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Giubileo: l'impegno e le voci dei volontari in servizio civile
Dopo tre giorni di Convegno nazionale, i rappresentanti delle Caritas diocesane di tutta Italia sono stati ricevuti lo scorso 21 aprile in udienza presso l'Aula "Paolo VI"in Vaticano da Papa Francesco. Nelle interviste di Michele Raviart anche la voce di Francesco e Gianluca, due volontari del progetto di servizio civile progetto "Giubileo: Pellegrini della misericordia", promosso da Caritas Italiana e dall'Azione Cattolica Italiana. Tra le attività del progetto anche la cura della mostra "LA BUONA STRADA. Testimoni della misericordia del Padre", inaugurata ieri presso la Chiesa di San Lorenzo in Piscibus nel Centro San Lorenzo.
D. – Il Papa ha ricordato l’importanza del volontariato per i giovani. Che significa per te Gianluca? R. – Per me significa entrare in relazione con ogni persona che mi trovo davanti, nella fattispecie gli ultimi, parlare e interagire con loro, mettendosi davvero a nudo e condividendo emozioni, pensieri, quindi sentendo ciò che sentono gli altri, facendo in modo che a loro volta possano sentire quello che sento io. D. – E per te Francesco? R. – Di solito c’è molta diffidenza. La gente dice: “Le cose vanno male… “, e si siedono sugli allori. Secondo me il cittadino deve essere un cittadino attivo: tutti dobbiamo fare qualcosa di più. Io mi sento di restituire un po’ di quello che ho ricevuto, in primis come cristiano. Purtroppo ho visto che negli ultimi anni è aumentata la percentuale di italiani che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese.aprile 29, 2016 nella Appuntamenti, Esperienze, Storia del SC, Udienza con il Papa | Permalink
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