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Drago: "Non svilire servizio civile a difesa solo sociale"
Sul sito di Pax Christi Italia, il movimento cattolico internazionale per la pace, il prof. Antonino Drago, primo Presidente dal 2004 al 2005 del Comitato per la Difesa civile non armata e nonviolenta (DCNAN), commenta la proposta di Legge di iniziativa popolare “Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta”, promossa dalla campagna nazionale “Un’altra difesa è possibile”. Intanto lunedì a Roma presso il CASD-Centro Alti Studi per la Difesa, si è tenuta una tavola rotonda con numerosi esponenti dell'associazionismo, tra cui CNESC e Rete italiana per il disarmo, per raccogliere commenti e osservazioni in merito alle Linee Guida sul Libro Bianco della Difesa, presentate lo scorso mese di giugno al Consiglio Supremo di Difesa.
Nel suo intervento il prof. Drago ricorda anche le recenti sentenze che aprono il servizio civile nazionale agli stranieri. «La Cassazione - scrive Drago -, qualificando il servizio civile come sola solidarietà, ha chiesto alla Corte Costituzionale di ammettere gli stranieri. Per cui dopo aver avuto nel 2010 la (inaspettata e inavvertita dalle nostre Associazioni) abrogazione della legge che, prima nel mondo, introduceva la parola “nonviolenza” in giurisprudenza (art. 8 della l. 230/1998 sulla obiezione di coscienza, riguardante appunto questo tipo di difesa alternativa), ora si tenta di cancellare il principio giuridico che oggi prevede una difesa nazionale e un intervento internazionale in aree di conflitto mediante azioni non violente». «Benché sia chiaro che il SC degli stranieri è solo un pretestuoso grimaldello, perché chi conosce un minimo i concetti di difesa popolare nonviolenta e di interventi popolari di pace sa benissimo che la collaborazione internazionale è tipica di ambedue. (La presenza di stranieri nella resistenza italiana, armata e anche anche nonviolenta, lo ha insegnato ampiamente); quindi nulla osta a che stranieri vengano inclusi in un SC che faccia azioni collettive di quel tipo. Basterebbe un giurista a smontare questa manovra; ma non ne vedo all’orizzonte», chiosa l'esperto in materia di difesa popolare nonviolenta. Leggi tutto il commento a questo link.ottobre 15, 2014 nella Libri e siti utili, Normativa e progetti, Riforma SC, Servizio civile e stranieri, Storia del SC | Permalink
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