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La Russa difende la mini-naja, che non piace a nessuno

I soldi sono sicuri per la mini-naja, ma non sempre per le divise dei militari. E' questo il succo di una risposta data ad una interrogazione parlamentare (4-10943) da parte del Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, lo scorso 24 maggio. Intanto anche il SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) prende posizione e ne mette in dubbio l'utilità.

Nell'interrogazione, presentata a febbraio dall'on. Antonio Rugghia (PD), si chiedeva «se il Ministro intenda adoperarsi per garantire un ricambio del corredo militare adeguato per tutto il personale, recuperando a tal fine anche le risorse accantonate per i corsi di formazione a carattere teorico-pratico per i giovani presso i reparti enti (mini-naia) delle Forze armate non ancora svolti (cosiddetta mini-naja)». La Russa risponde che nel triennio 2008-2010, la fornitura del vestiario è stata rispettata, «fatta eccezione per la fornitura delle uniformi da combattimento (mimetiche) in produzione per l'anno 2009, a causa dell'imprevista, inadempienza, verificatasi in sede di esecuzione contrattuale, da parte del raggruppamento temporaneo d'imprese aggiudicatario». Dopo questa premessa, il Ministro precisa che invece «non appare giuridicamente fondato disquisire di risorse accantonate» per la  mini-naja perchè ci sono «dedicati stanziamenti attestati su precipui capitoli di bilancio», che «giova rammentare sono conseguenza dell'espressa volontà del legislatore». Intanto anche il SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) prende posizione sui corsi della mini-naja, definiti «"colonie estive" di antica memoria che costano alle casse dei contribuenti quasi 20 milioni di euro nel triennio 2010-2012». A parere del SAP, i 20 milioni di euro potevano essere impiegati diversamente, «ad esempio - sostiene Nicola Tanzi, segretario generale del Sap - per far entrare in polizia tanti volontari in ferma prefissata o breve che attendono da anni di diventare agenti oppure per impedire la riduzione del 30% dei servizi di pulizia dei nostri uffici e delle caserme dei carabinieri o ancora per non penalizzare i colleghi che stanno andando in pensione e che sono costretti ad uno "scivolo" di un anno. Chissà se il ministro La Russa, grande sponsor della mini-naja, ci ha mai seriamente pensato...».

giugno 13, 2011 nella Libri e siti utili, Normativa e progetti | Permalink

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