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De Bortoli: Governo investa su servizio civile come "master civile dei giovani"

In un articolo di venerdì scorso, Ferruccio de Bortoli, già direttore del Corriere della Sera ed ora editorialista, commenta la riforma del servizio civile, contenuta nell'art. 8 del testo di legge delega sul Terzo settore. Per de Bortoli, che ricorda i tratti salienti di questa riforma, «si poteva e si può, con i decreti attuativi, fare meglio. Anche un solo mese d’impegno può essere di grande utilità per il giovane e per l’ente che beneficia del suo lavoro e del suo entusiasmo».

«La delega parla di «servizio civile universale» - scrive ancora de Bortoli -, ma la scarsità dei mezzi, seppur aumentati quest’anno a poco più di 200 milioni, rende assai difficile soddisfare ogni richiesta. L’obiettivo di Renzi è di avere già nel 2017 centomila volontari. Ambizioso, ma non basta. Il servizio civile di un Paese civile dovrebbe essere aperto a tutti i richiedenti, come propone giustamente Riccardo Bonacina su Vita. Senza risorse aggiuntive da parte dello Stato e il coinvolgimento, con programmi validi e verificati, dei fondi privati. Qui subentrano i problemi più seri. Gli enti accreditati direttamente o indirettamente sono circa 15 mila. I progetti qualificanti e utili veramente al Paese e all’individuo non sono così numerosi. Enzo Manes, consigliere pro bono della presidenza del Consiglio, ha lanciato su La Stampa l’idea di istituire una sorta di tutor che promuova programmi nazionali di rilievo civico, evitando la polverizzazione delle risorse. I volontari oggi, salvo rare eccezioni, sono seguiti poco, impiegati male; sostituti avventizi di personale mancante, manodopera a basso costo. Ma è anche vero che non pochi richiedenti si aggrappano disillusi alla paghetta del servizio civile come fosse un sussidio di disoccupazione». «Il governo faccia un passo in più - aggiunge l'editorialista, ricordando anche l'esperienza francese del Service Civique -: lo renda veramente universale, lanci ogni anno un progetto per il Paese. E allora quel tempo dedicato, tra studio e lavoro, a tutelare l’ambiente, promuovere la legalità, combattere gli sprechi, assistere chi soffre, equivarrà a un master civile di cui andare fieri». All'articolo di de Bortoli ha replicato da Lucca, dove è intervenuto per il Festival del Volontariato, il Sottosegretario con delega Luigi Bobba, dicendo come esso esprima un "giudizio ingeneroso sul servizio civile".

aprile 18, 2016 nella Esperienze, Normativa e progetti, Regioni, Riforma SC, Storia del SC | Permalink

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