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Ministra Pinotti riapre dibattito su servizio civile obbligatorio
Le parole della Ministra della Difesa, Roberta Pinotti, domenica a Treviso durante l’annuale Adunata nazionale degli Alpini, hanno riaperto il dibattito sul ritorno della leva obbligatoria in Italia e sul servizio civile obbligatorio. Una leva, ha specificato la Ministra, «non più solo nelle forze armate ma con un servizio civile che divenga allargato a tutti». «Da un lato, per le missioni internazionali - ha osservato l’on. Pinotti - abbiamo bisogno di militari professionalmente preparati e qui la leva obbligatoria non sarebbe lo strumento più idoneo. Ma l'idea di riproporre a tutti i giovani e alle giovani di questo paese un momento unificante, non più solo nelle forze armate ma con un servizio civile che divenga allargato a tutti ed in cui i giovani possono scegliere dove meglio esercitarlo è un filone di ragionamento che dobbiamo cominciare ad avere». Con un tweet in serata la Ministra della Difesa ha precisato il suo pensiero: “Non ho parlato di leva obbligatoria, ma di un progetto degli alpini per coinvolgere i giovani al servizio civile universale”. Sulla stessa scia il collega di Governo della Ministra Pinotti, il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, on. Luigi Bobba, che sempre via Twitter ha dichiarato: «Il servizio civile deve restare volontario. Via dell'obbligo invocata da destra e sinistra è scorciatoia. Avanti con Servizio civile universale e volontario. Nuove risorse per rispondere SI' a tutti giovani che lo chiedono».
La CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile) in una nota stampa ha ringraziato «la Ministra Pinotti per aver sollecitato l’ampliamento del servizio civile a tutti i giovani che vogliono farlo. In questi 15 anni di SCN solo 400.000 giovani, sul milione che ha fatto domanda, hanno potuto svolgerlo a causa della carenza di fondi messi a disposizione: Un giovane costa allo Stato per un anno di servizio 5.300,00 euro». «La risposta dovrebbe arrivare – precisa l’Associazione di enti - mediante l’attuazione del Servizio Civile Universale, il cui decreto è stato appena licenziato, su base volontaria. Ci sono invece minacce che spingono al ritorno alla leva obbligatoria, civile e militare? Sarebbe bene conoscerle e discuterne”. “Chiarita la posizione su obbligo o volontarietà, accogliamo pienamente la sfida di rendere complementari il servizio civile e quello militare, per una comune difesa Della Patria. Una delle finalità del SCU è proprio la difesa civile e non armata, assieme al dovere di partecipazione sociale e civica. E auspichiamo che proprio questo richiamo del Ministro della Difesa venga messo alla base della definizione della programmazione triennale, uno degli architravi della ambiziosa legge del Servizio Civile Universale», conclude la nota stampa. [Fonte: Redattore Sociale]maggio 16, 2017 nella Appuntamenti, Esperienze, Giovani e rappresentanza, Idee, Normativa e progetti, Riforma SC, Storia del SC | Permalink