio dell’assegno alle volontarie in astensione per maternità», conclude Farnese. [Fonte: Redattore Sociale]
dicembre 6, 2019 nella Appuntamenti, Esperienze, Giovani e rappresentanza, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink