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"Giornalismo di pace": raccontare la guerra per arrivare alla pace
E' uscito lo scorso 1 giugno per la collana "le Staffette" delle Edizioni Gruppo Abele il libro "Giornalismo di pace" (pagine 272, 16,00 €), una raccolta di articoli sul tema curato da Nanni Salio, scomparso a febbraio scorso, e Silvia De Michelis. «La guerra domina la scena dell’informazione - spiegano i curatori -: per interesse, per scelta politica, per superficialità. I media, poi, vengono per lo più usati dagli Stati come "armi di disinformazione di massa". A questa prassi si oppone il modello del «giornalismo di pace», di cui Johan Galtung è il padre fondatore, che cerca di leggere in profondità i conflitti, rifuggendo dalle semplificazioni di chi descrive la guerra e la violenza come realtà inevitabili e ricercando gli obiettivi reali delle parti in causa, le loro contraddizioni e le vie possibili per superarle. L’intento non è quello di nascondere o di minimizzare la guerra ma di contribuire, con una informazione corretta, alla trasformazione nonviolenta dei conflitti». Di questo metodo il libro, che si collega al lavoro svolto in italia dal Centro studi "Sereno Regis" di Torino, fornisce una ricca documentazione teorica e interessanti casi di studio.
giugno 17, 2016 nella Appuntamenti, Libri e siti utili, Storia del SC | Permalink
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