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Veneto: enti e volontari denunciano mancata erogazione fondi servizio civile regionale

Logo_CSEVIn un comunicato diffuso lo scorso 8 aprile il CSEV - Coordinamento Spontaneo Enti e Volontari di servizio civile del Veneto ha denunciato la situazione che vive il servizio civile regionale. «Perdura da tempo - si legge nel testo - un forte ritardo nell'erogazione dei fondi destinati agli enti assegnatari di giovani in servizio civile regionale. Questo ha obbligato gli enti gestori di progetti di servizio civile ad anticipare somme consistenti, relative a ben due anni di attività e pari a decine di migliaia di euro ognuno, pur di garantire ai ragazzi l'indennità mensile (si parla di 277 euro al mese per 18 ore settimanali oppure 433 euro per 30 ore settimanali, più un premio liquidazione di servizio di 1200 euro a testa). Ad essere congelate sono le somme relative a tutto il 2013 e per il 50% del 2014, per un ammontare di oltre 230 mila euro».

«Il 4 maggio è previsto l'avvio al servizio civile regionale di ben 162 giovani: le realtà coinvolte (case di riposo, comuni, unioni montane, pro loco, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, università, organizzazioni di volontariato), soprattutto le più piccole, con bilanci più risicati, lanciano l'allarme: se la Regione non sbloccherà le indennità, alcuni progetti rischiano di saltare», denuncia la nota stampa. Per sollecitare Giunta e Consiglio Regionale ad accelerare le pratiche di rimborso, in modo da alleggerire le spalle delle sedi accreditate a ospitare progetti di servizio civile regionale, il Coordinamento spontaneo enti e volontari servizio civile (CSEV) ha incontrato martedì 31 marzo l'Assessore ai servizi sociali Davide Bendinelli. «L'assessore ci ha garantito lo sblocco tempestivo delle risorse con l'approvazione del bilancio preventivo del 2015», afferma la portavoce CESV Daria Zanocco, «sottolineando che questa situazione non riguarda soltanto il servizio civile», che è un'opportunità per i giovani di operare per un periodo (di norma un anno) a sostegno della propria comunità in settori quali il sociale, l’educazione, la cultura, la tutela ambientale. «Abbiamo segnalato all'assessore le difficoltà di gestione in cui si trovano enti locali e altre istituzioni, associazioni, cooperative e realtà del terzo settore che gestiscono progetti di Servizio civile regionale. Ad oggi infatti il rischio concreto è che la prossima esperienza di servizio, in partenza il 4 maggio, non possa iniziare a causa della mancata erogazione dei già stanziati fondi regionali per gli anni 2013 e 2014, mettendo in seria difficoltà piccole e grandi realtà, non più in grado di anticipare costi per decine di migliaia di euro al posto della Regione. Tale criticità si riflette sugli stessi giovani e sull’incertezza di poter svolgere l’anno di servizio percependo la remunerazione prevista», denuncia la portavoce, «oltre che sul tessuto sociale locale che dall’apporto dei ragazzi in servizio ha sempre tratto grande giovamento. Chiediamo quindi un intervento urgente per sbloccare i fondi già stanziati, così da permettere l'avvio sicuro dei giovani in servizio civile che proprio in questi giorni sono stati selezionati dagli enti assegnatari». Leggi tutto il comunicato qui in PDF.

aprile 10, 2015 nella Esperienze, Giovani e rappresentanza, Normativa e progetti, Regioni, Servizio civile in cifre, Storia del SC | Permalink

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