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Sentenza di Milano: 'il bando nazionale di servizio civile sia aperto anche agli stranieri'

Come riferisce ieri "
Redattore Sociale", Associazione Studi Giuridici per l’Immigrazione (ASGI)
ha dato notizia che lo scorso 22 marzo 2013 sono state pubblicate le
motivazioni della sentenza [PDF] della Corte di Appello di Milano del 20 dicembre scorso, che ha respinto il ricorso dell’Ufficio nazionale del servizio civile contro l’apertura del bando nazionale anche ai giovani stranieri. «Stando così le cose -
dichiara a "Vita" l'avv. Alberto Guariso di ASGI - il ministero deve aprire anche ai cittadini stranieri residenti. Intanto tramite un ufficiale giudiziario una diffida al ministero perché non inserisca un requisito giudicato discriminatorio. Noi siamo disposti ad andare fino alla Cassazione. Ora non resta che aspettare e vedere che cosa farà il ministero di
Riccardi».
Tutto era nato il 9 gennaio 2012 quando il giudice del lavoro del Tribunale di Milano aveva dato ragione ad uno studente di origini pachistane, Shahzad Sayed, supportato dall’ASGI e da Avvocati per Niente (APN), che chiedeva di partecipare al Bando di servizio civile nazionale, per il quale la legge prevede attualmente la solo cittadinanza italiana. «Nel merito dell'
ultima sentenza - scrive ASGI -, i giudici di appello di Milano respingono la tesi della Presidenza del Consiglio dei Ministri che il requisito di cittadinanza italiana sarebbe necessario in quanto il Servizio Civile Nazionale avrebbe fondamento nei principi costituzionali di difesa della Patria di cui all’art. 52 Cost. Secondo invece i giudici di appello, le finalità descritte dalla legge istitutiva del SCN, una volta che tale servizio non è più qualificabile come sostitutivo del servizio militare obbligatorio, non possono essere in alcun modo collegate alla nozione di difesa della patria, quanto al principio dei doveri reciproci di solidarietà sociale di cui all’art. 2 Cost”. I giudici quindi “sottolineano che l’adempimento a tali doveri di solidarietà e di concorso al progresso materiale e spirituale della società deve accomunare tutta la comunità dei residenti, e non solo quella dei cittadini in senso stretto». Pertanto l’esclusione dei giovani stranieri dal bando nazionale di servizio civile sarebbe “irragionevole”.
aprile 4, 2013 nella Bando nazionale, Libri e siti utili, Normativa e progetti, Servizio civile e stranieri, Storia del SC | Permalink
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