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Corpi Europei di Solidarietà, Italia contraria a nuovi orientamenti. Plauso della CNESC

Lo scorso 20 novembre nel corso della Sessione Gioventù del Consiglio “Istruzione, Gioventù, Cultura e Sport”, tenutasi a Bruxelles, l’Italia ha espresso il proprio voto contrario sul testo di Orientamento Generale relativo alla Proposta della Commissione di Regolamento sul Corpo Europeo di Solidarietà. Il testo, predisposto dalla Presidenza estone sulla base degli esiti dei lavori del Gruppo Gioventù, è stato adottato con il voto favorevole di tutte le altre delegazioni. «La delegazione italiana -ha dichiarato il Sottosegretario Luigi Bobba- è stata fin dall’inizio la più forte sostenitrice del Corpo Europeo di Solidarietà, come iniziativa finalizzata a incrementare e migliorare le attività di volontariato per i giovani e al tempo stesso rafforzare le azioni dell’Europa in tema di solidarietà. Ma purtroppo, alla fine di questa prima tornata di lavori, abbiamo ritenuto di dover esprimere il nostro dissenso su un testo che non ha una copertura finanziaria certa e prevede di finanziare il Corpo di Solidarietà unicamente con riassegnazioni, da decidere in futuro, di fondi già destinati ad altri Programmi della Rubrica 1a sulla Competitività e Crescita. Tali Programmi, più o meno direttamente, sono di particolare interesse per quegli stessi giovani ai quali l’iniziativa del Corpo di Solidarietà è rivolta. Il Programma che più rischia di essere decurtato pesantemente è proprio il Programma dedicato ai giovani Erasmus+».

Con una nota diffusa oggi, la CNESC (Conferenza nazionale enti di servizio civile) ha espresso il proprio plauso a questa scelta del Governo Italiano. «Reazione alla disgregazione del sogno europeo, sviluppo della cittadinanza europea e sostegno alla partecipazione giovanile: questi sembravano gli obiettivi dell’European Solidarity Corps, quando fu annunciato. Alla prova dei fatti rischia di tradursi in un taglio del Servizio Volontario Europeo e in uno strano ibrido fra volontariato e formazione nelle imprese. Bene ha fatto il Sottosegretario Bobba a reagire a questa impostazione». «I giovani hanno diritto a opportunità strutturate di impegno civile e di acquisizione di competenze e che le esperienze nazionali di servizio civile volontario assieme al Servizio Volontario Europeo sono il patrimonio a cui attingere», conclude la nota stampa.

novembre 22, 2017 nella Appuntamenti, Europa, Giovani e rappresentanza, Storia del SC | Permalink

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