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Vita propone un servizio civile "universale"

120210Vita_cover_sc_obbligatorioNel numero in edicola questa settimana (n. 6 del 10 febbraio 2012), il magazine "Vita" lancia il suo “Manifesto per un servizio civile universale” ed intervista, tra gli altri, l'ex Presidente della Comunità Europea e ex premier italiano, Romano Prodi, che dice: «Ai nostri ragazzi serve un servizio civile aperto a tutti, e se per farlo l’unica strada è renderlo obbligatorio, facciamolo». Di questo tema, ne aveva parlato a "Ballarò" su RaiTre martedì scorso anche Giacomo Vaciago, Economista dell'Università Cattolica di Milano, che a proposito dell'emergenza freddo ha ricordato (17'35"-19'00") come «abbiamo perso una grande occasione quando abbiamo abolito il servizio militare. Era dove i giovani maschi imparavano a funzionare in condizioni di eccezionalità». «Non sto proponendo il ritorno alle armi - precisa Vaciago -. Dovevamo fare una grande servizio civile, fare anche solo sei mesi nella vita. Come ci si muove in modo disciplinato in condizioni non normali, nessun italiano lo sa più». 

febbraio 9, 2012 nella Giovani e rappresentanza, Idee, Libri e siti utili, Normativa e progetti, Storia del SC | Permalink

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Commenti

"Come ci si muove in modo disciplinato in condizioni non normali, nessun italiano lo sa più». Ora non credo che bisogna fare di tutta l'erba un fascio....cioè non è vero che nessuno italiano lo sa più,perchè ne conosco molti che dedicano la propria vita al volontariato.

Scritto da: marika | 09/feb/2012 14:01:11

Sì, credo ovviamente sia stata una generalizzazione, è interessante però lo spunto iniziale di una proposta che riguarderebbe _tutti_ i giovani.

Scritto da: Redazione | 09/feb/2012 14:06:08

Mi meraviglio che cotanti illustri intellettuali e politici cerchino di legittimare un meccanismo che, a tutti gli effetti, si configura come un periodo di lavori forzati per centinaia di migliaia di giovani.
Inoltre, mi pare un vero e proprio falso storico descrivere la naja come un'esperienza in cui " i giovani maschi imparavano a funzionare in condizioni di eccezionalità".
Capisco tuttavia che ci possa essere interesse ad usufruire gratuitamente della "forza lavoro" di tanti giovani.

Scritto da: Claudio Di Blasi | 09/feb/2012 15:22:00

A volte ritornano verrebbe da dire. Una domanda che mi sorge spontanea ogni volta che si parla di servizio civile obbligatorio: e se qualcuno si dovesse rifiutare cosa sia fa? una bella multa e a casa, ovvero torniamo alle condizioni in cui i ricchi non venivano arruolati e i poveri sì? oppure chi rifiuta viene mandato in carcere a fare un sc alternativo a favore dei carcerati?

Scritto da: Annalisa Marini | 09/feb/2012 15:26:33

In effetti sarebbe paradossale un "obiezione di coscienza" al servizio civile obbligatorio! Comunque la proposta, così come esposta, rimane ancora vaga.

Scritto da: Redazione | 09/feb/2012 15:31:41

Vaciago non dice che i giovani maschi, sia che facessero il servizio militare sia che facessero il servizio civile, venivano solo sfruttati come forza lavoro, le forze armate hanno lucrato per decenni sui fondi destinati al servizio di leva obbligatorio, lo stesso hanno fatto le altre istituzioni private o statali nei confronti degli obiettori di coscienza, ed oggi a quei giovani sfruttati e vituperati, non più giovani di età, non viene riconosciuto nemmeno il servizio di leva come servizio prestato allo Stato nei concorsi pubblici!!!!!

Scritto da: Biagio | 09/feb/2012 17:01:05

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