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Servizio civile volontario, l'iter della riforma voluta dal Governo
Presentato in Senato il 23 dicembre del 1999 dal Governo D'Alema, il Disegno di legge arrivato nei giorni scorsi all'approvazione finale nei giorni scorsi e che ha riformato il servizio civile in Italia, ha avuto un iter relativamente rapido, anche se ha dovuto superare gli ostacoli della crisi politica che ha portato ad un cambio di Governo e rischiato di rimanere impantanato nelle secche del termine naturale della XIII legislatura previsto nel prossimo maggio. La nuova legge, che al pari di quella n. 331 dello scorso anno che sospende la leva obbligatoria ed inaugura quella volontaria e professionista, arriva dopo gli allarmi degli enti storici che hanno gestito per oltre 20 anni tramite convenzione con il Ministero della Difesa i giovani obiettori in servizio civile. Esperienza, quella dell’obiezione di coscienza al servizio militare, a sua volta da poco aggiornata nel luglio del 1998 con la legge n. 230 che ha introdotto per la prima volta in Italia il diritto soggettivo al’obiezione.
Nelle intenzioni del Governo la riforma era pensata per "rappresentare uno strumento finalizzato a colmare i vuoti che inevitabilmente si creeranno nel servizio civile dopo la sospensione del servizio di leva obbligatorio con cui esso e attualmente in stretta connessione". Dopo lì’Assegnazione il 18 gennaio dello scorso anno alla 1a Commissione Affari Costituzionali del Senato, il Disegno di Legge delega (n. 4408) ha assorbito altre 7 proposte di legge tutte miranti ad istituire per la prima volta in Italia un “servizio civile nazionale e volontario”, anche in specifici settori come quello agricolo (n. 329). La discussione in Commissione lunga un anno arriva in Aula al Senato solo ad inizi 2001, per essere poi velocemente approvato tra l’11 e il 16 gennaio. Il passaggio alla Camera dei Deputati, con il numero di atto 7532 è già il giorno dopo, con l’assegnazione anche qui in Commissione Affari Costituzionali. Infine l’ultimo passaggio, quello definitivo avvenuto nei giorni scorsi in Aula a Montecitorio con l’approvazione il 14 febbraio. Ora, come previsto dalla Legge delega, toccherà entro un anno al nuovo Governo, che uscirà dalle elezioni politiche del prossimo 13 maggio e che vede competere la Casa delle Libertà di Silvio Berlusconi e l’Ulivo di Francesco Rutelli, con il leader di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti a fare da terzo incomodo, approvare uno o più decreti di attuazione.
febbraio 17, 2016 nella Appuntamenti, Normativa e progetti, RiPassi di servizio civile, Storia del SC | Permalink
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