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Camera approva nuova legge, nasce servizio civile volontario

Legge_SenatoLa Camera dei Deputati nella seduta di ieri 14 febbraio 2001 ha approvato definitivamente con 228 sì del centrosinistra (DS e Popolari) e di Rifondazione, 175 astenuti della Casa delle Libertà e 5 voti contrari (tra cui quello dell’ex Ministro degli affari esteri, il forzista Antonio Martino), il Disegno di legge delega (A.C. 7532) che riforma il servizio civile in Italia. La legge, voluta dal Governo D’Alema nel dicembre 1999, arriva così a conclusione del suo lungo iter di discussione e dopo l’approvazione del Senato, avvenuta il 16 gennaio scorso. «È stata dura ma ce l' abbiamo fatta», ha commenta in Transatlantico il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Patrizia Toia che ha seguito la riforma passo passo. Soddisfatto – secondo quanto riportano le agenzie – anche il Ministro della Difesa, Sergio Mattarella: «Abbiamo vinto lo scetticismo di chi non credeva che prima della legislatura sarebbero state approvate entrambi le leggi, sia quella che ha sospeso la leva obbligatoria che questa sul servizio civile».

Molte le novità di questo testo che, in parallelo con la legge n. 331/2000, mette di fatto la parola fine ad oltre 50 anni di obiezione di coscienza alla leva obbligatoria e a quasi 30 anni di servizio civile obbligatorio, anche se per il definitivo passaggio di consegne occorrerà aspettare ancora il 2005. Con questa Legge delega infatti nasce per la prima volta in Italia un servizio civile totalmente volontario che ha come sua finalità “concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari”. Sarà aperto per la prima volta alle donne dai 18 ai 26 anni e agli uomini di pari età inabili alla leva. Questa esperienza si affiancherà infatti per i prossimi anni al servizio civile obbligatorio che rimane per gli uomini maggiorenni, che potranno continuare ad obiettare alla “naja” finchè questa non verrà sospesa fra 4 anni. Per i nuovi “volontari” si prospetta un impegno di 12 mesi, contro i 10 dei loro pari età obiettori, ma a fronte di un compenso più alto, attorno elle 800mila lire. Oltre alla formazione obbligatoria, sono previsti anche dei “benefit” come la possibilità del riconoscimento di crediti formativi, di punteggio nei concorsi pubblici, nonché i contributi previdenziali. Come già previsto dalla legge 230/98 degli obiettori, sarà possibile svolgere il servizio civile anche all’estero, “promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli”, come recita l’art. 1 della legge, che ora passa alla firma del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per la promulgazione.

febbraio 15, 2016 nella Appuntamenti, Normativa e progetti, Riforma SC, RiPassi di servizio civile, Storia del SC | Permalink

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