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Emilia-Romagna: approvato Piano di Programmazione triennale del Servizio Civile

Logo_Regione_Emilia_RomagnaLa Giunta regionale dell'Emilia-Romagna ha approvato il Piano di Programmazione triennale del Servizio Civile, valido per il triennio 2016-2018 e che prevede un investimento complessivo di 600mila euro, che andrà a breve al vaglio dell’Assemblea legislativa. «Con la stesura del Piano - spiega una nota stampa -, la Regione vuole offrire una visione di medio-lungo periodo sull’intero panorama delle iniziative di Servizio civile, sulle sue caratteristiche, i suoi destinatari e le sue potenzialità di ulteriore sviluppo. Il documento, oltre a presentare il quadro di insieme sull’andamento dei posti finanziati e delle domande presentate e accolte, fissa le linee guida per la formulazione e gestione dei progetti, pur lasciando elevata autonomia agli enti promotori, e per il monitoraggio e la valutazione delle attività in termini di efficacia e capacità di incidere e di includere rispetto all’universo giovanile coinvolto».

«Un altro obiettivo del primo anno di mandato è stato finalmente realizzato. Abbiamo approvato nella seduta di Giunta dell’11 gennaio scorso – ha commentato Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione e assessore al Welfare e alle Politiche abitative -, il primo Piano di programmazione triennale del servizio civile in Emilia-Romagna, un documento atteso sin dalla legge regionale del 2003». «Si tratta – ha spiegato ancora Gualmini - di un importante obiettivo per almeno tre motivi: primo, da qui in avanti presenteremo con molta trasparenza e massima chiarezza le priorità annuali del servizio civile e le risorse dedicate; secondo, intendiamo promuovere con iniziative periodiche e il ‘Celebration day’, istituito ogni anno nel mese di dicembre, una grande partecipazione dei giovani e dei minori a queste esperienze di solidarietà e di cittadinanza civile. Terzo, desideriamo estendere maggiormente il numero dei settori coinvolti nelle iniziative di servizio civile, oggi in particolare l'assistenza sociale e la promozione culturale, domani, speriamo, in ambiti ancora più variegati».

gennaio 19, 2016 nella Esperienze, Normativa e progetti, Regioni, Storia del SC | Permalink

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