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Tempo di scegliere
È chiaro, il messaggio che gira è chiaro: formarci per
essere grandi, adulti, in gamba. A noi però di diventare grandi non è che ci
interessi molto, ci basta restare eterni giovani in una libera società. È lì che
vogliamo stare con telefoni, musica e immagini nonstop, che non si fermano e
corrono, quando ecco che qualcuno ci chiede l’ora, ma non un’ora
qualsiasi: «Scusa, è questa l’ora giusta
per fare una scelta»?
è impazzita!
Questa persona è impazzita, ma forse è l’unica che ci capisce anche se noi qui,
giovani come siamo, ancora non sappiamo dirti se vogliamo compiere scelte
impegnative.
Fare una scelta, ora, nel tempo pieno della nostra vita, tra palestra e
lavoretti, videoclip e amici, libri e amore. Potremmo forse impegnarci per un
anno, un anno che passa in fretta come il tempo per far ricrescere i capelli
tagliati corti per colpa della tinta uscita male o per guarire dalla botta
dell’ultima partita di calcetto.
Un anno però, che passa lento come quella pioggerellina per la quale non
vuoi aprire l’ombrello e ti entra piano piano dentro, slooowlyyy… una
scelta che riempie di profumo il tuo cuore, che ti fa dare un senso alle cose e
alle persone, che ti riempie di futuro e della passione per l’altro, un po’
come l’incenso che hai acceso adesso nella stanza.
E per noi c’è anche il ricordo forte un anno passato insieme, delle gioie e
delle fatiche, ma soprattutto delle persone conosciute, del loro “dolore”
accolto nel nostro servizio. Abbiamo capito sulla nostra pelle la “fatica” di
tante cose, della pace innanzitutto, e del nostro essere protagoniste di questo
tempo, con i suoi limiti, le sue contraddizioni, e le sue enormi possibilità. Abbiamo
anche provato a raccontarlo in due testi che abbiamo realizzato, non a caso
chiamati “Abitamondo” ed “Educamondo”: perché questo mondo è nostro, lo
vogliamo vivere sul serio e “in diretta”, non ci sentiamo lontani da nessuno
perché sentiamo tutti nostri fratelli. Vorremmo allora che questa esperienza ti
raggiungesse perché i sogni e le belle esperienze, come gli aquiloni, non
servono a niente riposti in un cassetto, ma vanno fatti volare alti perché
tutti li vedano. Sì, lo sappiamo come succede spesso: presi dalla routine di
tutti i giorni non riusciamo a farli valere quei sogni e desideri. Ma sono
sempre lì, chiusi dentro di noi.! Forse la paura di esporsi è tanta che si fa
finta di non volerli e poi un giorno così per caso e inaspettatamente viene
offerta la possibilità di farli volare. All’inizio ci sono un miscuglio di
sensazioni che non ti fanno rendere conto di quello che sta succedendo. Poi
però capisci che valeva la pena rischiare per la voglia di crescere
nell’incontro con l’altro, di mettersi a servizio di chi non ha, di realizzarci
per quello che siamo
Certo i rischi oggi sono ancora tanti: sia per i posti che sono pochi
perché scarsi sono i soldi che ogni anno si investono, sia perché a volte ai
giovani è chiesto di tutto tranne che di formarsi.
Ma la scelta “in” sta anche in
questo, nello scegliere enti tra che assicurano una formazione, una qualità che
ti prepari a vivere al meglio l’Altro (che sia l’ambiente, un bimbo in
difficoltà, un povero o una ricerca… toccherà a te scegliere) nel confronto con
te stesso, per poter dire infine: «Guarda,
non so se per te è l’ora giusta di scegliere, ma per me io ho scelto».
febbraio 20, 2005 | Permalink