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Volontariato e servizio civile alla Biblioteca nazionale di Roma, arriva interrogazione a Ministro Franceschini
Si svolgerà domani alla Camera un "question time" (Diretta Rai ore 15-16), proposto dagli onorevoli Marcon e Fassina (SI), che interrogheranno il Ministro dei Beni Culturali, Franceschini, sulla vicenda dei cosiddetti "scontrinisti" che ha lambito anche il tema del servizio civile. Tutto nasce da una denuncia via Facebook di 8 collaboratori dell'associazione A.V.A.C.A. (Associazione Volontari Attività Culturali e Ambientali), che attraverso una convenzione con il Ministero dei Beni Culturali e la Biblioteca Nazionale, gestisce mediante una ventina di persone “volontarie” attività di vigilanza agli accessi, di servizio accoglienza, di ufficio prestito, di distribuzione del materiale librario nelle sale di lettura, e di servizi di magazzino e in altri uffici. «Ci hanno chiamato 'scontrinisti' - scrivono -, veniamo cioè pagati dall'associazione A.V.A.C.A. solo previa presentazione di scontrini di tipo alimentare, che siamo obbligati a consegnare ogni mese in cambio di un assegno di 400 euro mensili. Per farci lavorare, l'associazione, presieduta da Gaetano Rastelli (componente del Coordinamento Generale FLP BAC, che ha replicato alle accuse, ndr.), ci fa pagare una tessera annua di 25 euro, che ci rende soci dell'associazione e ci dà diritto al rimborso spese, che, in realtà, dovrebbe essere il nostro stipendio: sì, perché non siamo riconosciuti come lavoratori effettivi, ma come dei volontari retribuiti, che hanno solo diritto ad un magro rimborso spese. Siamo, però, inseriti nel registro dei turni del personale della biblioteca per lo svolgimento di diverse mansioni».
I "volontari" denunciano anche la possibilità di essere sostituiti dai giovani in servizio civile che arriveranno dal Bando, scaduto lo scorso 10 febbraio, per 1.000 volontari dai 18 ai 28 anni da avviare in 116 progetti autofinanziati dal Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo. «Per la sede della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma - ricorda un articolo di "Redattore Sociale" - sono stati messi a bando 20 posti, senza rimborso di vitto e alloggio, con compiti che vanno dalla "ricezione, smistamento e prima descrizione del materiale pervenuto per deposito legale" all'inventariazione, alla "collocazione e movimentazione del materiale in magazzino", e al "supporto alle attività di digitalizzazione". Dai dati reperibili sul sito del MIBACT le domande per i 20 posti della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma sono state 244: 60 i candidati ammessi ai colloqui di selezione, che si sono svolti tra il 10 e il 12 maggio scorso» [Fonte: Redattore Sociale].maggio 23, 2017 nella Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink